Reddito di cittadinanza tagliato, più soldi ai pensionati e niente proroga per il Superbonus: come cambia la legge di Bilancio

Stefano Rizzuti

15/12/2022

15/12/2022 - 11:54

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Il governo Meloni è pronto a modificare la manovra e il decreto Aiuti quater: verso un nuovo taglio per il Reddito di cittadinanza, più soldi per le pensioni e niente proroga per il Superbonus.

Reddito di cittadinanza tagliato, più soldi ai pensionati e niente proroga per il Superbonus: come cambia la legge di Bilancio

Un ulteriore taglio al Reddito di cittadinanza, un aumento delle rivalutazioni delle pensioni (minime ma anche tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo) e lo stop alla proroga del Superbonus al 110%: sono queste le misure a cui sta lavorando il governo Meloni per la legge di Bilancio e il decreto Aiuti quater.

In questi giorni sono in arrivo le modifiche che verranno apportate sia alla manovra che al decreto ora all’esame del Senato. Da una parte, con la legge di Bilancio, si vuole andare a recuperare risorse con un taglio del Reddito di cittadinanza che, per il 2023, passerebbe da otto a sette mesi. Dall’altra si punta invece a investire le risorse nelle pensioni, aumentando le minime e non solo. Novità in arrivo anche sugli sgravi per assumere i giovani e per il tetto al Pos obbligatorio.

Con il decreto Aiuti quater, invece, si andrà a modificare la disciplina sul Superbonus: non ci sarà la proroga, fino al 31 dicembre, per l’invio della comunicazione di inizio lavori (Cilas) che permette di accedere allo sconto al 110%. Si allargherà, invece, la cessione dei crediti, con la possibilità di un terzo passaggio per banche e intermediari, che si aggiunge alla garanzia pubblica di Sace, valida per un quinto del credito.

Reddito di cittadinanza, ipotesi taglio a 7 mesi nel 2023

La maggioranza sta valutando una nuova stretta sul Reddito di cittadinanza. La proposta è stata avanzata da Maurizio Lupi, di Noi Moderati: si tratterebbe di una riduzione dell’assegno da otto a sette mesi per i beneficiari occupabili. Così facendo si risparmierebbero 200 milioni di euro che potrebbero essere destinati ad altre modifiche della manovra in Parlamento.

Superbonus 110%, niente proroga fino al 31 dicembre

Per quanto riguarda il Superbonus al 110%, non ci sarà nel decreto Aiuti quater la proroga al 31 dicembre, come fatto sapere da fonti del Mef. La scadenza per ottenere lo sgravio per un valore più che pieno della spesa sostenuta resta quella del 25 novembre: non ci sarà, dunque, più tempo per i condomini, ma potranno ottenere il 110% solo coloro i quali hanno già deliberato i lavori entro il 25 novembre.

Cambia la cessione dei crediti per il Superbonus

Il decreto Aiuti quater conterrà, invece, le modifiche sulla cessione dei crediti: si prevedono dei prestiti ponte per le imprese edili, come ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante il question time. La cessione agli intermediari qualificati, come per esempio banche e assicurazioni, passa da due a tre. Inoltre Sace potrà concedere garanzie in favore di banche e altri soggetti per sostenere la liquidità delle imprese.

Pensioni, salgono rivalutazioni e minime

Tornando alla legge di Bilancio, si prevedono diverse novità per il capitolo delle pensioni. Per quanto riguarda l’assegno minimo, sembra molto probabile che salga a 600 euro per gli over 75 (quasi 30 euro in più di quanto attualmente previsto): su questo sembra ci sia già stato il via libera di Giorgetti.

Cambierà anche Opzione donna, probabilmente eliminando i requisiti legati al numero di figli. Infine, per quanto riguarda le rivalutazioni per gli assegni tra le quattro e le cinque volte il minimo (quindi da 2.100 a 2.625), Fratelli d’Italia punta a un ricalcolo che sia pieno. Un’indicizzazione, quindi, al 100%, seguendo le indicazioni della Cisl.

Manovra, le altre novità: dal Pos alle assunzioni

Altra modifica praticamente certa della legge di Bilancio è quella sul Pos obbligatorio. La versione attuale della manovra prevede che vengono comminate multe solamente in caso di rifiuto di pagamenti elettronici a partire dai 60 euro. La soglia, anche su spinta dell’Ue, scenderà: la negoziazione con Bruxelles non è ancora terminata, ma si dovrebbe scendere a 40 euro o a 30 euro. Infine probabile anche che la decontribuzione per chi assume under 36 passi da 6mila a 8mila euro.

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