Due regioni a rischio zona rossa e diverse in arancione. Ecco i cambi di colore di lunedì 7 febbraio.
                                    
                                    
                                    
                                     
                                    
                                    
                                     
                                        
                                    
                                     
                                    
                                    
                                    
                                    
                                    
                                    In Italia la corsa del virus inizia a rallentare e la curva dei contagi mostra un’inversione di tendenza. Il dato nazionale dei ricoveri in terapia intensiva si attesta al 16%, secondo i dati Agenas. I reparti ordinari sono al 30%. Le percentuali dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva rappresentano i parametri da cui dipende il cambio di colore delle Regioni.
Il passaggio in zona rossa avviene quando il tasso di occupazione dei posti letto in area critica supera il 30% e nei reparti ordinari il 40%. Per quanto riguarda la zona arancione, 20% area critica e 30% area medica e per quanto riguarda la zona gialla, 10% intensive e 15% reparti ordinari. Al vaglio del governo, la possibile sospensione del sistema a colori. Ma intanto chi rischia di entrare in zona rossa, arancione e gialla lunedì 7 febbraio? Entriamo nel dettaglio.
I colori attuali delle regioni
Dopo tanti cambi di colore dovuti all’impennata di casi da Omicron, il 31 gennaio è stato il primo lunedì in cui non si è verificato alcun passaggio di fascia.
Al momento in zona gialla ci sono 13 regioni:
- Calabria 11% intensive 38% area medica
 - Campania 11% intensive 31% area medica
 - Emilia-Romagna 17% intensive 29% area medica
 - Lazio 21% intensive 32% area medica (entrambi dati da zona arancione)
 - Liguria 14% intensive 40% area medica (dato da zona rossa)
 - Lombardia 13% intensive 29% area medica
 - Marche 24% intensive 34% area medica (entrambi dati da zona arancione)
 - Puglia 12% intensive 25% area medica
 - Sardegna 16% intensive 24% area medica
 - Toscana 18% intensive 27% area medica
 - Veneto 15% intensive 25% area medica
 - Trento 28% intensive 30% area medica (entrambi dati da zona arancione)
 - Bolzano 12% intensive 24% area medica
 
Mentre in zona arancione ci sono 5 regioni:
- Piemonte 21% intensive 31% area medica
 - Abruzzo 19% intensive 32% area medica
 - Friuli Venezia Giulia 23% intensive 39% area medica
 - Sicilia 16% intensive 39% area medica
 - Valle d’Aosta 18% intensive 40% area medica (dato da zona rossa)
 
In zona bianca ci sono solo 3 regioni:
- Umbria 12% intensive 32% area medica (entrambi dati da zona gialla)
 - Molise 8% intensive 22% area medica
 - Basilicata 8% intensive 25% area medica
 
Chi rischia il cambio di colore lunedì 7 febbraio
In attesa di lunedì 7 febbraio, sono poche le zone in bilico per il passaggio di colore. Al momento, tra le regioni in giallo, Trento, Lazio e Marche hanno già entrambi i dati da zona arancione.
Valle d’Aosta e Liguria hanno invece il dato dell’area medica da zona rossa. Ma a «salvarle» potrebbe essere il tasso di occupazione della terapia intensiva.
Per quanto riguarda la zona bianca, l’Umbria ha già entrambi i dati da zona gialla. Queste sono dunque le regioni a rischio. Ma il governo potrebbe anche decidere di accogliere la richiesta dei governatori interrompendo il sistema a colori. Si resta in attesa.
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