Recovery Fund: le ultime dichiarazioni di Gentiloni sullo strumento e sul Patto di Stabilità
Di nuovo Recovery Fund al centro del dibattito nazionale e internazionale.
Sull’argomento è tornato qualche ora fa il commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni, che ha tentato di fornire indicazioni sull’utilizzo dei fondi destinati all’Italia, pari a 209 miliardi di euro.
Nel corso della sua audizione alle Commissioni Bilancio e Politiche europee di Camera e Senato non sono mancati riferimenti al tema della tassazione.
Recovery Fund per tagliare le tasse? Il monito di Gentiloni
“Guai a pensare che usiamo i 200 miliardi per ridurre le tasse, sarebbe davvero un messaggio sbagliato”.
Con queste parole Gentiloni ha chiarito la sua posizione sul Recovery Fund, strumento partorito a luglio scorso dopo un infinito Consiglio europeo straordinario durato molto più del previsto.
Il commissario UE si è detto grato nei confronti del lavoro svolto dal governo italiano, ma ha ricordato gli ostacoli che quest’ultimo dovrà affrontare nelle prossime settimane.
Il riferimento è alla presentazione del piano nazionale di riforma, nel quale Roma dovrà specificare in che modo e con quali obiettivi intende utilizzare i soldi del Recovery Fund.
Questo PNR non dovrà essere una semplice una “raccolta di esigenze e di emergenze” ma, per usare le stesse parole dell’ex premier, dovrà rappresentare:
“il coraggio di scegliere e di guidare questa ripresa e questa ricostruzione perché o lo facciamo oggi o sarà difficile farlo in un’altra occasione”.
Attenzione al Patto di Stabilità
Il Recovery Fund non è stato l’unico argomento toccato da Gentiloni, che è tornato altresì a parlare del Patto di Stabilità, le cui regole sono state sospese qualche mese fa a causa dell’emergenza coronavirus.
Secondo il commissario l’eliminazione della clausola introdotta con il COVID non dovrà avvenire in maniera affrettata. Il rischio? Ripetere l’errore commesso durante la crisi finanziaria che ha portato a una doppia recessione.
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