Trading online, come evitare le truffe?

David Pascucci

21 Febbraio 2023 - 08:57

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Nel trading online (purtroppo) ci sono molte promesse di facili guadagni. Come evitare le truffe?

Trading online, come evitare le truffe?

Purtroppo questo mondo molto affascinante e caratterizzato da una elevata professionalità e competenza è anche popolato da moltissimi individui e società di dubbia autorevolezza, pertanto ci si può trovare di fronte a vere e proprie truffe architettate ad arte. Vediamo insieme in questo articolo come riconoscere le ipotetiche truffe tramite l’ausilio di alcuni principi basilari che fanno proprio parte del mondo del trading online e che sono in netta contraddizione con quanto ci viene proposto in modo truffaldino e poco corretto.

Se si sa cosa è il trading online, sappiamo bene quali sono le modalità con cui ci viene proposta una “truffa” mascherata da investimento, pertanto vediamo insieme cosa è il trading online, di cosa si tratta per poi riconoscere quasi in maniera istintuale cosa è una truffa e cosa è una buona proposta. Purtroppo si tende poi a fare di tutta l’erba un fascio, pertanto questo mondo è letteralmente inquinato da proposte assurde di dubbia realizzazione, a scapito di figure professionali qualificate che agiscono in buona fede e in difesa di questa professione altamente qualificata dal punto di vista delle competenze tecniche e non solo.

Sapere cosa è il trading online

Il trading online è quell’attività svolta da un trader e che è volta all’ottenere profitto dalla compravendita di strumenti finanziari quotati sui mercati. Fermandoci già qui possiamo dire che il trader ha delle competenze tecniche specializzate volte all’identificare delle occasioni di profitto sulle movimentazioni dei mercati finanziari, insomma, sicuramente non parliamo di una competenza facile da acquisire, di conseguenza un trader non può improvvisarsi come tale.

Il trader può essere un trader retail, ossia un trader che opera per conto proprio e con il proprio capitale senza un’infrastruttura bancaria alle spalle ma che si serve di un broker affidabile per svolgere le proprie operazioni di compravendita e di una struttura hardware consona al lavoro svolto, come ad esempio avere un computer dotato di un processore adatto all’attività di trading, per non parlare di una connessione veloce e affidabile indispensabile per inviare ordini sui mercati. Il trader può anche essere un trader istituzionale, ossia un trader che opera per conto di un’istituzione finanziaria, sia essa una banca o un fondo di investimento e mette a disposizione le sue competenze a fronte della gestione del capitale dell’istituzione per cui lavora.

Alcuni trader retail, se dotati di determinate caratteristiche, possono operare anche per conto di queste istituzioni come fondi di investimento e family offices, ossia piccole boutique finanziarie che si occupano di gestione di capitali importanti per pochi High Net Worth Individuals (persone con patrimoni superiori ai 30 milioni di euro). Come potete intuire, non è un lavoro le cui competenze si possano acquisire in pochi giorni o settimane, servono mesi se non anni di esperienza prima di poter svolgere questa attività in modo professionale. Precisiamo anche che mediamente chi fa trading è in possesso anche di un titolo accademico, solitamente consono all’attività svolta, solitamente una laurea o un dottorato in economia, finanza, statistica, matematica e fisica.

Quest’ultimo non è un requisito indispensabile ma si ritiene fondamentale per adattarsi ai cambiamenti che questo lavoro richiede nel tempo. Insomma, il quadro sintetico proposto ci fa capire in grandi linee che il trader professionista non è un improvvisato, il che propone un certo “fascino” alla figura del trader come colui “prende il denaro direttamente dal mercato”. Importante è non confondere la figura del trader con quella del consulente finanziario, tanto meno con quella del broker, figura scomparsa con l’avvento di internet e della negoziazione online che vede ora come broker le stesse istituzioni bancarie preposte alla negoziazione di titoli.

La promessa del guadagno facile

Se fosse facile lo farebbero tutti, purtroppo non lo fa nessuno. Stiamo parlando delle promesse di guadagno facile al grido di “guadagna con...”, contornate da un immaginario dove chi investe non fa nulla e si gode il suo tempo libero in qualche spiaggia di una meta esotica. Per non parlare di telefonate che si ricevono in modo molesto dove ci si prospettano guadagni facili in poco tempo e senza enormi sforzi. In cambio ci viene richiesto un deposito su un broker senza controllare nulla rispetto a chi ci sta proponendo l’affare del secolo, peggio ancora se controlliamo l’affidabilità del broker senza alcuna competenza.

In sostanza, sui mercati i soldi non si fanno facilmente, anzi, come avete visto bisogna costruire un insieme di competenze che di certo non richiedono poco tempo per essere messe a frutto. In sostanza, quando ci si prospetta l’opportunità di un guadagno molto facile, stiamone alla larga il più possibile.

Sulle criptovalute il fenomeno è ancora più evidente, con proposte di guadagno facili, sicure e affidabili, guadagni promessi molto importanti in termini di capitale investito, una vera e propria illusione. L’esempio degli schemi Ponzi, ossia quella tecnica che permette di guadagnare portando altre persone all’interno dello schema, dove i primi guadagnano a scapito dei secondi e più gente si porta dentro e più i primi guadagnano, schema utilizzato moltissimo soprattutto dopo la forte ondata di liquidità riversatasi sui mercati finanziari dal 2009 in poi. In sostanza, prima di investire del denaro, come quando dobbiamo comprare una casa, un’automobile o un nuovo elettrodomestico, dovremmo investigare su cosa offre il mercato e quali sono le caratteristiche di ciò che vogliamo comprare in relazione al prezzo che paghiamo.

In pratica, se qualcuno vi offre un guadagno immediato in termini di denaro, molto probabilmente dovrete iniziare a farvi due domande e cercare di capire come si dovrebbe guadagnare effettivamente. In questo contesto è quindi molto importante controllare su albi appositi se il broker in questione esiste e soprattutto a quale regolamentazione è sottoposto, elemento essenziale per stabilirne l’effettiva affidabilità operativa. In sostanza, basta semplicemente fare un controllo prima di investire del denaro consapevoli delle vostre competenze in merito alla scelta di un intermediario finanziario affidabile. La conoscenza, come in ogni ambito, è fondamentale per acquisire consapevolezza, elemento alla base di ogni scelta che porta a evitare problemi sia in ambito finanziario che nella vita.

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