Decisione in controtendenza di Samsung, il futuro delle fotocamere sugli smartphone dell’azienda sembra tracciato (e non è come ce lo immaginavamo).
Ci siamo abituati a un mercato degli smartphone in cui ogni nuovo dispositivo top di gamma deve avere una fotocamera rivista, con sensori più grandi, un maggior numero di megapixel, obiettivi inediti e tanto altro. Una serie di elementi su cui anche le grandi aziende hanno deciso di investire, per attirare nuovi consumatori e per consolidare la fidelizzazione dei già clienti.
Presto però le cose potrebbero cambiare, per lo meno in casa Samsung. L’azienda sudcoreana starebbe valutando la possibilità di cambiare la sua strategia. Ci sono diverse voci che circolano intorno al colosso asiatico secondo cui l’hardware della fotocamera della serie Galaxy S potrebbe rimanere pressoché invariato per i prossimi anni.
La nuova strategia Samsung per le fotocamere
Una decisione a sorpresa e che inevitabilmente potrebbe colpire a catena anche le altre grandi aziende che operano nel settore degli smartphone. Samsung si sarebbe convinta di non puntare più sui comparti fotografici per i suoi top di gamma del futuro, prediligendo dunque un approccio più mirato al software e all’ausilio dell’intelligenza artificiale.
In poche parole, le valutazioni dei dirigenti Samsung sono giunte alla conclusione che è ormai diventato inutile puntare su sensori più grandi o su un maggior numero di megapixel. Per questo motivo, né la serie Galaxy S26 né la serie Galaxy S27 riceveranno aggiornamenti hardware significativi per il comparto fotografico, con i sensori che potrebbero rimanere gli stessi dei Galaxy S25.
Le ragioni principali di questa decisione sono sostanzialmente due. In primo luogo, l’azienda potrà così concentrarsi maggiormente sul design, puntando su dispositivi più sottili, innovativi e soprattutto che richiedono minori costi di produzione. Ma soprattutto, l’obiettivo è accelerare il passaggio strategico all’intelligenza artificiale con la fotografia computazionale.
I rischi che vuole prendersi Samsung
È già partito il dibattito: la scelta di Samsung si rivelerà vincente? Difficile dirlo, tenendo conto di quella che è oggi la fotografia computazionale e dei limiti già emersi. Per esempio, i migliori algoritmi non riescono ancora a creare informazioni della qualità di un sensore top di gamma.
Dunque la strategia potrebbe rivelarsi particolarmente rischiosa, tenendo conto della concorrenza. Apple per esempio continua a lavorare per migliorare ulteriormente i propri sensori e per adattarli ai sistemi software di elaborazione delle immagini. Sembra invece paventata l’ipotesi secondo cui ci fosse una fotocamera da 200 megapixel in fase di progettazione.
Il rischio reale per Samsung è di rimanere indietro e di perdere l’egemonia di azienda leader nel settore della fotografia mobile. Al tempo stesso, un’evoluzione della fotografia computazionale potrebbe metterla in risalto rispetto al resto della concorrenza.
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