Le parole dell’ex presidente russo su Telegram alimentano il timore di un’escalation mondiale del conflitto in Ucraina.
Dopo giorni di calma apparente, il conflitto in Ucraina negli ultimi giorni è tornato a far paura. In seguito all’attacco al ponte in Crimea, la Russia nelle scorse ore ha effettuato un duro attacco verso la città di Kiev colpendo anche obiettivi civili e causando diversi morti. Ancora oggi raid russi si sono susseguiti sulla città di Zaporizhzia. Gli attacchi sono la risposta all’attentato che ha distrutto parte di un ponte in Crimea, territorio conteso tra la Russia e l’Ucraina.
Per Putin «quanto accaduto al ponte di Crimea è un atto terroristico volto a distruggere le infrastrutture civili critiche della Federazione Russa». Secondo il leader russo «gli autori ed esecutori sono i servizi speciali dell’Ucraina». Dopo i pesanti attacchi russi delle ultime ore, la condanna da parte dell’Europa e degli Stati Uniti è stata unanime.
Zelensky ha continuato a chiedere sanzioni ma anche sostegno militare per poter fronteggiare l’esercito russo. Ed ecco che in queste ore sta tornando d’attualità lo spettro che il conflitto in Ucraina possa prendere una piega allargata portando ad una terza guerra mondiale. Secondo l’ex presidente russo Medvedev esiste una possibilità che può fare in modo di accelerare un’escalation mondiale del conflitto. Vediamo quale.
Medvedev minaccia: «Terza guerra mondiale se gli Stati Uniti forniranno armi a lungo raggio»
Dopo 230 giorni di conflitto e nessuna prospettiva di risoluzione delle ostilità in modo pacifico, ecco che la paura che il conflitto possa espandersi coinvolgendo militarmente altre nazioni cresce. Questo soprattutto se gli Stati Uniti fornissero determinate armi all’Ucraina, come richieste dal leader Zelensky. Si tratta di munizioni più a lungo raggio per i lanciamissili Himars capaci di raggiungere anche il territorio russo. Fino a ora Biden ha sempre negato questo tipo di aiuto militare proprio per timore che possa essere colpito il territorio russo e provocare un’ulteriore escalation nel conflitto.
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E proprio questo potrebbe determinare lo scoppio di una terza guerra mondiale secondo l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, oggi vice capo del Consiglio di sicurezza russo. Medvedev secondo fonti citate dalla Tass ha scritto su Telegram come «la fornitura a Kiev di lanciamissili multipli (Mlrs) dotati di munizioni a lungo raggio è la strada più veloce per un’escalation del conflitto in Ucraina verso l’irreversibile conseguenza di una guerra mondiale».
Medvedev, sempre su Telegram, ha anche affermato che il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha di fatto ammesso la partecipazione dell’Alleanza Atlantica al conflitto. «Il commento del segretario generale della Nato che una vittoria della Russia in Ucraina significherebbe una sconfitta dell’Alleanza Atlantica è una conferma diretta che il blocco partecipa alla guerra contro il nostro Paese», ha scritto.
Intanto alla luce del G20 che si terrà in Indonesia il prossimo mese di novembre, la Russia non ha escluso un possibile incontro Biden-Putin. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che ha detto come la Russia sia pronta a considerare un’eventuale proposta di incontro tra Putin e Biden al G20 di novembre in Indonesia, se questa venisse inoltrata. Il ministro ha anche sottolineato che la Russia non ha rifiutato i contatti con gli Stati Uniti.
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