Superbonus condomini: oggi 25 novembre è l’ultimo giorno per avere il 110%. Ecco cosa fare

Rosaria Imparato

25/11/2022

01/12/2022 - 17:50

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Oggi 25 novembre è l’ultimo giorno per presentare la Cila (e altri documenti) così che i condomini possano avere il superbonus al 110% anche nel 2023. Ecco cosa fare e le regole del dl Aiuti quater.

Superbonus condomini: oggi 25 novembre è l’ultimo giorno per avere il 110%. Ecco cosa fare

La scadenza del 25 novembre è arrivata: è una data fondamentale per il superbonus. Si tratta del termine ultimo per presentare la Cila, comunicazione di inizio lavori, per poter usufruire della maxi aliquota al 110% anche nel 2023. È iniziata la corsa ai documenti necessari appena il dl Aiuti quater è stato approvato dal Consiglio dei ministri (il 20 novembre).

La conferma dei tempi stretti è arrivata poi con la pubblicazione del dl Aiuti quater in Gazzetta Ufficiale il 18 novembre.

Tra le altre novità contenute nel provvedimento circa il superbonus ci sono l’abbassamento dell’aliquota di detrazione al 90% nel 2023, i nuovi requisiti di reddito per le villette, il calcolo del reddito sul quoziente familiare e non più sull’Isee.

L’adempimento che riguarda la presentazione della Cila semplificata entro il 25 novembre è fondamentale per chi, come nel caso dei condomini, ha uno spiraglio per usare il superbonus al 110% anche nel 2023. Nel 2024, infatti, la detrazione per il superbonus scenderà ulteriormente, per essere ancora ridotta nel 2025. Tuttavia, non basta presentare la Cila: vediamo quali documenti servono.

Superbonus condomini, per avere il 110% nel 2023 serve la Cila entro il 25 novembre

I tempi sono strettissimi. Per redigere la Comunicazione di inizio lavori asseverata servono altri 5 documenti:

  • l’atto di proprietà;
  • il titolo abilitativo dell’opera (condono e/o progetto);
  • la documentazione catastale (visura e planimetria);
  • relazione e progetto ante/post operam a firma di un tecnico abilitato;
  • Durc (Documento Unico Regolarità Contributiva) dell’impresa esecutrice.
    Inoltre, nella Cila per il superbonus 110% devono essere attestati:
  • gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile oggetto d’intervento;
  • che la costruzione è stata completata prima del 1° settembre 1967.

Quanto tempo ci vuole per ottenere la Cila? Secondo siti specializzati in materia edilizia una comunicazione di inizio lavori asseverata è pronta in circa una settimana lavorativa.

Superbonus, la Cila non basta: quali altri documenti servono?

C’è da considerare che molto spesso i lavori sono preceduti da tantissime assemblee, studi di fattibilità e il coinvolgimento di professionisti per i preventivi; tutti questi passaggi poi si complicano per i condomini, perché le persone da mettere d’accordo sono molte di più.

Con la delibera richiesta dal dl Aiuti quater, dunque, il condominio dovrà approvare definitivamente:

  • l’esecuzione dei lavori stabiliti dall’articolo 119 del decreto Rilancio;
  • il preventivo di spesa presentato dall’impresa e allegato alla delibera stessa;
  • il pagamento del compenso per l’attività svolta dal professionista;
  • la ripartizione delle spese.

Alla delibera di approvazione dovrà essere allegato:

  • il computo dei lavori;
  • il progetto;
  • il capitolato speciale;
  • il contratto d’appalto.

L’ipotesi «salva cantieri» anche dopo il 25 novembre in Parlamento

Nella giornata del 22 novembre si è svolta non solo la conferenza stampa per la presentazione della legge di Bilancio 2023, ma c’è stato anche l’incontro di Meloni con Confartigianato. Ha detto la presidente del Consiglio:

“Quello che ci preme è il pregresso perché oggi ci ritroviamo con i cassetti fiscali delle banche pieni e le cessioni di nuovi crediti vuote. Lo Stato ce la metterà tutta, ma le banche qualcosa di più possono fare.”

Meloni ha anche aggiunto che "noi faremo quello che possiamo per dare una mano, purché anche altri ci diano una mano". Gli artigiani avrebbero anche chiesto, secondo il Messaggero, che ad acquistare i crediti intervenisse anche la Banca d’Italia. Il ministro dell’Economia Giorgetti però ha detto varie volte che non è possibile trasformare i crediti di imposta derivanti dai bonus edilizi in una moneta fiscale; quindi, è abbastanza difficile un intervento da Banca d’Italia.

Nel frattempo, la discussione sul superbonus si riaprirà in Parlamento con la conversione del dl Aiuti quater in legge. Una delle principali richieste in vista della fase emendativa è quella di allungare la scadenza del 25 novembre per presentare le Cilas per poter usufruire ancora del 110% nel 2023.

È evidente però che la correzione, se dovesse avvenire, ci sarebbe scadenza abbondantemente passata. Passerebbero infatti le settimane necessarie per la correzione direttamente nel dl Aiuti quater. Una soluzione «veloce» sarebbe quella tramite decreto-legge, ma l’ipotesi è abbastanza improbabile. Secondo la relazione tecnica alla manovra la riduzione del superbonus al 90% a partire dal 2023 si traduce con un risparmio per lo Stato di 4,5 miliardi di euro nei prossimi anni. Il calcolo si basa sull’ipotesi che la riduzione dell’incentivo significherà un calo del 20% stimato dei lavori condominiali.

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