Questo è il Paese più povero d’Europa. Ma piace agli investitori arabi

Luna Luciano

31 Luglio 2025 - 21:28

Nonostante sia il Paese con il PIL pro capite più basso dell’UE, la Moldavia sta attirando l’interesse strategico degli Emirati Arabi: ecco perché.

Questo è il Paese più povero d’Europa. Ma piace agli investitori arabi

Uno dei Paesi più poveri dell’Europa è diventato uno dei principali partner degli Emirati Arabi.

La Moldavia, da sempre ai margini delle cronache economiche europee, sta vivendo un momento di attenzione internazionale inaspettata. Nonostante il suo status di Paese con il PIL pro capite più basso dell’Unione Europea, è finita nel radar dei ben più ricchi e ambiziosi investitori, gli Emirati Arabi Uniti.

Lontani per cultura, geografia e dimensione economica, Moldavia ed Emirati rappresentano due estremi del panorama globale. Eppure, un interesse strategico crescente sta avvicinando questi due attori, legati da una complementarietà economica e da opportunità reciproche. Mentre Abu Dhabi guarda con attenzione alle porte orientali dell’Europa, Chișinău trova nei petrodollari arabi una risorsa preziosa per accelerare il proprio sviluppo.

Questo nuovo asse nasce in un contesto di grandi trasformazioni. La Moldavia punta all’ingresso nell’UE entro il 2030, e per farlo ha avviato imponenti programmi di modernizzazione. Dall’altra parte, gli Emirati, cercano nuovi mercati, partner e posizionamenti strategici. Il risultato? Un interesse crescente, già tradotto in investimenti, accordi e collaborazioni economiche che potrebbero cambiare il volto della Moldavia nel prossimo decennio. Ma qual è il vero obiettivo degli Emirati Arabi? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

La Moldavia è il Paese UE più povero: ecco perché piace agli Emirati Arabi

Con un’economia ancora fortemente legata al settore agricolo e un PIL pro capite tra i più bassi d’Europa, la Moldavia non sembrerebbe, sulla carta, una meta appetibile per gli investitori internazionali. Eppure, gli Emirati Arabi Uniti stanno puntando con decisione su questo piccolo Stato incastonato tra Romania e Ucraina. Le ragioni sono molteplici, e spaziano dalle opportunità economiche alla posizione geopolitica.

Primo tra tutti, la Moldavia offre accesso diretto al mercato europeo, grazie al suo percorso di adesione all’UE e alla firma di un Accordo di libero scambio globale e approfondito (DCFTA) che consente l’ingresso agevolato dei prodotti esteri nel mercato comunitario. Per gli Emirati, questo si traduce in un potenziale bacino di 800 milioni di consumatori, partendo da un Paese con costi di produzione ancora molto bassi.

In secondo luogo, il governo moldavo offre incentivi fiscali fino al 60% per attrarre capitali stranieri in settori chiave come infrastrutture, energia, tecnologia e manifattura. La crescente digitalizzazione e lo sviluppo del comparto ICT, che nel 2024 ha già contribuito al 7,1% del PIL, rendono la Moldavia un laboratorio interessante per investimenti a lungo termine.

Non meno importante è la stabilità relativa, almeno dal punto di vista legislativo e commerciale, favorita da una popolazione multilingue e da un ambiente d’affari aperto. La logistica, inoltre, è facilitata da buoni collegamenti con i porti del Mar Nero e dalle tratte commerciali verso il Medio Oriente.

Moldavia ed Europa orientale: qual è l’obiettivo degli Emirati

Dietro l’interesse economico per la Moldavia, si cela una strategia più ampia: gli Emirati Arabi Uniti mirano a rafforzare la propria presenza in Europa orientale, una regione in piena trasformazione politica ed economica. In questo contesto, la Moldavia rappresenta un punto d’ingresso privilegiato: abbastanza piccolo da permettere un’influenza diretta, ma abbastanza strategico da offrire accesso a nuovi mercati e alle future ricostruzioni postbelliche dell’Ucraina.

Abu Dhabi sta da anni cercando di espandere la propria rete diplomatica ed economica, posizionandosi come hub globale tra Asia, Africa ed Europa. La collaborazione con la Moldavia si inserisce in questa logica, facilitata anche dall’apertura di una possibile ambasciata emiratina a Chișinău e dalla firma di accordi su mobilità e cooperazione economica.

Gli Emirati esportano già verso la Moldavia prodotti petroliferi raffinati, apparecchiature elettroniche e oro, ma stanno ora guardando anche al settore agroalimentare e manifatturiero moldavo. Al contempo, possono utilizzare il Paese come piattaforma logistica per redistribuire merci in tutta l’UE, sfruttando i corridoi europei e le tratte marittime verso il Mar Nero.

Il conflitto in Ucraina rappresenta una variabile delicata: la Moldavia resta esposta a rischi geopolitici. Ma per gli Emirati, abituati a operare in contesti complessi, si tratta anche di una scommessa calcolata. Una piccola partecipazione oggi, potrebbe offrire un posizionamento privilegiato nel futuro economico e strategico dell’Europa.

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