Vuoi trovare lavoro entro 5 anni? Ecco su quale settore puntare

Simone Micocci

18 Dicembre 2018 - 11:05

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Secondo il report Excelsior realizzato da Unioncamere, nei prossimi 5 anni ci potrebbero essere fino a 3,2 milioni di offerte di lavoro. Oltre il 50% dei nuovi ingressi sarà in 7 settori lavorativi; ecco quali.

Vuoi trovare lavoro entro 5 anni? Ecco su quale settore puntare

Trovare un lavoro non è mai facile, tuttavia secondo le previsioni chi si specializza in alcuni settori ha molte probabilità di riuscirci entro il termine di 5 anni.

Nonostante le difficoltà del momento, nei prossimi cinque anni - tra il 2019 e il 2023 - si stima infatti che il mercato del lavoro italiano avrà bisogno di un numero di occupati compreso tra i 2,5 e i 3,2 milioni; lo ha rivelato il rapporto Excelsior di Unioncamere dando così una “speranza” a tutti quei giovani che oggi sono alla ricerca di un lavoro.

Le previsioni di Unioncamere si basano principalmente su due fattori: da una parte il report ha considerato le esigenze dei settori privati e della Pubblica Amministrazione di sostituire il personale che andrà in pensione, dall’altra invece si è tenuto conto dell’espansione futura - in base agli andamenti del mercato - di alcuni settori produttivi. Nel dettaglio, secondo le stime il turnover occupazionale genererà dai 2,1 ai 2,3 milioni di posti di lavoro; solo un quarto del fabbisogno, ossia dalle 427 mila alle 905 mila unità, saranno invece risultati della crescita economica del Paese.

Il report Excelsior di Unioncamere è utile soprattutto perché ci dice quale direzione sta prendendo il mercato del lavoro, indicando i settori in cui nei prossimi anni si concentreranno le maggiori opportunità di impiego; vediamo quali sono.

Digitale e ecosostenibilità: i lavori del futuro

Nel report Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal, il maggior fabbisogno occupazionale dei prossimi anni ci sarà in due settori: la rivoluzione digitale (Big data, intelligenza artificiale o “Internet delle cose”) e l’ecosostenibilità.

Complessivamente, infatti, in questi due settori nei prossimi 5 anni ci saranno dai 213 mila ai 481 mila nuovi ingressi. Come avrete notato il report di Unioncamere non ci dà un numero preciso di quanti saranno i nuovi posti di lavoro, questo perché gli scenari presi in esame sono due, con una forbice di 700 mila occupati, e variano a seconda dell’andamento del PIL, delle esportazioni e degli effetti delle politiche economiche attuate dai Governi.

I settori trainanti del mercato del lavoro, quindi, sono la “Digital transformation” e “l’ecosostenibilità”, rappresentando insieme circa il 30% del fabbisogno complessivo.

Digitalizzazione

Tra le figure professionali con maggiori opportunità di carriera troviamo per il settore della digitalizzazione gli esperti in:

  • analisi dei dati;
  • sicurezza informatica;
  • intelligenza artificiale;
  • analisi di mercato.

Spiccano, alcune nuove professioni quali:

  • Data Scientist;
  • Big Data Analyst;
  • Cloud Computing Expert;
  • Cyber Security Expert;
  • Business Intelligence Analyst;
  • Social Media Marketing Manager;
  • Artificial Intelligence System Engineer.

Ecosostenibilità

Per quanto riguarda il settore dell’ecosostenibilità, invece, i migliori “Green Jobs” - ossia i più richiesti dalle imprese - sono:

  • esperto in gestione dell’energia;
  • chimico verde;
  • esperto acquisti verdi;
  • esperto marketing ambientale;
  • installatore di impianti a basso impatto ambientale.

Insomma, le imprese sono alla ricerca di figure professionali in grado di cogliere al meglio le opportunità che l’economia circolare offre, così da avere una figura capace nell’orientare i processi produttivi in questa direzione.

Gli altri settori dove specializzarsi per trovare lavoro

Questi sono i due settori trainanti del mercato del lavoro nei prossimi anni; d’altra parte ce ne sono altri in cui conviene specializzarsi così da avere maggiori opportunità di impiego.

Appena sotto al digitale e all’ecosostenibilità, infatti, si posiziona la filiera Salute e Benessere con un fabbisogno occupazionale variabile dalle 323 mila alle 357 mila unità. Nel dettaglio, i più cercati saranno:

  • medici;
  • infermieri;
  • fisioterapisti;
  • tecnici di laboratorio medico.

Segue uno dei settori che “non passa mai di moda”: l’Education e Cultura, dove saranno impiegati entro il 2023 dalle 134 mila alle 194 mila figure professionali. I più cercati sono ancora gli insegnanti, seguiti da:

  • progettisti di corsi di formazione;
  • traduttori;
  • progettisti e organizzatori eventi culturali;
  • esperti in comunicazione e marketing dei beni culturali.

Dai 76 mila ai 106 mila lavoratori, invece, saranno impiegati nel settore Meccatronica e Robotica, dove specialmente serviranno:

  • tecnici per l’automazione e i sistemi meccatronici;
  • tecnici per la gestione e manutenzione ed uso di robot industriali;
  • progettisti di impianti industriali;
  • addetti alla programmazione di macchine a controllo numerico.

Segue la filiera della Mobilità e Logistica, con un numero variabile tra 78 mila e 99 mila nuovi impiegati. Qui, le principali professioni ricercate sono:

  • addetti alla logistica (magazzinieri, ma anche responsabili di reparto);
  • controllori del traffico aereo, navale e ferroviario;
  • conducenti di mezzi pesanti.

Infine, dalle 38 mila alle 41 mila unità saranno assunte nel settore Energia, dove saranno cercati:

  • tecnici alla produzione di energia elettrica;
  • addetti ai controlli chimici;
  • conduttori di impianti di recupero e riciclaggio dei rifiuti e trattamento e distribuzione acque.

Complessivamente questi 5 settori conteranno il 25% del fabbisogno complessivo; se si aggiungono la digitalizzazione e l’ecosostenibilità, quindi, si supera il 50%. Insomma, se volete trovare un lavoro entro 5 anni specializzatevi in uno di questi sette settori; vedrete che i vostri sacrifici saranno presto ripagati.

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