Seggiolini anti-abbandono, ok del Consiglio di Stato ma rimangono incongruenze

Redazione Motori

28 Settembre 2019 - 15:03

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Rapida decisione del Consiglio di Stato sui seggiolini anti-abbandono, ma rimangono dubbi su alcune lacune e incongruenze

Via libera del Consiglio di Stato al decreto sui seggiolini anti-abbandono. Il Ministero delle Infrastrutture aveva chiesto un parere relativo alle caratteristiche tecniche dei dispositivi introdotti con la legge 117 del 2018. Sembra quindi che, dopo i recenti casi di bambini lasciati in auto - il più recente quello di Catania - la normativa possa finalmente adeguarsi a quella dell’Unione Europea. Rimangono però alcuni nodi da sciogliere, evidenziati dallo stesso Consiglio di Stato.

Seggiolini, ok del Consiglio di Stato

Il Consiglio ha infatti riconosciuto la correttezza di quanto fatto dal governo, che “ha dato puntuale applicazione alla disciplina europea”, ma nel parere vengono rilevate lacune e incoerenze.

È stata infatti giudicata “lacunosa” la parte sull’impatto economico della nuova disciplina. Secondo il Consiglio di Stato non è infatti definito quanto sarà in carico di operatori economici e consumatori. Incoerenti sono invece le disposizioni che riguardano i tipi di seggiolino salva-vita.

C’è poi un’apparente incongruenza fra il nuovo codice della strada e la legge sui seggiolini anti-abbandono. Il comma 1 dell’articolo 172 - evidenzia il Consiglio - “impone di assicurare con i seggiolini i bambini di statura inferiore a m 1,50”, ovvero “secondo comune esperienza” tutti i bambini fino ai 10 anni e oltre. Il comma 1 bis della legge prevede invece l’obbligo soltanto per i bambini di età inferiore ai 4 anni di età.

Un’ultima incongruenza viene poi rilevata nel termine del 1 Luglio 2019 - e quindi già scaduto - entro il quale il mancato uso dei seggiolini è soggetto a sanzione.

Anti-abbandono, quali funzioni

Impedimenti tecnici, comunque, non dovrebbero presentarsi, poiché “il Ministero ha ritenuto di dare maggiore rilevanza agli aspetti funzionali, limitandosi a definire le funzioni minime che il dispositivo deve assolvere”. In teoria, quindi, non dovrebbe avere importanza se il device anti-abbandono è integrato o meno al seggiolino.

Plauso dell’ASAPS (Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale) per la decisione del Consiglio di Stato arrivata “in tempi rapidissimi”. “Ora nulla può più fermare l’applicazione sacrosanta di una legge a tutela dei minori”, afferma il presidente dell’associazione Giordano Biserni.

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