Huawei ignora Trump: semestrale da urlo, focus su investimenti

C. G.

30 Luglio 2019 - 13:35

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La semestrale di Huawei ha ignorato Trump e le sue sanzioni: la prima metà del 2019 si chiude in festa

Huawei ignora Trump: semestrale da urlo, focus su investimenti

La semestrale di Huawei ha permesso alla società cinese di alzare il velo su un inizio anno piuttosto positivo.

Qualche tempo fa l’azienda è stata presa di mira da Donald Trump, che a metà maggio ha firmato un decreto contro il colosso, accusato di rappresentare una minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti d’America.

Così facendo, alle aziende USA è stato impedito di acquistare prodotti e componenti della cinese: una mossa che da molti è stata vista come l’ennesimo capitolo della guerra commerciale di Trump contro Pechino. Eppure, la semestrale di Huawei non pare aver risentito delle sanzioni statunitensi (messe successivamente in pausa fino ad agosto): i ricavi hanno registrato progressioni a doppia cifra percentuale nei primi 6 mesi del 2019.

Semestrale Huawei: i dati ignorano Trump e le sue sanzioni

Nella prima metà dell’anno, la società cinese ha registrato un aumento del 23,2% dei ricavi, che sono così balzati su quota 401,3 miliardi di yuan, ossia circa 58,2 miliardi di dollari.

Le sanzioni di Donald Trump, insomma, sono risultate inutili stando alla semestrale di Huawei. Eppure, ha fatto notare il Presidente Liang Hua, l’impatto c’è stato, ma è stato limitato e non ha colpito i prodotti significativi del brand così come non ha avuto effetti sulle attività del 5G.

Le prestazioni solide dell’azienda e la crescita stabile hanno permesso di festeggiare una buona prima metà d’anno, arco di tempo in cui il margine di profitto netto si è attestato all’8,7% mentre le consegne di smartphone sono schizzate del 24% a 118 milioni di unità.

L’importanza degli investimenti

“I toni con gli Stati Uniti non si sono ancora abbassati. Abbiamo preso spunto da questo stallo preoccupante per iniziare a investire molto su un sistema operativo nativo,”

ha dichiarato il Presidente di Huawei Italia, Luigi De Vecchis, che ha calcato sull’importanza del 5G:

“Con il trend di sviluppo a cui stiamo assistendo su guida autonoma, internet delle cose e industria 4.0, avremo bisogno di così tanto spazio dal punto di vista delle frequenze che il Governo italiano sarà costretto a liberarne ulteriori e a mettere in asta più licenze.”

I ritardi di implementazione, ha continuato commentando la semestrale di Huawei, non faranno che impattare negativamente sullo sviluppo del Paese. Gli investimenti saranno invece fondamentali.

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