Sud in crescita più del resto d’Italia, secondo Svimez. Ecco le regioni che hanno contribuito di più, le previsioni per il 2016/2017 e i dati sull’occupazione.
Il Sud è tornato a crescere nel 2015 secondo Svimez, che ha pubblicato oggi le anticipazioni sull’andamento economico del Mezzogiorno. Occupazione in aumento, incremento del Pil e differenze fra regioni: questi i principali argomenti trattati.
Secondo Svimez, l’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, il Sud Italia ha registrato una forte crescita economica e un ottimo incremento dell’occupazione nel 2015, mentre le previsioni per il 2016 e per il 2017 non sono così positive.
Le anticipazioni del “Rapporto Svimez 2016 sull’economia del Mezzogiorno” parlano di una forte crescita del Sud nel 2015 e di un aumento dell’occupazione legato anche alle politiche per il lavoro del governo italiano.
Secondo Svimez, il Pil del Sud ha chiuso il 2015 guadagnando un buon 1%, superando così anche i guadagni del resto d’Italia (+0,7%).
Svimez ha però sottolineato come questa crescita del Sud sia stata determinata da condizioni assolutamente eccezionali, il che ha gettato ombre sulle previsioni del 2016 e 2017.
Vediamo allora tutti i dettagli della relazione di Svimez sulla crescita del Sud, in contrapposizione al quadro critico delineato nel 2014.
Quali regioni hanno contribuito maggiormente alla crescita, e perché? Cosa aspettarsi per il futuro?
Occupazione: 94mila posti di lavoro in più
Ottimi i dati 2015 sulla disoccupazione nel Sud, i quali evidenziano ben 94mila occupati in più rispetto ai 91mila nuovi occupati al Centro e al Nord.
Tuttavia, nonostante i ritmi di crescita ben assestati e nonostante i dati ottimali sull’occupazione, il rischio di povertà assoluta al Sud rimane elevato - triplo - rispetto a quello del resto d’Italia. Permane dunque l’emergenza sociale.
Svimez ha sottolineato, nelle sue anticipazioni, l’effetto benefico - ma limitato - che hanno avuto le politiche sull’occupazione come il Jobs Act: 37 mila occupati in più a tempo indeterminato rispetto ai 65mila del Centro-Nord, mentre il numero di occupati a termine è salito a quota 56mila.
Questi dati hanno portato Svimez ad affermare che:
“l’importante intervento sul lavoro, rappresentato dal combinato del Jobs Act e della decontribuzione, pur avendo fatto registrare i segnali positivi che abbiamo evidenziato, non è riuscito a modificare il comportamento prevalente delle imprese, che tendono ancora a privilegiare, come prima forma di assunzione, l’occupazione a termine e l’occupazione atipica”.
Svimez: Sud in crescita. Ecco i motivi
Oggi, nelle anticipazioni sull’economia del Sud, Svimez non ha mancato di sottolineare la crescita economica del Mezzogiorno durante il corso del 2015.
La crescita del Sud, tuttavia, è stata determinata da alcune condizioni eccezionali che Svimez ha elencato nella sua relazione.
In primo luogo, il 2015 è stato un anno particolarmente favorevole per l’agraria, ma lo è stato anche e soprattutto per il turismo che potrebbe aver beneficiato della riduzione dei viaggi all’estero.
Stimoli alla crescita del Sud sono giunti anche da fuori confine perché la domanda estera ha causato un aumento dell’export del 4%.
Crescita Sud nel 2015: le regioni che hanno contribuito di più
Svimez ha fornito, oltre ad una panoramica generale sulla crescita del Sud, anche una dettagliata distinzione fra regioni.
La Basilicata è salita in cima alla classifica delle regioni che più di tutte hanno contribuito alla crescita del Sud (+5,5%), grazie soprattutto al contributo dell’automotive. Essa è stata seguita dal Molise (+2,9%), dall’Abruzzo (+2,5%) grazie all’industria, dalla Sicilia (+1,5%) e dalla Calabria (1,1%).
La Sardegna, la Campania e la Puglia hanno invece registrato una crescita minore “per la persistenza di alcune crisi industriali”, come si legge nelle anticipazioni di Svimez.
Insomma, tutti segnali che hanno confermato la presenza, al Sud,
“di imprese dinamiche, innovative, con un grado elevato di apertura internazionale”.
Svimez sul Sud: previsioni 2016/2017
Secondo Svimez, il Pil del Sud aumenterà nel 2016 solo dello 0,3%, mentre quello totale dell’Italia guadagnerà lo 0,8%.
Negative anche le previsioni sulla crescita del Sud per il 2017, anno in cui il Pil del Mezzogiorno guadagnerà lo 0,9% rispetto ai dati del Nord-Ovest all’1,1%.
Le previsioni per il 2016 e 2017, hanno confermato, secondo Svimez, che la ripresa c’è, ma è più lenta del previsto.
Il Rapporto Svimez 2014 e la critica situazione del Sud
L’ultimo rapporto Svimez sull’economia del Sud aveva lanciato un forte grido d’allarme: un’Italia sempre più divisa e ineguale, una recessione senza sosta nel meridione.
Nel 2014 l’Italia era stato l’unico paese in Europa a registrare una crescita ancora negativa, cosa che aveva allargato ancor di più la forbice tra lo sviluppo del paese e quello europeo.
Consumi e investimenti in caduta libera, nessun settore dell’economia risparmiato dalla crisi: questi i tratti distintivi del 2014, secondo Svimez.
Il quadro, rispetto al 2014, sembra essere notevolmente migliorato per il Sud, che nel 2015 ha registrato una crescita eccezionale.
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