Dichiarazione di successione: chi deve farla, quando serve e come inviarla

Simone Micocci

25/05/2022

25/05/2022 - 22:08

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Dichiarazione di successione: obbligatorio l’invio telematico. Ecco a cosa serve, quando è obbligatoria e come inviarla correttamente.

La dichiarazione di successione è quell’atto, di natura prevalentemente fiscale, attraverso cui all’Agenzia delle Entrate viene comunicato il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto. Si tratta di un passaggio obbligato, in quanto in questo caso l’Agenzia delle Entrate può determinare le imposte dovute.

C’è tempo 12 mesi dalla data di apertura della successione, che solitamente coincide con la data del decesso del contribuente, per effettuare la dichiarazione di successione, obbligatoria per tutti i chiamati all’eredità, eccetto coloro che hanno comunicato la rinuncia alla stessa, nonché legatari, immessi nel possesso dei beni ereditari, amministratori dell’eredità, curatori della cosiddetta eredità giacente e gli esecutori testamentari.

Da qualche anno la dichiarazione di successione va data utilizzando la modalità telematica messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Chi vuole presentarla in autonomia può utilizzare il servizio di dichiarazione di successione presente online sul sito dell’Agenzia, mentre chi preferisce rivolgersi a un esperto può beneficiare dei servizi resi da un intermediario abilitato.

La successione online ha il vantaggio di velocizzare le procedure dal momento che grazie al software dell’Agenzia delle Entrate si possono calcolare le imposte ipotecarie, catastali così come i tributi speciali; inoltre, queste si possono versare direttamente online tramite l’addebito su conto corrente.

Chi deve presentare la dichiarazione di successione

Prima di vedere le istruzioni su come fare la dichiarazione di successione, è bene fare chiarezza su quali sono i soggetti obbligati a presentarla. Come spiegato dalla guida presente sull’Agenzia delle Entrate, i soggetti interessati sono i seguenti:

  • chiamati all’eredità: coloro che al momento dell’apertura della successione non hanno ancora accettato l’eredità;
  • eredi: coloro che hanno accettato - sia espressamente che tacitamente - l’eredità;
  • legatari: coloro ai quali il de cuius ha riservato una parte di beni, o di diritti, con il testamento;
  • rappresentanti legali degli eredi o dei legatari;
  • immessi nel possesso temporaneo dei beni dell’assente: coloro che dopo un periodo di assenza senza notizie di una persona chiedono al Tribunale di dichiarare l’assenza del soggetto interessato. In tal caso questi - se eredi o legatari - possono acquisire il diritto alla proprietà sul bene che gli sarebbe spettato in caso di morte del soggetto scomparso, fino a un’eventuale ricomparsa;
  • amministratori dell’eredità;
  • esecutori testamentari: ossia il soggetto che il de cuius ha delegato all’esecuzione delle proprie volontà testamentarie.
  • i trustee.

Qualora più persone risultino obbligate alla presentazione della dichiarazione, è sufficiente presentarne una sola.

Ci sono poi dei contribuenti esonerati dal suddetto adempimento, per i quali quindi non c’è obbligo di dichiarazione di successione. Questo vale per coloro che contemporaneamente rispettano tutte le seguenti condizioni:

  • l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto
  • ha un valore non superiore a 100.000 euro
  • non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.

Condizioni che possono venire meno solamente per effetto di sopravvenienze ereditarie.

Obbligo della dichiarazione di successione online

Il 23 gennaio 2017 ha fatto il suo debutto ufficiale il servizio online dell’Agenzia delle Entrate utilizzabile per l’invio della dichiarazione di successione.

Fino al termine del 2018, però, era in vigore un doppio binario dal momento che chi non voleva utilizzare il modello online poteva ancora presentare il vecchio modello in formato cartaceo all’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate.

Dal 1° gennaio 2019, invece, la dichiarazione di successione va fatta obbligatoriamente online, mentre il modulo cartaceo deve essere utilizzato solamente per le successioni aperte prima del 3 ottobre 2006 e per le dichiarazioni integrative, sostitutive o modificative di quelle successioni presentate tramite il vecchio modulo.

