Papa Francesco ha parlato di una terza guerra mondiale “a pezzi”, non nascondendo il suo timore per una possibile escalation nucleare e per la crisi sociale ed economica in atto.
“È una terza guerra mondiale ‘a pezzi’, di cui voi siete testimoni nei luoghi in cui state svolgendo la vostra missione”. Queste sono state le parole rivolte da Papa Francesco ai partecipanti all’Incontro triennale dei Rappresentanti Pontifici che si sta tenendo in Vaticano.
Parole forti quelle del Papa, come spesso è accaduto da quando lo scorso 24 febbraio è iniziata la guerra in Ucraina a seguito dell’invasione da parte della Russia. Una voce quella del Pontefice al momento però rimasta sostanzialmente inascoltata.
“L’Europa e il mondo intero sono sconvolti da una guerra di speciale gravità - ha poi aggiunto Papa Francesco - Sia per la violazione del diritto internazionale, sia per i rischi di escalation nucleare, sia per le pesanti conseguenze economiche e sociali”.
Il timore del Papa così non sarebbe solo quello di una terza guerra mondiale ma, come se già non fosse abbastanza angosciante di per sé questo scenario, anche quello di una possibile escalation nucleare viste le grandi potenze che potrebbero essere coinvolte.
Terza guerra mondiale e nucleare: i timori di Papa Francesco
Parlando in Vaticano con i Rappresentanti Pontifici, Papa Francesco ha evocato una terza guerra mondiale “a pezzi” a causa dei vari conflitti in corso e quelli che, viste le crescenti tensioni internazionali, presto potrebbero scoppiare.
C’è poi l’incubo di una guerra nucleare: la Russia ha un ingente arsenale atomico già pronto all’uso, con l’immaginario che poi diventa apocalittico se si pensa a una eventuale risposta di altre potenze nucleari come Usa e Regno Unito.
Con la guerra in Ucraina che si sta trascinando da oltre sei mesi senza che si intraveda un barlume di luce dal fondo del tunnel, al momento non è possibile escludere nessuna possibile evoluzione del conflitto in corso.
Se l’Ucraina dovesse mettere in grande difficoltà l’esercito russo, Putin potrebbe usare alcune delle armi tattiche nucleari a sua disposizione? Se invece la Russia dovesse avanzare fino a Kiev, la Nato resterebbe a guardare? C’è il rischio di una guerra nello Stretto di Taiwan che vedrebbe inevitabilmente coinvolti Cina e Stati Uniti?
Domande queste al momento senza risposta. Da qui i timori di Papa Francesco di una terza guerra mondiale e di una escalation nucleare: il Pontefice ormai è l’ultimo grande leader che sta continuando a parlare di pace, il tutto mentre questa generale corsa al riarmo in tempo di crisi non sembrerebbe promettere nulla di buono.
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