Sondaggi politici elettorali: la consueta indagine condotta dall’istituto EMG Acqua sottolinea il balzo del PD che ha ormai raggiunto i 5 Stelle, cresce anche Alfano.
Sondaggi politici elettorali: la vittoria alle primarie fa volare un Partito Democratico che ormai è vicino al Movimento 5 Stelle, sempre primo partito ma in forte calo, male anche Forza Italia che fa crescere Alternativa Popolare e gli altri partiti di centrodestra.
Questa è la fotografia fornita dal settimanale sondaggio politico elettorale realizzato dall’istituto EMG Acqua per conto del TG La7 di Enrico Mentana, che indica la situazione dopo le primarie PD che si sono svolte domenica 30 aprile.
Il dato lampante è il crollo nel sondaggio del Movimento 5 Stelle, che perde poco meno di un punto percentuale quasi interamente intercettato dal Partito Democratico, in costante crescita dopo il tonfo dei mesi scorsi.
Nel centrodestra invece brusca frenata di Forza Italia solo in parte compensata dai rialzi di Lega Nord e Fratelli d’Italia. La coalizione al momento comunque sarebbe la prima forza politica e l’unica a riuscire ad andare oltre il muro del 30%.
Sondaggi politici elettorali: balzo PD
Il sondaggio politico elettorale realizzato dall’istituto EMG Acqua ci consegna un paese diviso in tre blocchi, anche se i rapporti di forza tra i vari partiti stanno cambiando, segno questo anche della grande indecisione che regna tra gli italiani.
Solo qualche settimana fa eravamo qui a sottolineare la grande ascesa del Movimento 5 Stelle, che per tutti ormai sembrava lanciato verso una futura vittoria elettorale visto il crollo del Partito Democratico e i tentennamenti nel centrodestra.
Un mese dopo invece ecco che tutto sembrerebbe cambiare, anche se bisogna comunque dire che i 5 Stelle rimangono al momento sempre il primo partito in Italia. Il PD però è in continua ascesa e non è difficile prevedere un sorpasso anche a breve.
Anche il centrodestra parrebbe aver trovato la strada giusta, ma le continue altalene di Forza Italia tolgono qualche certezza: l’impressione è che ogni qual volta Silvio Berlusconi compaia sulla scena pubblica gli azzurri crescono, altrimenti è il buio.
Significativo è anche il balzo di Alternativa Popolare, ma il partito di Angelino Alfano dovrà faticare non poco per entrare nel prossimo Parlamento. Stabili invece gli altri di sinistra, ormai sempre più propensi a fare squadra fra di loro come alternativi al PD.
Vediamo allora le percentuali assegnate ad ogni partito dal sondaggio politico elettorale realizzato per conto del TG La7, mettendo tra parentesi la differenza di percentuale rispetto alla stessa indagine condotta sette giorni prima e nella terza colonna il numero dei deputati che ogni partito al momento otterrebbe.
- Movimento 5 Stelle 28,6% (-0,8%) 187
- Partito Democratico 27,4% (+0,6%) 186
- Forza Italia 12,7% (-0,5%) 84
- Lega Nord 12,5% (+0,1%) 81
- Fratelli d’Italia 4,9% (+0,1%) 32
- Movimento Democratici e Progressisti 4% (/) 26
- Alternativa Popolare 32,% (+0,2%) 21
- Sinistra Italiana 2% (+0,1%) 1
- Altri 4,7% (+0,2%) 12
Con in totale il 30,4%, il centrodestra unito sarebbe in testa tra i tre principali poli. Nonostante questo, con questa legge elettorale al momento non sarebbe possibile formare nessuna maggioranza, a meno di un’improbabile alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
Sondaggi politici elettorali: effetto Renzi
Alla luce dei dati snocciolati dal sondaggio politico elettorale condotto dall’istituto EMG Acqua, si potrebbe tranquillamente parlare di un nuovo effetto Renzi. La vittoria alle primarie ha senza dubbio ridato brillantezza alla figura dell’ex premier, che sembrerebbe esser tornato quel perno attorno cui ruota tutta la politica italiana.
Non starebbe pagando invece la nuova strategia mediatica del Movimento 5 Stelle. Da qualche settimana, Grillo e Di Maio stanno cercando di imitare Salvini, nella speranza di poter fare ulteriormente breccia nell’elettorato di centrodestra.
Il risultato invece sembrerebbe essere quello opposto alle aspettative, con i forti toni delle ultime polemiche che potrebbero aver allontanato quella parte di elettorato pentastellato che proviene da tradizioni più moderate.
Il Movimento comunque può ancora contare su un largo consenso, ma è inutile cercare di accreditarsi all’estero se poi si cerca di scimmiottare la Lega. Il risultato potrebbe essere quello di una forza politica che così facendo si condanna all’eterna opposizione.
Con un Matteo Renzi tornato ad essere ben saldo alla guida del PD, sembrerebbe tramontare l’ipotesi di una grande coalizione del centrosinistra, con i dem che però potrebbero stringere alleanze con forze centriste e moderate per rimpinguare il proprio bottino di voti soprattutto al Sud.
Ecco quindi che lo scenario più probabile potrebbe essere questo: tre forti poli quasi alla pari (centrodestra, M5S, PD + centristi), con più indietro una coalizione di sinistra che potrebbe arrivare a prendere anche l’8%.
In una situazione del genere, la scelta della nuova legge elettorale risulterebbe determinante per capire chi potrà andare al governo dopo le prossime elezioni. Al momento però non sembrerebbero esserci grosse novità in vista oltre alla solita ridda di proposte che mai si trasformano in qualcosa di concreto.
Aspettando quindi un accordo sulla nuova legge elettorale, il prossimo 11 giugno ci saranno le elezioni Amministrative, un voto che potrebbe essere un ulteriore banco di prova per vedere se il vento renziano è tornato a spirare in Italia.
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