Prima di vedere come fare la dichiarazione di successione online, vi ricordiamo che - salvo casi particolari - gli eredi e i legatari sono obbligati a presentarla entro 12 mesi dalla data di apertura della successione.

E nel caso in cui la successione comprenda degli immobili questi, prima di presentare la dichiarazione di successione, devono auto-liquidare le imposte ipotecarie e catastali ai fini della richiesta di voltura catastale (anche questa a partire dal 23 gennaio 2017 si può fare online).

Come presentare dichiarazione di successione online

Come da definizione dell’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione di successione è l’adempimento fiscale previsto “per il calcolo e il versamento delle imposte dovute dagli eredi sull’asse ereditario della persona deceduta, per la voltura catastale a favore degli eredi dei beni immobili intestati al deceduto e per l’intestazione e lo svincolo a favore degli eredi delle somme costituenti l’attivo finanziario del deceduto”.

Come visto sopra è ormai obbligatoria la dichiarazione online, la quale può essere resa direttamente dall’area personale dell’Agenzia delle Entrate, alla quale si accede con utenza Spid, Cie o Cns. Nel dettaglio, una volta effettuata l’autenticazione nell’area riservata si accede alla procedura seguendo il percorso:

Home -> Servizi -> Dichiarazioni -> Dichiarazione di successione

Qui si potrà accedere a quattro diverse sotto aree, di cui la prima consente di presentare una “nuova dichiarazione”, mentre le altre servono rispettivamente per consultare “l’elenco delle dichiarazioni in corso di lavorazione e presentate”, per controllare le “ricevute” e per richiedere “assistenza”.

A tal proposito, ecco una guida utile per comprendere ogni singolo passaggio per presentare correttamente la dichiarazione di successione online in completa autonomia.

Dichiarazione di successione telematica
Clicca qui per scaricare la guida realizzata dall’Agenzia delle Entrate con tutte le istruzioni per l’invio telematico.

Chi invece teme di commettere errori, avrà il piacere di sapere che la dichiarazione può essere presentata anche attraverso intermediari abilitati, come possono essere i centri di assistenza fiscale (Caf), oppure direttamente rivolgendosi all’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione di successione online: i vantaggi

Il nuovo servizio disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate è molto utile in quanto presenta in sé una serie di vantaggi.

Intanto perché si tratta di una dichiarazione in parte già compilata, in quanto vi si trovano tutti quei dati già in possesso dell’Agenzia. Il contribuente dovrà quindi solamente validare tali informazioni, o comunque apporre delle modifiche laddove necessario.

Ed è importante sottolineare che non serve installare e configurare alcun software di compilazione e d’invio telematico.

C’è poi il vantaggio del calcolo automatico delle somme da versare in autoliquidazione. Ad esempio quando si ottiene in eredità un immobile è necessario liquidare le seguenti imposte:

  • ipotecaria;
  • catastale;
  • di bollo;
  • tassa ipotecaria;
  • tributi speciali.

Ebbene, grazie al servizio successione online il calcolo viene effettuato già in automatico a conclusione della fase di compilazione del modello, e anche il versamento delle stesse si potrà fare telematicamente. Nel dettaglio, il pagamento delle somme dovute va effettuato tramite addebito su conto corrente intestato al dichiarante o in alternativa a colui che è incaricato di trasmettere la dichiarazione. Proprio per questo motivo bisogna indicare il codice Iban del conto sul quale le somme dovute devono essere addebitate già nel momento in cui si compila la dichiarazione.

Inoltre, alla fine di tutta l’operazione è possibile richiedere l’attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione, la quale potrebbe esservi richiesta in più occasioni, ad esempio per ottenere lo sblocco dei conti.

Infine, sempre all’interno dell’apposito servizio, troviamo un’area dedicata dove controllare lo stato di elaborazione delle ricevute telematiche in base a ognuna delle fasi del processo di lavorazione della dichiarazione, dalla trasmissione agli esiti delle volture automatiche, quando richieste.

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