Vacanze gratis: ecco quando se ne ha diritto

Luna Luciano

6 Agosto 2022 - 22:38

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Se l’alloggio delle vacanze ha deluso le proprie aspettative il turista ha diritto a un rimborso spese. Ecco come fare per salvare le proprie ferie e ottenere il rimborso.

Vacanze gratis: ecco quando se ne ha diritto

Ogni persona ha diritto a un risarcimento se l’alloggio delle vacanze non rispecchia le aspettative e i servizi promessi al turista, con immagini sul sito di prenotazioni completamente diverse dalla realtà dei fatti.

È questo ciò che dimostra una sentenza emessa in questi giorni dalla giudice di pace di Milano Alexia Dulcetta che ha dato ragione a un turista milanese che nel 2018 aveva prenotato le vacanze presso un albergo a Vieste, in una struttura apparentemente perfetta: i consumatori non devono cedere davanti ai dinieghi delle compagnie aeree, dei tour operator o degli albergatori ma devono pretendere il rimborso, se il servizio non rispecchia quanto promesso.

Una sentenza importante soprattutto se si ricorda che le vacanze non sono gratis, ogni persona investe non solo il proprio tempo ma anche i propri soldi per potersi godere una vacanza in pieno relax con tutti i comfort desiderati. Eppure, come successo al vacanziere milanese, l’alloggio prenotata in largo anticipo non rispecchi le aspettative.

Una vera e propria truffa per il vacanziere che si attende un servizio di alta qualità per poi trovarsi un servizio scadente, se non addirittura assente, rovinando non solo le vacanze ma recando un grave danno economico a chi investe i propri soldi per le ferie. Ecco come ottenere il rimborso, avendo diritto a una vacanza gratis.

Risarcimento delle vacanze: ecco quando se ne ha diritto

Prenotare un albergo convinti che la struttura sia dotata di piscina e palestra dell’hotel, per poi scoprire che la realtà è completamente diversa dalle immagini presenti sul sito di prenotazioni. Ogni turista ha diritto a un risarcimento quando la struttura non adempie ai suoi doveri:

  • offrendo un servizio turistico diverso da quello promesso;
  • offrendo un servizio di qualità scadente, inferiore al del servizio promesso.

È questo ciò che ha dimostrato la sentenza del giudice di pace di Milano Alexia Dulcetta, che ha dato ragione a un vacanziere milanese di 44anni che prenotò nel 2018 una struttura, salvo poi scoprire che la “piscina” era grande quanto una vasca da bagno e la “palestra” non era composta che da un attrezzo e un tapis roulant. Così l’uomo che aveva pagato in anticipo 2.250 euro - una vacanza di certo non gratis - per alcuni giorni di relax a Vieste, ha annunciato al titolare dell’hotel la sua intenzione di andarsene.

L’albergatore gli ha risposto che così facendo avrebbe perso i suoi soldi, il rimborso sarebbe arrivato solo in caso di nuova prenotazione della sua camera, nel frattempo rimessa su Booking. Il turista ha rifiutato l’offerta della piattaforma, che aveva promesso un misero risarcimento di 100 euro, appellandosi alla magistratura per riavere il suo denaro. Dopo un contenzioso di tre anni, la giudice Dulcetta ha accolto il ricorso e ordinato alla struttura di rimborsare i giorni già pagati e non goduti della vacanza, oltre alle spese processuali. Soldi che l’uomo potrà riutilizzare per una nuova vacanza.

Come ottenere il rimborso delle vacanze?

Nel caso in cui l’alloggio non rispecchi le proprie aspettative, è importante che il turista sappia come ottenere il rimborso, salvando le proprie vacanze. Ci sono alcuni accorgimenti che il consumatore deve adottare al momento della prenotazione e dell’arrivo in struttura.

  • Al momento della prenotazione, il consumatore deve salvare tutte le immagini della struttura prenotata, perché saranno queste a valere eventualmente in un processo. Inoltre è importante fare attenzione al contratto che si sottoscrive, in particolare alla descrizione dei vari servizi, tutti e nessuno escluso.
  • All’arrivo in struttura, se si verificano dei disservizi, il vacanziere innanzitutto deve chiedere che vengano risolti, creando una prova documentale della richiesta, come una e-mail che confermi quanto chiesto verbalmente. Solo successivamente il turista deve fotografare e filmare tutto quanto, conservare i documenti come le ricevute di tutte le spese sostenute a causa dell’inadempimento. Solo allora il turista potrà avanzare richiesta di risarcimento.

È importante andare fino in fondo alla faccenda, non lasciarsi sfiancare o convincere dalle strutture inadempienti, in modo da ottenere il risarcimento spettante di diritto.

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