Roland Garros, incredibile Musetti. Andava squalificato come Djokovic?

Luna Luciano

5 Giugno 2025 - 19:50

A Roland Garros è caos in campo. Musetti colpisce un giudice di linea, ma resta in gara: è davvero giusto? Il paragone con il caso Djoković fa discutere. Ecco cosa dicono le regole del tennis.

Roland Garros, incredibile Musetti. Andava squalificato come Djokovic?

In un momento di frustrazione, il tennista Lorenzo Musetti ha colpito accidentalmente con la palla un guardalinee, ma, come tutti si stanno domando, qual è il vero scandalo: il passo falso dell’italiano o la disparità di trattamento? Infatti, come molti tifosi hanno ricordato, lo stesso errore costò una squalifica al campione Novak Djoković.

Il fatto è avvenuto al Roland Garros, durante un match combattuto tra Musetti e l’americano Frances Tiafoe. Nel corso di un momento teso, Musetti ha sfogato la propria frustrazione calciando una palla che, sfortunatamente, ha colpito un giudice di linea al petto. Immediata l’apprensione: negli occhi del tennista si è letta la paura di una possibile squalifica.

Tuttavia, l’arbitro ha valutato l’episodio come un gesto palesemente involontario, limitandosi a un richiamo formale. Musetti ha così proseguito l’incontro, vincendolo e qualificandosi per la semifinale. Una decisione che ha subito sollevato un acceso dibattito tra appassionati, esperti ed ex campioni del circuito, riaprendo un capitolo “chiuso”: la squalifica di Djoković agli US Open 2020 per un gesto simile, che però non fu perdonato.

In molti si domandano se questo diverso trattamento sia coerente oppure onesto? Analizziamo insieme cosa è accaduto e cosa dicono le regole del tennis.

Musetti vs Djokovic: cosa era accaduto agli US Open 2020

Per capire meglio il caso Musetti, è fondamentale tornare al 6 settembre 2020, quando Novak Djoković venne squalificato dagli US Open per aver colpito con una pallina una giudice di linea. In quel caso, il campione serbo aveva perso un game contro Pablo Carreño Busta, e in un moto di frustrazione, anche lui aveva colpito la palla con la racchetta, senza guardare. La pallina finì con forza sulla gola della giudice, che cadde a terra visibilmente dolorante.

Nonostante le immediate scuse del campione: Djoković venne squalificato dal torneo, perdendo così l’occasione di conquistare un altro Slam. La decisione fu netta, severa, ma rispettosa delle regole.

Ecco perché, oggi, molti tifosi si chiedono se Musetti non avrebbe dovuto subire lo stesso destino. Le immagini mostrano chiaramente che il colpo dell’italiano, sebbene meno violento e destinato altrove, ha comunque colpito una persona in campo. Il gesto è stato punito solo con un warning, generando sgomento tra gli spettatori e persino l’incredulità dell’avversario Frances Tiafoe, che ha dichiarato: “È strano e incoerente, non è successo nulla, ma la differenza con Djoković è evidente”.

Sui social, i paragoni si sono moltiplicati. C’è chi grida allo scandalo e parla di favoritismi, chi difende l’italiano sostenendo che il contesto era completamente diverso. Tuttavia, il punto resta: due episodi simili, due misure diverse. E questo, nel tennis ad alti livelli, fa sempre discutere.

Musetti, squalifica o richiamo: cosa dicono le regole del tennis?

Secondo il regolamento ufficiale dell’ATP e della ITF, nessun giocatore può colpire volontariamente un giudice, un raccattapalle o un altro presente in campo. Ma quando il colpo avviene senza intenzione, la decisione finale sta alla discrezionalità dell’arbitro, che deve valutare gravità, pericolosità e contesto.

Nel caso di Musetti, l’arbitro ha ritenuto che il colpo fosse chiaramente accidentale. Il giudice di linea non è stato ferito, e la dinamica è sembrata meno grave rispetto all’episodio Djoković. Il tennista si è subito scusato, spiegando che: “È stato un incidente sfortunato, per il quale mi sono immediatamente scusato. Temevo la squalifica, ma l’arbitro ha visto che non era intenzionale”.

D’altra parte, Boris Becker ha elogiato la scelta dell’arbitro: “Ha fatto un ottimo lavoro, la situazione richiedeva buon senso”. Anche Tim Henman, ex top ten britannico, ha commentato: “Un episodio spiacevole, ma Musetti ha avuto fortuna. Con Djoković era stato diverso, più diretto e pericoloso”.

Tuttavia, non tutti sono d’accordo. Alcuni ex giocatori e molti tifosi sui social parlano di incoerenza e pericoloso precedente. “Se cominciamo a fare eccezioni, il confine tra errore e ingiustizia si assottiglia”, ha twittato un noto opinionista sportivo.

In un’epoca in cui la tecnologia è presente in ogni angolo del campo, forse serve anche una maggiore chiarezza sulle sanzioni e trasparenza sul perché il risultato finale è stato diverse in quei due episodi.

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# Tennis

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