L’OPS di UniCredit su Banco BPM sarebbe scaduta domani, mercoledì 23 luglio, giorno in cui Orcel alzerà il velo sui conti. Focus azioni a Piazza Affari.
Le speranze stavolta erano poche, e pochi ci scommettevano. Ma il Ronaldo dei banchieri Andrea Orcel ha vinto ancora, se così si può dire, con la Consob che ha deciso di sospendere di nuovo l’OPS lanciata da UniCredit su Banco BPM. E’ quanto è emerso inizialmente da alcuni rumor che circolano a Piazza Affari, poi confermati da una delibera dell’autorità di vigilanza.
L’offerta pubblica di scambio promossa da UniCredit su Banco BPM sarebbe scaduta domani, mercoledì 23 luglio, giorno in cui Piazza Affari conoscerà i conti del secondo trimestre e del primo semestre del 2025 della banca gestita da Orcel.
Ma il nuovo colpo di scena ha cambiato le carte in tavola per l’ennesima volta, con la Consob che ha preso la scelta di concedere ancora più tempo a Piazza Gae Aulenti.
Sale l’attesa intanto per il bilancio di UniCredit, che sarà diffuso nella giornata di domani, dopo la riunione del CDA che è stata indetta per stasera.
La Consob sospende l’OPS di UniCredit su BPM per la seconda volta, occhio alle azioni
Focus sul trend delle azioni delle due banche protagoniste di soltanto uno dei vari dossier di risiko bancario piombati a Piazza Affari nell’arco degli ultimi mesi.
Il titolo UniCredit segna un lieve ribasso sull’ indice Ftse Mib della borsa di Milano, mentre le quotazioni di Banco BPM, che stamattina avevano puntato verso il basso scontando lo smorzarsi dell’appeal speculativo, mettono a segno un solido rialzo.
Orcel dunque ce l’ha fatta, guadagnando più giorni per capire come muoversi con l’OPS che è diventata ormai da un po’ di tempo una vera e propria storia infinita.
La probabilità di una ulteriore proroga dell’offerta dopo quella già concessa dalla Consob era stata considerata piuttosto bassa dallo stesso presidente della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, l’ex ministro Paolo Savona che, giorni fa, commentando l’ipotesi di una seconda sospensione del dossier, aveva affermato che l’autorità stava “studiando” la situazione, per capire la capacità di esercitare i poteri di bloccare di nuovo la partita.
Così si era espresso il presidente della Consob, dando poche chance che l’OPS su Banco BPM potesse essere messa in pausa per la seconda volta:
“Stiamo studiando se abbiamo poteri, di fronte a una situazione che non è ancora chiarita, se abbiamo ancora poteri di poter concedere altro. La prima risposta che abbiamo è che non è così, però se dall’analisi giuridica emerge che li abbiamo, allora eserciteremo questi poteri”.
L’OPS di UniCredit su Banco BPM, dall’annuncio alla partenza e alle sospensioni
Annunciata lo scorso 25 novembre 2024, l’OPS che UniCredit ha promosso su Banco BPM e che ha irritato subito il governo Meloni è partita ufficialmente lo scorso 28 aprile 2025.
Le severe prescrizioni che Palazzo Chigi ha imposto a Orcel - e che si sono sostanziate anche nell’obbligo di non smobilizzare gli investimenti detenuti nei BTP, Titoli di Stato italiani, attraverso l’esercizio del golden power -, hanno indotto la banca guidata da Orcel a chiedere alla Consob di sospendere l’OPS.
La richiesta è stata accolta, con l’autorità che ha autorizzato lo stop, facendo saltare un bel po’ di nervi, in particolare quelli del governo Meloni e di Banco BPM.
La partita di risiko tra le più avvincenti seguite a Piazza Affari è stata così bloccata. L’OPS ha ripreso poi il via, alla scadenza del periodo di sospensione di 30 giorni, il 23 giugno 2025, con la data di scadenza fissata per la giornata di domani, mercoledì 23 luglio.
Ora, con la nuova decisione della Consob arrivata oggi 22 luglio 2025, il dossier torna a essere congelato, permettendo così a Orcel di aspettare le decisioni definitive della Commissione europea e del TAR, a cui UniCredit si è rivolta per contestare la legittimità dell’esercizio del golden power da parte del governo Meloni e di prendere la decisione, qualcuno spera finalmente finale, sul futuro dell’OPS su Banco BPM. OPS senza alcuna ombra di dubbio tra le più lunghe della storia della borsa di Milano. E su questo, almeno, i due banchieri Andrea Orcel e Giuseppe Castagna si sono trovati d’accordo.
La delibera della Consob che spiega la sospensione dell’OPS
La Consob ha pubblicato sul proprio sito la delibera che spiega la decisione di sospendere di nuovo l’OPS di UniCredit su Banco BPM.
Nel testo, tra le altre cose, si leggono alcune considerazioni fatte dalla Consob. In particolare, la delibera così sottolinea:
“L’autorità ha considerato che la Sentenza del Tar e la Valutazione espressa dalla Commissione UE costituiscono, alla stregua di quanto previsto dal richiamato art. 102, comma 6, lettera b), del Tuf, “fatti nuovi o non resi noti in precedenza tali da non consentire ai destinatari di pervenire ad un fondato giudizio sull’offerta”, atteso che l’una e l’altra integrano uno scenario caratterizzato da massima incertezza, risultando inoltre suscettibili di dare luogo, anche a breve, all’assunzione di iniziative sicuramente rilevanti ai fini della compiuta valutazione dell’offerta da parte degli oblati; rientrano tra dette iniziative le scelte che la Presidenza del Consiglio dei Ministri potrebbe operare al fine di dare esecuzione alla Sentenza del TAR o di corrispondere all’invito della Commissione UE “di comunicarle il proprio punto di vista in merito al procedimento di cui all’articolo 21 del Regolamento Concentrazioni e/o di modificare il Decreto”, nonché le conseguenti determinazioni della stessa Commissione UE”.
La Consob ha inoltre considerato che “le sopra dette circostanze ’denotano una dinamica procedurale ancora in evoluzione fonte di incertezza e indeterminatezza per gli oblati’, i quali devono potere ’disporre di quadro informativo il più possibile chiaro, completo e non fuorviante, a fronte di elementi sopravvenuti alla presentazione dell’OPS’, come ritenuto dal Tar Lazio nell’Ordinanza n. 3247/25 del 13 giugno 2025 in relazione alla sospensione della medesima Offerta disposta dalla Consob con la già citata delibera Consob n. 23562 del 21 maggio 2025.
Di conseguenza, “ritenuto che la situazione di incertezza creatasi per effetto degli eventi sopra descritti non consente, allo stato, agli oblati di pervenire a un fondato giudizio sull’Offerta e che, pertanto, si rende necessario disporne la sospensione per il tempo massimo consentito dall’art. 102, comma 6, lett. b), del Tuf, ossia 30 giorni di calendario decorrenti dalla data della presente Delibera”, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha deliberato che “l’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa da UniCredit S.p.A., ai sensi degli artt. 102 e 106, comma 4, del D. Lgs. n. 58 del 1998 e successive modificazioni, su azioni ordinarie emesse da Banco BPM S.p.A. è sospesa, ai sensi dell’art. 102, comma 6, lettera b), del medesimo Testo unico, per un periodo di 30 giorni ”.
L’Autorità di vigilanza ha precisato poi che “ il presente provvedimento potrà essere impugnato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro sessanta giorni dalla comunicazione o, per i soggetti non destinatari della stessa, dalla data di pubblicazione nel predetto Bollettino”.
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