Trading, la grande importanza dell’analisi tecnica

David Pascucci

19/01/2023

19/01/2023 - 12:38

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Quanto è importante l’analisi tecnica nel trading? Quanto incide nel risultato finale dell’operatività di un trader?

Trading, la grande importanza dell’analisi tecnica

Il primo approccio di tipo operativo per quanto riguarda un trader neofita è sicuramente quello di imparare l’analisi tecnica e utilizzarla come strumento per prevedere l’andamento dei mercati per poi sfruttare il risultato dell’analisi per fare trading. Ma è veramente così importante l’analisi tecnica in un’ottica operativa?

In questo articolo andremo a vedere cosa è l’analisi tecnica, in cosa consiste ma soprattutto in che modo utilizzarla per operare sui mercati.

Possiamo anticipare il contenuto dell’articolo dicendo che un buon analista tecnico può non essere un buon trader, anzi, molte volte troviamo degli analisti tecnici bravissimi ma che non sanno come gestire al meglio il proprio capitale sfruttando ciò che è stato previsto nell’analisi, così come possiamo trovare dei pessimi analisti tecnici che però riescono a gestire molto bene l’operatività sui mercati riuscendo a sfruttare al massimo le poche analisi che poi vanno a realizzarsi. Facciamo quindi chiarezza su questo tema vedendo in cosa consiste l’analisi tecnica e che differenze ci sono tra un trader e un analista tecnico

Analisi tecnica, cosa è come sfruttarla

L’analisi tecnica è quella tipologia di analisi che consiste nell’osservare l’andamento di un determinato strumento finanziario al fine di capirne l’andamento futuro con o senza l’ausilio di strumenti come indicatori e oscillatori. Questa branca dello studio dei mercati finanziari necessita quindi di un grafico dello strumento da prendere in esame e le relative conoscenze base dei concetti di trend, supporti, resistenze e la conoscenza, più o meno approfondita, dei vari strumenti di analisi come le tipologie dei grafici, i vari time frame, gli indicatori e gli oscillatori.

Peculiarità di questa metodologia di studio è che ogni analista ha un suo metodo di analisi, pertanto esistono diversi modi di analizzare i grafici e di conseguenza esisteranno diversi esiti di analisi su ogni strumento finanziario. Come vediamo, quella dell’analisi tecnica è più assimilabile a un’arte che a una scienza anche se abbiamo a che fare con strumenti di stampo matematico con un approccio ai grafici di tipo analitico.

Abbiamo diversi tipi di analisi in base agli strumenti di ausilio che abbiamo a disposizione, ad esempio abbiamo coloro che utilizzano pochissimi tool di analisi come i trend, i supporti e le resistenze, coloro che utilizzano questi strumenti e in aggiunta anche indicatori e oscillatori, chi utilizza le varie tecniche di previsione del prezzo come l’analisi ciclica, i ritracciamenti di Fibonacci, le teorie di Gann e di Elliott, insomma abbiamo un’ampia varietà di tipologie di analisi per prevedere l’andamento di uno strumento finanziario.

Ricordiamo sempre che l’analista dei mercati finanziari fa un lavoro a supporto dell’attività di trading in quanto l’analisi è essenziale per avere un quadro ottimale per l’operatività. In base all’analisi, almeno nelle istituzioni finanziarie preposte alla negoziazione di tipo speculativo (vedi i fondi hedge) l’analista predispone l’analisi per il trader che dovrà poi gestire le posizioni in base a ciò che viene previsto. In sostanza, chi dice che l’analisi tecnica è inutile è solamente un ignorante, nel senso che ignora una branca di studio che per l’operatività sui mercati finanziari, se non fondamentale, è per lo meno necessario conoscere proprio per una questione di professionalità.

Il trading e l’analisi tecnica

Il trading è invece quell’attività che prevede la negoziazione di strumenti finanziari al fine di trarne un profitto. Già da qui possiamo affermare che il lavoro dell’analista tecnico e il lavoro del trader sono due cose ben distinte ma complementari. Difficilmente un trader potrà operare se non ha analizzato i grafici o in generale l’andamento dello strumento finanziario sul quale andrà a compiere la sua attività di trading. In pratica il trader non è nient’altro che un gestore del rischio e pertanto il suo lavoro sarà quello di associare un rischio adeguato al suo capitale in base a ciò che l’analisi prevede.

Come vediamo, sono due fasi del lavoro che quello che definiamo un “prop trader” dovrà svolgere. In sostanza, l’analisi tecnica è il primo step necessario affinché si possa fare trading, o meglio, senza aver analizzato il mercato non possiamo fare trading, misurare i rischi e per giunta riuscire a guadagnare nel lungo periodo. Il trader quindi è un gestore di rischio mentre l’analista è un cercatore di opportunità sui grafici, opportunità che il trader dovrà saper cogliere e poi gestire.

Un buon analista è anche un buon trader?

Come detto in precedenza, non è scontato che un buon analista sia anche un buon trader. Un buon analista è un buon analista, stessa cosa vale per il trader. Ovviamente se abbiamo delle buone doti naturali di gestione del rischio, essere dei buoni analisti tecnici rappresenta un grandissimo vantaggio in ottica operativa in quanto una buona analisi, combinata con buone doti di trading, non può che portare a dei risultati soddisfacenti nel lungo periodo. Possiamo dire tranquillamente che l’analisi tecnica è una branca di studio dei mercati finanziari che potremmo definire assolutamente fondamentale per la redditività di lungo periodo di un buon trader.

Tra i trader molto bravi, a parità di capacità di gestione del rischio, colui che fa le analisi migliori sarà molto probabilmente colui che poi registrerà delle migliori performance nel lungo periodo, possiamo quindi dire che in ambienti in cui ci sono dei buoni trader, l’analisi tecnica potrebbe fare la differenza. Quindi, ricordiamo e prendiamo atto del fatto che l’analisi tecnica è un’attività diversa dal trading, ma allo stesso tempo dobbiamo anche dare valore a questa disciplina che in moltissimi ultimamente stanno valutando come un’attività non necessaria e addirittura inutile.

In questo senso ricordiamo anche che in questo tipo di lavoro, quello che riguarda il trading e la gestione dei capitali, la conoscenza non è mai troppa e non esistono scorciatoie o metodi magici per guadagnare. La consapevolezza di ciò è già un grande passo avanti per intraprendere un percorso in cui la cultura finanziaria e lo studio della materia possono aiutarci a gestire meglio i nostri risparmi e perché no, magari intraprendere la carriera da trader.

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