Un asteroide potrebbe colpire la Terra, nuovo allarme Nasa: quando può capitare e quanto è probabile

Luna Luciano

11 Marzo 2023 - 00:42

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Un nuovo allarme giunge dalla Nasa: un asteroide potrebbe colpire il nostro pianeta Terra: ecco quando può capitare e quante probabilità ci sono che accada.

Un asteroide potrebbe colpire la Terra, nuovo allarme Nasa: quando può capitare e quanto è probabile

Un asteroide potrebbe colpire la Terra. È questo l’ultimo allarme che giunge dall’agenzia spaziale Nasa, la quale ha identificato un nuovo asteroide: 2023 DW.

Lo spazio ha sempre avuto un fascino per gli studiosi e gli appassionati di astronomia, ma spesso è proprio da quest’ultimo che potrebbero giungere delle minacce, ed è per questo che la Nasa e tutte le altre agenzie spaziali pongono la massima attenzione ai nuovi corpi celesti che vengono individuati tramite telescopi e sonde spaziali.

Per tale motivo, appena gli esperti dell’agenzia spaziale statunitense hanno individuato questo asteroide, si sono subito occupati di calcolare e tracciare la traiettoria e calcolare le probabilità che 2023 DW colpisca la Terra. Come ormai tutti gli scienziati raccomandano è bene non cedere al panico davanti a queste notizie, ma anzi approfondire la ricerca. Ecco cosa sappiamo dell’asteroide, quando potrebbe colpire la Terra e quante sono effettivamente le possibilità.

Asteroide 2023 DW, cosa sappiamo e quando potrebbe colpire la Terra

L’asteroide 2023 DW, stando quindi ai calcoli degli astronomi e fisici potrebbe colpire la terra, ma non nell’immediato. L’impatto potrebbe verificarsi - ma non è certo che ciò avvenga - nel 2046 e con esattezza il giorno di San Valentino.

Il San Valentino del 2046 potrebbe quindi essere indimenticabile. Infatti, secondo i dati elaborati dal Planetary Defense Coordination Office della Nasa l’asteroide 2023 DW, il quale quale è delle dimensioni di una piscina olimpica potrebbe colpire il nostro pianeta tra 23 anni e proprio nel giorno degli innamorati.

2023 DW è stato avvistato per la prima volta nello spazio lo scorso 2 febbraio 2023. Stando agli ultimi dati resi noti dalla Nasa, l’asteroide si sta muovendo a circa 15,5 miglia al secondo, vale a dire a circa 25 chilometri al secondo e, al momento di troverebbe a una distanza di oltre di 11 milioni di miglia ( tradotti in 18 milioni di chilometri) dalla Terra. Muovendosi a tale velocità sappiamo che l’asteroide completa il proprio moto di rivoluzione (un ciclo intero) intorno al Sole ogni 271 giorni.

Un asteroide potrebbe colpire la Terra, nuovo allarme Nasa: quanto è probabile

Nonostante si cerchi di non cedere al panico davanti a simili notizie è naturale che di fronte a notizie con tanto di data precisa dell’ipotetico impatto - 14 febbraio 2046 - ci si domandi se ciò e inevitabile oppure no.

In realtà pur trattandosi di un allarme da parte della Nasa, bisogna sempre considerare che le previsioni e i calcoli possono avere un margine variabile e che quindi vi sono delle probabilità ma non certezza che l’asteroide 2023 DW colpisca la Terra.

Anzi le possibilità sono minime ma, comunque, non impossibili. Infatti,
Stando a quanto riportato dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) le possibilità di una collisione con questo asteroide sono di 1 su 560. Va i nfatti precisato che il 2023 DW è stato l’unico corpo celeste a essere inserito nell’elenco dei rischi della Nasa come unico oggetto spaziale classificato come livello 1 e non 0.

Benché minime gli scienziati non possono quindi escludere il possibile impatto, ma Davide Farnocchia, ingegnere presso il JPL di Pasadena, in California, ha voluto subito tranquillizzare la popolazione: la situazione del 2023 DW non si presenta in “modo” particolarmente preoccupante”.

L’ingegnere ha spiegato che le probabilità di impatto potranno cambiare drasticamente - come è probabile che avvenga, cambiando anche il livello di pericolosità all’interno della lista Nato. A tranquillizzare le persone online ci ha invece pensato il Nasa Asteroid Watch su Twitter. Tweet nel quale viene spiegato che spesso quando nuovi oggetti vengono scoperti per la prima volta, occorrono diverse settimane di dati raccolti per poter “ridurre le incertezze e prevedere adeguatamente le loro orbite anni nel futuro”. L’orbita calcolata in questi giorni dovrà quindi essere confutata e corretta in base ai futuri dati.

Molto di frequente, quindi, la pericolosità di un oggetto spaziale diminuisce man mano che si acquisiscono e si elaborano nuovi dati.

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