Sanremo 2019, polemica social per la vittoria di “Maometto”

Mario D’Angelo

10/02/2019

10/02/2019 - 14:29

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Per l’opinionista Maria Giovanna Maglie, in lizza per un programma su Rai 1, a Sanremo 2019 ha vinto Maometto: “Il meticciato è assicurato”. Favorevoli e contrari alla vittoria di Mahmood

Sanremo 2019, polemica social per la vittoria di “Maometto”

Sin dalla scorsa notte un coro di polemiche ha accompagnato la vittoria di Mahmood all’ultimo Festival di Sanremo. Il ragazzo di 26 anni, che si definisce italiano al 100%, è figlio di madre sarda e padre egiziana, una provenienza che non ha trovato il gradimento dell’opinionista Maria Giovanna Maglie, spesso criticata per affermazioni lapidarie e nazionaliste su Twitter. Mahmood è la traslitterazione di un nome proprio arabo della medesima radice del nome di Maometto.

Il tweet di Maglie sulla vittoria di Mahmood a Sanremo 2019

Per Maria Giovanna Maglie, il successo di Mahmood era annunciato. In un tweet ha scritto che il vero vincitore del Festival di Sanremo è Maometto, che nel testo è presente una frase in arabo, il Ramadan e il narghilè, concludendone che il “meticciato è assicurato”. Ricordiamo che Maglie, secondo un’indiscrezione di stampa, nonostante non sia più iscritta all’albo dei giornalisti sarebbe candidata a una striscia di approfondimento d’attualità su Rai 1, dopo il TG serale.

“Un vincitore molto annunciato Si chiama Maometto, la frasetta in arabo c’è, c’è anche il Ramadan e il narghilè, e il meticciato è assicurato. La canzone importa poco, Avete guardato le facce della giuria d’onore?”

è il testo del tweet, il quale è stato seguito da un’orda di tweet sia favorevoli che contrari.

A chi è piaciuta e a chi no la vittoria di Mahmoud

Il popolo del web sembra essersi diviso fra chi considera la vittoria di Mahmood un simbolo della bontà dell’incontro fra culture diverse, e chi lamenta un presunto tentativo della “sinistra” di dare al Festival della canzone un significato politico sul versante immigrazione. Mahmood, dal canto suo, aveva detto nei giorni scorsi che il tema non lo toccava, poiché è nato e cresciuto in Italia.

Il terreno di scontro è stato fomentato da due tweet in particolare, quello degli ex compagni Matteo Salvini e Elisa Isoardi. Prima è arrivato il cinguettio del leader del Carroccio, che lasciava trasparire evidente delusione per il risultato. Non si è fatto attendere molto il tweet di Isoardi, il cui destinatario è evidente:

“Mahmood ha appena vinto il festival di Sanremo. La dimostrazione che l’incontro di culture differenti genera bellezza”.

Il punto di vista della conduttrice ha conquistato oltre 1500 retweet e 7000 «mi piace.

Ma alla polemica sulle origini del giovane cantante se n’è aggiunta un’altra collaterale sul sistema di voto. Mahmood ha infatti vinto grazie ai voti compatti di sala stampa e giuria, a scapito del favoritissimo Ultimo. Il gradimento del pubblico, infatti, avrebbe assegnato il 46,5% a Ultimo, 39,4% a Il Volo e infine 14,1% a Mamhood.

Per Sanremo come per la politica, si discute in rete del valore della volontà popolare e del potere delle»élite" di ribaltarla. Claudio Baglioni, dal canto suo, difende la scelta, poiché il Festival deve essere specchio della realtà.

Prova a stemperare, sempre sui social, Rosario Fiorello: “

“Chi vince ha vinto! Non dovrebbe interessare da dove viene, chi è il padre la madre, il paese d’origine, l’orientamento sessuale, il taglio di capelli, il 44%, il 14%, il 200%, il gruppo sanguigno...”

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