Riunione BoE: tassi, QE e virus protagonisti. Tutte le decisioni prese oggi

C. G.

07/05/2020

07/05/2020 - 09:34

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La riunione della Bank of England sotto i riflettori: il super giovedì è arrivato, occhi sul QE e sulla conferenza stampa

Riunione BoE: tassi, QE e virus protagonisti. Tutte le decisioni prese oggi

L’odierna riunione della Bank of England (BoE) ha preso il via alle ore 08:00 del mattino, con un cambio di orario sorprendente rispetto al solito.

In questo super giovedì tanto atteso, l’istituto centrale ha scelto di lasciare invariati i tassi di interesse, accompagnando questa decisione con i verbali di politica monetaria e con il report trimestrale sull’inflazione.

Un mix di dati e comunicazioni rilevanti, che ha imposto al mercato intero di concentrarsi sulla riunione Bank of England di oggi, giovedì 7 maggio 2020 alla quale farà seguito la conferenza stampa del governatore Bailey alle ore 11:00.

Riunione Bank of England: cosa è successo?

La BoE ha scelto, come previsto, di non toccare i tassi di interesse che sono così rimasti allo 0,10%. Tutti i 9 membri del comitato si sono espressi per il mantenimento dello status quo.

Anche il Quantitative Easing non ha subito modifiche ed è stato confermato a £645 miliardi. In questo caso, però, la riunione della Bank of England ha alzato il velo su una spaccatura: 2 membri (Saunders e Haskel) avrebbero preferito ampliare la portata degli acquisti.

L’istituto di Bailey ha ribadito che l’attuale grado di azione è appropriato, ma si è riservato il diritto di agire ancora se necessario. D’altronde, ha continuato, i rischi economici sono ancora orientati al ribasso e l’inflazione cadrà probabilmente sotto l’1% nei prossimi mesi.

Ad attirare l’attenzione nell’odierna riunione BoE è stato in particolar modo il QE. La banca centrale ha notato che l’attuale ritmo di acquisti servirà a raggiungere i target all’inizio di luglio. Se ciò non avverrà sicuramente verranno prese decisioni aggiuntive.

La Bank of England oggi ha discusso altresì dell’emergenza COVID-19 e ha tracciato uno scenario tentando di prevedere la traiettoria del coronavirus, stimando un brusco tonfo dell’economia nella seconda metà dell’anno (-25%). Il PIL britannico nell’intero 2020 cadrà del 14% mentre il recupero dei livelli pre-COVID si verificherà soltanto nel secondo semestre del 2021.

Per la disoccupazione, invece, le previsioni sono state le seguenti:

  • 8% nel 2020;
  • 7% nel 2021;
  • 4% nel 2022.

Le previsioni

A marzo, la BoE ha deciso di ritoccare la propria politica monetaria con l’obiettivo di frenare il collasso economico generato dal coronavirus; stando alle ultime stime della Commissione europea, il Regno Unito crollerà dell’8,3% quest’anno (l’Italia del 9,5%).

L’istituto, ufficialmente passato da Carney ad Andrew Bailey, ha così tagliato i tassi di interesse allo 0,10% e ha aggiunto 200 miliardi di sterline al suo Quantitative Easing, portando il programma a £645 miliardi.

Vista l’importanza delle decisioni già prese, in molti avevano data per scontata una sostanziale inazione nell’odierna riunione Bank of England. Alcuni, però, avevano aperto le porte a possibili novità sul fronte QE.

“Le stime suggeriscono che la BoE ha ancora molto spazio per espandere il suo Quantitative Easing. Ci sono 399 miliardi di gilt attualmente disponibili”,

aveva fatto notare prima del meeting l’economista di UOB Lee Sue Ann.

L’odierna riunione della Bank of England si è inserita in un contesto ancora drammaticamente condizionato dal coronavirus. In tal senso le previsioni economiche discusse in sede di conferenza stampa verranno attentamente monitorate.

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