Riscaldamento a pavimento, quanto consuma e quanto si risparmia

Alessandro Nuzzo

18 Febbraio 2023 - 12:49

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È una delle ultime novità nell’ambito del riscaldamento domestico. Ecco una breve guida su come funziona e quali sono i vantaggi e gli svantaggi.

Riscaldamento a pavimento, quanto consuma e quanto si risparmia

Soprattutto nelle case di nuova costruzione sta prendendo sempre più voga il riscaldamento a pavimento. Si tratta di una valida alternativa ai termosifoni che spesso sono anche antiestetici soprattutto nelle case moderne. Il funzionamento è molto semplice e si basa su un circuito di tubazioni posto sotto il pavimento che riscalda la stanza in modo uniforme.

Chi pensa che l’installazione di un impianto del genere sia invasivo resterà deluso perché così non è. Inoltre rappresenterebbe anche dei vantaggi in termini di consumi. Vediamo come funziona un impianto di riscaldamento a pavimento, i costi d’installazione e i consumi.

Riscaldamento a pavimento: come funziona

Immaginate di camminare su un pavimento caldo che doni una sensazione di caldo uniforme a tutta la stanza. Tutto questo è possibile grazie ad un impianto di riscaldamento a pavimento. La funzionalità è molto semplice e si basa sul fissaggio sotto al pavimento di alcuni tubi che si riscaldano grazie al passaggio di acqua calda . La distribuzione del calore avviene in modo ottimale e uniforme dal basso verso l’alto.

Un impianto del genere può essere di due tipi:

  • ad acqua: il più diffuso con le tubazioni che si riscaldano grazie al passaggio di acqua bollente riscaldata o da una caldaia o da impianti solari termici;
  • ad elettricità: al posto delle tubazioni, sotto il pavimento vengono installate delle resistenze elettriche che si riscaldano.

Costi d’installazione

Installare un impianto di riscaldamento a pavimento non è molto difficile purché ovviamente si tratti di case di nuova costruzione o in fase di ristrutturazione. Tutto l’impianto infatti andrà fatto prima del montaggio dei pavimenti. Ciò che occorrono saranno le tubazioni, che possono essere di plastica o metallo, un pannello isolante per evitare che il calore si disperda al di sotto del pavimento, una caldaia, a gas o a pompa di calore oppure un sistema alternativo di riscaldamento dell’acqua. In caso di scelta di un impianto elettrico al posto delle tubazioni andranno fissate delle resistenza elettriche e ovviamente non servirà alcuna caldaia.

Quanto ai costi molto dipende anche dalla qualità dei materiali e dal costo di manodopera. Diciamo che in media il costo si aggira sui 50-70€ a metro quadro. Per una casa da ristrutturare il costo potrebbe essere più elevato se si dovrà rimuovere il pavimento vecchio.

Vantaggi

Un impianto del genere presenta diversi vantaggi. Innanzitutto la sensazione di comfort risulterà molto più elevata rispetto ad un impianto di riscaldamento come ad esempio con termosifoni. Questo perché il calore sarà uniforme in tutta la stanza senza zone fredde.

Inoltre è stato appurato che con un impianto del genere i consumi si riducono fino al 30% se usato nel modo corretto. Il sistema ad acqua si può poi anche convertire per raffreddare l’ambiente facendo passare acqua fredda nelle tubazioni. Il fatto poi di non dover installare radiatori permette di recuperare spazio nella stanza.

Svantaggi

Ovviamente come per ogni impianto anche questo a pavimento presenta dei lati negativi. Il primo è sicuramente il costo d’impianto iniziale visto che l’investimento è superiore rispetto ad un impianto tradizionale con i termosifoni. Poi c’è da considerare il tempo di riscaldamento che risulterà più lungo rispetto ad uno tradizionale. Però al tempo stesso la resa è maggiore e più lunga. Questo permette di risparmiare sulla bolletta elettrica o del gas.

Tra i consigli per ottimizzare l’impianto c’è quello di non posizionare tappeti sul pavimento poiché limitano la diffusione del calore e diminuiscono l’efficacia del sistema.

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