La Riscossione ha pubblicato le istruzioni per applicare lo stralcio delle cartelle sotto i mille euro previsto dalla tregua fiscale: che documenti servono, scadenze e cosa possono fare i comuni.
La tregua fiscale compie i primi passi: l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha pubblicato sul suo sito le istruzioni per procedere con lo stralcio delle cartelle di importo inferiore ai mille euro e datate tra il 2000 e il 2015. Le informazioni su documenti e scadenze da rispettare si trovano riassunti nel comunicato stampa del 5 gennaio.
Secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio 2023, si tratta di un annullamento automatico di tipo “parziale”, riferito alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni e interessi di mora (articolo 30, comma 1, del D.P.R. n. 602/1973). Restano quindi le somme residue riferite alla quota capitale. La decisione di applicare o meno spetta agli Enti, quindi anche ai Comuni.
Stralcio cartelle, le istruzioni della Riscossione: come funziona la cancellazione dei debiti sotto i mille euro
La legge di Bilancio 2023 prevede, per i carichi di importo residuo al 1° gennaio 2023 fino a mille euro e affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, l’annullamento automatico alla data del 31 marzo 2023 delle somme dovute a titolo di:
- interessi per ritardata iscrizione a ruolo;
- sanzioni e di interessi di mora.
Le somme dovute a titolo di capitale, di rimborso spese per procedure esecutive e di notifica restano, invece, interamente dovute.
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Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della Strada, diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali, l’annullamento parziale opera limitatamente agli interessi, comunque denominati, compresi quelli di cui all’articolo 27, comma 6, della Legge n. 689/1981 e quelli di cui all’articolo 30, comma 1, del D.P.R. n. 602/1973.
Tuttavia, la legge di Bilancio prevede che gli Enti possano non applicare l’annullamento parziale.
Cartelle, i Comuni possono decidere di non applicare lo stralcio: ecco come
La scelta di applicare o meno lo stralcio delle cartelle spetta agli Enti, e quindi ai Comuni. Quelli che decidono di non applicare l’annullamento parziale devono comunicarlo all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 gennaio 2023.
Il comunicato stampa dell’AdeR riporta alla sezione «Enti Creditori» del sito della Riscossione, dove si può trovare il modulo da compilare.
- Comunicazione del provvedimento di non applicazione delle disposizioni di cui all’art. 1 commi 227 e 228 della legge n. 197/2022.
- Clicca qui per scaricare l’allegato.
La comunicazione va compilata in tutti i campi e va trasmessa esclusivamente tramite pec all’indirizzo comma229@pec.agenziariscossione.gov.it allegando copia del provvedimento.
Per eventuali chiarimenti sulle modalità operative relative alla trasmissione della documentazione richiesta è possibile contattare l’Help Desk Enti di Agenzia delle entrate-Riscossione.
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