Termosifoni sempre accesi o solo quando fa freddo, la migliore soluzione per consumare meno

Ilena D’Errico

26 Novembre 2023 - 23:46

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Ecco come consumare meno e risparmiare in bolletta usando il riscaldamento con furbizia. La migliore soluzione tra termosifoni sempre accesi o solo quando fa freddo, a seconda dei casi.

Termosifoni sempre accesi o solo quando fa freddo, la migliore soluzione per consumare meno

Con l’arrivo delle stagioni più fredde, le famiglie cominciano la ricerca di soluzioni per contenere i consumi dovuti al riscaldamento e ridurre l’impatto ambientale, ma anche risparmiare in bolletta. Ovviamente, il tutto senza patire le basse temperature e godere di un’abitazione confortevole.

Tutti gli anni si apre quindi un dubbio divisivo: è meglio tenere i termosifoni sempre accesi o solo quando fa freddo? Purtroppo, non c’è una risposta univoca funzionale per tutte le famiglie e per tutte le abitazioni, ma molto dipende dalle specifiche necessità e caratteristiche. In ogni caso bisogna fare attenzione, perché una scelta apparentemente conveniente potrebbe rivelarsi perfino controproducente.

Termosifoni sempre accesi o solo quando fa freddo? Le soluzioni migliori

Spesso si pensa che la soluzione migliore per tenere sotto controllo i consumi sia quella di tenere i termosifoni spenti quando il riscaldamento non è necessario per poi accenderli al bisogno. Accendendo i termosifoni solo quando fa freddo si rischia non solo di non risparmiare, ma addirittura di incrementare i consumi e i costi.

Bisogna infatti considerare che l’accensione del riscaldamento richiede una notevole energia, molta di più rispetto a quella necessaria per il mantenimento della temperatura. Ripetendo questa operazione diverse volte al giorno, quindi, è molto probabile un maggiore dispendio energetico.

Oltretutto, tenendo i termosifoni spenti anche l’ambiente domestico rimane freddo e necessita di tempo per riscaldarsi. Si ha quindi una ridotta utilità, ma anche il rischio di aumentare la potenza del riscaldamento per tentare di rimediare, provocando un ulteriore dispendio energetico inutile.

Da questo punto di vista, l’ideale sarebbe mantenere i termosifoni sempre accesi alla temperatura minima, aumentando la potenza soltanto in caso di effettivo bisogno. In questo modo, la casa rimane calda e i consumi sono tenuti sotto controllo (oltre ad essere sufficientemente prevedibili).

Questo però non significa che tenere i termosifoni sempre accesi sia la soluzione migliore per tutti. È vero che i costi di accensione ripetuti fanno aumentare, in proporzione, il dispendio energetico rispetto a una sola accensione e un utilizzo costante, ma bisogna verificare nei fatti quanto effettivamente questo dato sia influente.

Chi ha bisogno di accendere i termosifoni più volte al giorno, per esempio, troverà un significativo risparmio nell’utilizzo costante. Al contrario, chi necessita di accendere il riscaldamento solo alla sera e per poco tempo (ad esempio perché la casa è piccola e mantiene efficacemente il calore) consumerebbe – e spenderebbe – di più tenendo i termosifoni sempre accesi, seppur al minimo della potenza.

Gli elementi da prendere in considerazione sono quindi:

  • Ore di utilizzo dei termosifoni;
  • momenti non consecutivi in cui si ha necessità del riscaldamento;
  • tempo di riscaldamento dell’ambiente e capacità di trattenere il calore.

In genere, la soluzione migliore è quella di lasciare i termosifoni accesi al minimo della potenza, che consente alla maggior parte delle famiglie italiane di ridurre i consumi. È bene ricordare, tuttavia, che esistono delle eccezioni e che dunque bisogna valutare la situazione in base alle proprie necessità e abitudini.

Un metodo spesso utile per ottenere un ambiente caldo riducendo i consumi è quello di diversificare il riscaldamento in base alle stanze e alle proprie necessità. La cucina, per esempio, raramente necessita del riscaldamento perché è già intiepidita dal calore di forno e fornelli, quando utilizzata.

Il bagno e la camera da letto, invece, necessitano spesso di un maggiore riscaldamento. È comunque importante ricordare che la scelta di tenere i termosifoni sempre accesi a basse temperature è funzionale anche per la salute, perché consente di evitare sbalzi repentini. Oltretutto, la temperatura domestica non dovrebbe superare i 16/18 °C, 21 °C al massimo.

Ovviamente se la casa è piccola, con serramenti e infissi di qualità e magari spesso colpita da sole si potrebbe scegliere di accendere i termosifoni solo al bisogno, essendo quest’ultimo sporadico e anche esiguo (basterebbe una bassa potenza a ottenere il tepore desiderato).

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