Cosa ha fatto Virginia Raggi a Roma dal 2016 al 2020, la sindaca si ricandida

Martino Grassi

10 Agosto 2020 - 23:08

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Cosa ha fatto Virginia Raggi dal 2016 a oggi? La sindaca di Roma tenta il bis e si ricandida per le prossime elezioni comunali.

Cosa ha fatto Virginia Raggi a Roma dal 2016 al 2020, la sindaca si ricandida

Virginia Raggi, la sindaca di Roma si ricandida per le prossime elezioni comunali previste per il 2021. L’annuncio è arrivato nel corso della consueta riunione di maggioranza del lunedì. Raggi dunque tenta il bis annunciando ai consiglieri del Movimento 5 Stelle la sua intenzione di voler correre nuovamente per il campidoglio.

La notizia circolava già nell’aria da diversi mesi ormai, ma adesso c’è la conferma: “Mi ricandido, sono convinta che possiamo e dobbiamo andare avanti, ha dichiarato la sindaca. Raggi è la prima cittadina di Roma dallo scorso 22 giugno 2016, e nel corso degli anni non sono mancate le critiche nei confronti delle sue scelte. Più volte infatti la sindaca è stato al centro di diverse polemiche per le suo scelte di gestione delle città. Ecco cosa è stato fatto per la città di Roma dal 2016 ad oggi.

Cosa ha fatto Virginia Raggi dal 2016 ad oggi

La prima cittadina di Roma è stata eletta lo scorso 2016, dopo un primo mandato due anni come consigliera comunale di opposizione. Nel corso degli anni ha intrapreso diverse scelte alcune delle quali hanno ottenuto un largo consenso, anche dall’opposizione, altre invece sono state bocciate in toto.

Tra le decisioni della Raggi, le più chiacchierate sono state senza dubbio quelle riguardanti ATAC, l’azienda di trasporto pubblico che serve la Capitale. L’obiettivo della sindaca era quello di incentivare il trasporto pubblico di Roma, allineando la Capitale con le altre metropoli europee. Nei progetti iniziali vi era l’obiettivo di ampliare il parco mezzi e rendere più efficiente il servizio di un azienda destinata al fallimento, nel 2016 infatti ATAC registrava una perdita di 212,7 milioni. Nel 2018 con i dati della semestrale ATAC è riuscita a chiudere in positivo con + 5,2 milioni. Il servizio tuttavia, cosi come il parco mezzi, in parte ammodernato, sembrano averne subito le conseguenze.

Un altro flop di Raggi riguarda la questione immondizia. Uno dei capisaldi della gestione Raggi era infatti quello di gestire in modo corretto ed efficace il problema rifiuti a Roma, con l’obiettivo di rendere la città a rifiuti zero. I traguardi prefissati tuttavia non sono stati raggiunti, soprattutto quello riguardante l’incremento della raccolta differenziata, che invece di aumentare è scesa sotto al 44% nel 2018, contro il 44,8% dell’anno precedente. In alcune zone della città comunque è stato introdotto il porta a porta e in totale sono state segnalate oltre 75.000 utenze fantasma.

La sindaca ha ottenuto il plauso invece per quanto riguarda le scelte green e di mobilità sostenibile, nel corso del suo mandato infatti sono state approvando doversi servizio di car e bike sharing, affiancate alla costruzione di molte piste ciclabili, di cui 150 km durante l’emergenza COVID, e in ultimo anche quello dei monopattini. Durante il mandato della sindaca sono state bonificate moltissime zone della Capitale e sono stati fatti degli interventi di riqualificazione di diverse zone della Città.

Numerosi sono state anche le azioni di sgombero delle strutture occupate abusivamente come quelle delle ville dei Casamonica, poi abbattute, quelle nel Parco della Caffarella e la struttura di Casapuond. Anche diverse case popolari occupate abusivamente sono state riassegnate correttamente.

Virginia Raggi si ricandida

Se Virginia Raggi ha sciolto tutte le riserve con la sua comunicazione adesso dovrà contare sul supporto degli attivisti del Movimento per candidarsi ufficialmente. Lo statuto dei pentastellati infatti prevede una votazione preliminare sulla piattaforma Rousseau.

Prima delle sue elezioni Raggi faceva parte dell’opposizione quando era in carica l’ex sindaco Marino. Tuttavia è facile ipotizzare che la sindaca ottenga il consenso di cui necessità per ricandidarsi grazie anche al supporto politico ottenuto nelle ultime settimane da Vito Crimi e Alessandro Di Battista. Secondo le ultime indiscrezioni inoltre sembrerebbe che la scelta di Raggi sia appoggiata anche da Beppe Grillo, con cui si è sentita frequentemente negli ultimi giorni.

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