Secondo Elon Musk, questo sarà il più grande prodotto di tutti i tempi (video)

Giorgia Paccione

7 Ottobre 2025 - 11:24

Musk mostra il robot umanoide Optimus mentre pratica Kung Fu. Secondo il CEO, il prodotto rivoluzionerà industria e consumi: prevista la produzione di un milione di unità entro il 2030.

Secondo Elon Musk, questo sarà il più grande prodotto di tutti i tempi (video)

Un nuovo video condiviso da Elon Musk su X mostra il robot umanoide Optimus impegnato in un allenamento di Kung Fu con un insegnante, mentre esegue sequenze di attacchi e difese con movimenti fluidi e coordinati. Musk descrive la scena come “una dimostrazione delle capacità di apprendimento e coordinazione che stiamo sviluppando”, ma nel contesto dello sviluppo robotico in Tesla, queste immagini assumono un significato ben più ampio.

Optimus è infatti considerato da Musk non come un semplice esperimento, ma come il futuro economico e tecnologico dell’azienda. “Sarà il più grande prodotto di tutti i tempi e costituirà la parte predominante del valore dell’azienda”, ha dichiarato il patron, ribadendo inoltre che “il robot rappresenterà circa l’80% del valore complessivo di Tesla”.

Il video diffuso in questi giorni rivela “i progressi continui e la maturità delle tecnologie di movimento e apprendimento integrate nel robot” e intende dunque rendere tangibile un progetto che fino a poco tempo fa appariva ancora lontano e visionario.

Optimus: la scommessa di Musk

Il piano industriale di Tesla punta ad avviare la produzione su larga scala di robot entro la fine del 2025, con l’obiettivo di 5.000 unità. Musk ha spiegato che questo traguardo è più che realistico grazie al lavoro dei team di intelligenza artificiale e manifattura, che hanno superato “sfide significative” legate alla complessità del progetto. Guardando al lungo periodo, la visione è ancora più ambiziosa. Tesla prevede infatti di raggiungere una produzione annua di un milione di robot entro il 2030.

L’azienda prevede che Optimus diventi uno “dei più avanzati umanoidi destinati al mercato dei consumatori nei prossimi anni”.

Dietro a queste parole si intravede una strategia industriale di lungo respiro. Il passaggio dai prototipi alla produzione di massa richiede una catena di fornitura efficiente, standard di sicurezza rigorosi e un drastico contenimento dei costi. Tesla punta a sfruttare le proprie competenze in intelligenza artificiale e nella robotica per mantenere un vantaggio competitivo, adottando tecniche di addestramento sempre più sofisticate. L’azienda ha infatti sostituito le tradizionali procedure di motion capture con sistemi di apprendimento basati su video e visione computerizzata, simili a quelli impiegati nel software di guida autonoma delle auto Tesla.

Il video di Optimus impegnato nelle arti marziali non è dunque solo una trovata di marketing, ma un modo per mostrare la coordinazione e la capacità di apprendimento del robot e dimostrare che può muoversi con naturalezza in ambienti complessi, reagendo agli stimoli in tempo reale.

Le reazioni, tra scetticismo e potenzialità reali

Se Musk proietta Optimus come la grande scommessa futura della sua azienda, alcuni osservatori rimangono prudenti. Ex membri del progetto hanno messo in dubbio l’effettiva efficacia di robot umanoidi nei contesti industriali: molti compiti operativi sono ripetitivi e richiedono alte velocità, dove forme non umanoidi potrebbero essere più efficienti.

Altri critici sottolineano che le performance viste nei video potrebbero non tradursi in capacità generalizzate. Un robot può eseguire movimenti memorizzati in precedenza o precalcolati, ma adattarsi a variabili impreviste è un problema ben diverso. In passato, inoltre, alcune dimostrazioni dei robot Tesla avevano sollevato sospetti sulla loro effettiva autonomia e, in alcuni eventi pubblici, si era ipotizzato che gli Optimus fossero in parte controllati da remoto.

Nonostante le perplessità, il progetto Optimus resta comunque uno dei più ambiziosi nel campo della robotica umanoide. Se Tesla riuscirà a superare le sfide produttive e tecnologiche, il suo impatto potrebbe estendersi ben oltre le fabbriche: assistenza domestica, logistica, cura degli anziani e lavori ad alto rischio.

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