Ha ordinato ben 180 carri armati K2 Black Panther. Il Paese punta al riarmo militare.
Nel cuore dell’Europa c’è una nazione che ha appena chiuso una commessa da 5,6 miliardi di euro per la consegna di 180 nuovi carri armati K2 Black Panther. Si tratta della Polonia e, a quanto pare, l’accordo sarà ratificato entro fine giugno con la Corea del Sud. Questo contratto è storico: è il più grande mai firmato dal governo di Seul in campo militare e proietta la Polonia al centro di un vasto programma di riarmo terrestre. E, a sua volta, ridefinisce gli equilibri industriali del vecchio continente.
La Polonia punta al riarmo militare
La politica di riarmo militare in Polonia è iniziata nel 2022, dopo che la Russia ha avviato il programma di invasione dell’Ucraina. Con la pace in Europa non più garantita e il nemico alle porte, il governo di Varsavia ha lanciato un piano che prevede l’acquisizione rapida di mezzi moderni. Nel 2024 ha ordinato un primo lotto di 180 carri armati K2. K9 e aerei FA-50 hanno completato l’arsenale. Ma non basta. Ecco allora l’ordine di altre 180 unità aggiuntive, con il totale dei carri armati che così raggiunge quota 360. L’obiettivo dichiarato è superare i 1.000 carri nei prossimi anni e affermarsi come la principale potenza terrestre in Europa.
L’accordo con la Corea del Sud non prevede la consegna dei carri armati chiavi in mano, ma contempla una partnership tra il gruppo industriale Hyundai Rotem, produttore del K2, e il gruppo statale polacco PGZ. Dei 180 nuovi mezzi ordinati, si prevede che 117 saranno prodotti in Corea del Sud e 63 saranno assemblati in Polonia.
Questa suddivisione offre un duplice vantaggio: rispondere rapidamente alle esigenze immediate e consolidare le competenze industriali locali. Varsavia non vuole più limitarsi ad acquistare: vuole apprendere, riprodurre, adattare.
Due le varianti di carri armati fornite
Saranno due le varianti di carri armati fornite:
- Il K2GF: una versione di transizione, conforme agli standard di comunicazione NATO e al design di base;
- K2PL: una versione personalizzata. Il veicolo è dotato di armatura modulare rinforzata e motore da 1.500 cavalli abbinato a una trasmissione ottimizzata, che ne migliora la manovrabilità. Include un sistema di protezione attiva capace di intercettare missili in arrivo e un punto di tiro azionato a distanza, per colpire il nemico senza esporre l’equipaggio. A bordo è presente un sistema di gestione tattica integrato, mentre sospensioni e telaio sono stati adattati per affrontare efficacemente il terreno europeo.
Il K2 è stato sviluppato negli anni ’90 per sostituire il K1 coreano. La produzione di massa è iniziata nel 2010. La sua evoluzione tecnologica lo sta rendendo una valida alternativa al Leopard tedesco. Tra i suoi punti di forza: maggiore leggerezza, agilità e costi più contenuti. Berlino, per questo, è preoccupata che il K2 possa spodestare il suo Leopard. Dopo la Polonia, anche altre nazioni europee potrebbero fare acquisti in Corea del Sud.
© RIPRODUZIONE RISERVATA