La variante Delta si diffonde come la varicella: lo studio

Martino Grassi

30 Luglio 2021 - 17:24

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Da un nuovo studio condotto dai Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti è emerso che la variante Delta è in grado di diffondersi come la varicella.

La variante Delta si diffonde come la varicella: lo studio

La variante Delta ha la stessa capacità di trasmissione della varicella e può essere più infettiva dei virus responsabili della Sars, Ebola, il comune raffreddore, l’influenza stagionale e il vaiolo. È quanto è emerso da un nuovo studio condotto dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), ossia le autorità sanitarie degli Stati Uniti.

Dalla ricerca è emerso inoltre che la nuova mutazione divenuta dominante anche nel nostro Paese ha più probabilità di superare le difese offerte dai vaccini e causare delle forme di malattia molto più gravi rispetto ai ceppi conosciuti fino ad oggi.

La variante Delta si diffonde come la varicella

“La guerra è cambiata”. È questo l’appello lanciato dai Cdc al governo degli Stati Uniti davanti alle nuove evidenze contenute nello studio pubblicato per la prima volta dal Washington Post.

All’interno del documento infatti si afferma che la contagiosità della variante Delta sia la stessa dalla varicella. Entrando nello specifico, il virus della varicella ha un indice R0 - il valore che indica quante persone possono essere infettate da una persona positiva senza misure di prevenzione - pari a 5, per quanto riguarda l’ex variante indiana si stima che questa abbia raggiunto un indice R0 che oscilla tra il 5 e l’8.

Nella ricerca viene precisato che sono state individuate delle “enormi quantità di virus nel naso e nella gola, indipendentemente dallo stato di vaccinazione”. Era infatti già noto che la variante Delta avesse delle cariche virali fino a 1.000 volte superiori, ma non si sapeva che questa condizione interessasse anche le persone vaccinate. Dalle evidenze sembrerebbe dunque che anche le persone vaccinate abbiano la stessa capacità di infettare delle persone non vaccinate, tuttavia diversi studi dimostrano che le persone vaccinate hanno minore probabilità di contagiare anche se hanno delle alte cariche virali.

Minor rischio di contagio nei vaccinati

All’interno del documento i Centers for Disease Control and Prevention sottolineano che il rischio di infezione si riduce di tre volte nelle persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid-19, mentre la possibilità di sviluppare una forma grave della malattia o di morire si riduce di 10 volte.

Inoltre i Cdc hanno precisato che le stime di efficacia dei vaccini rappresentano la media di un gruppo di persone, e non il rischio dei singoli, dato che vi sono delle enormi differenze che variano in base all’età e alle condizioni di salute dei vari pazienti.

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