Questo Paese europeo ha appena scoperto come smaltire le batterie e farci carburante green

Luna Luciano

18 Maggio 2025 - 15:47

L’Austria ha ideato un metodo per trasformare le batterie esauste in metano pulito, rivoluzionando il riciclo e l’energia. Ecco come funziona la scoperta del secolo.

Questo Paese europeo ha appena scoperto come smaltire le batterie e farci carburante green

L’Austria ha tra le mani la scoperta del secolo. Ha imparato come “seminare” le batterie esaurite per ottenere carburante pulito.

In un momento in cui la gestione dei rifiuti elettronici è una delle sfide più urgenti per l’ambiente e l’economia globale, questo traguardo rappresenta una svolta epocale. Ogni anno, milioni di batterie vengono smaltite in modo inadeguato, rilasciando sostanze tossiche e metalli pesanti nell’ambiente, con gravi conseguenze per la salute umana e l’ecosistema.

A rispondere a questo problema è stato un team di ricercatori dell’Istituto di chimica dei materiali dell’Università tecnica di Vienna, che ha messo a punto una tecnologia tanto innovativa quanto sostenibile. Si tratta di un processo di riciclaggio avanzato che non solo elimina i rischi ambientali legati allo smaltimento delle batterie, ma produce anche metano, un carburante green, a partire da anidride carbonica e idrogeno.

In altre parole, da rifiuti altamente inquinanti si ottiene energia pulita. L’approccio adottato dall’Austria non solo promette di rivoluzionare il settore del riciclo, ma potrebbe diventare un modello da replicare a livello globale.

Austria, come funziona il riciclaggio delle batterie

Il cuore della scoperta austriaca sta in un sistema innovativo che trasforma le batterie esauste in una risorsa utile, anziché in un rifiuto pericoloso. Il processo si basa su un nanocatalizzatore ad alte prestazioni, sviluppato recuperando materiali da batterie al nichel-metallo idruro (Ni-MH) e da fogli di alluminio. I ricercatori hanno saputo combinare l’ossido di alluminio (tra il 92% e il 96%) con il nichel (tra il 4% e l’8%) per ottenere un catalizzatore capace di trasformare CO₂ e idrogeno in metano alla temperatura moderata di 250°C.

Questo aspetto è cruciale: a differenza di altri processi chimici, la soluzione austriaca non richiede condizioni estreme di pressione o calore, il che la rende economicamente vantaggiosa e applicabile anche su scala industriale. Inoltre, il nanocatalizzatore sviluppato a Vienna ha dimostrato una resistenza eccezionale alla disattivazione, mantenendo alte prestazioni nel tempo, un ulteriore punto a favore della sua durabilità e sostenibilità.

La vera innovazione, però, sta nell’approccio a ciclo chiuso del processo. Una volta esaurito, lo stesso catalizzatore può essere riconvertito nei suoi precursori, pronti per essere riutilizzati. In pratica, non solo si riciclano le batterie, ma si ricicla anche lo strumento stesso usato nel processo, riducendo drasticamente gli sprechi. Questo tipo di strategia chiude il cerchio della sostenibilità, trasformando quello che finora era un problema ambientale in un’opportunità concreta per la produzione di energia pulita e rinnovabile.

Austria e batterie: quali sono i vantaggi della scoperta?

I benefici della scoperta austriaca sono molteplici e si estendono ben oltre i confini del Paese. In primo luogo, la tecnologia offre una soluzione concreta all’annoso problema dello smaltimento delle batterie, una delle principali fonti di inquinamento elettronico nel mondo. I metalli pesanti contenuti in questi dispositivi, come nichel, litio e piombo, se non gestiti correttamente, possono contaminare suolo e falde acquifere, con impatti devastanti sulla salute pubblica e sulla biodiversità.

Recuperare questi materiali e trasformarli in elementi chiave per la produzione di carburante pulito significa ridurre l’estrazione di nuove risorse naturali, con conseguente risparmio energetico e diminuzione dell’impatto ambientale. Il metano ottenuto tramite questo processo può essere utilizzato come fonte di energia rinnovabile, contribuendo alla transizione energetica e alla lotta contro il cambiamento climatico.

Inoltre, la possibilità di implementare questo sistema a livello industriale apre le porte a nuove opportunità economiche e occupazionali, rafforzando il ruolo dell’economia circolare. L’Austria si propone così non solo come innovatrice, ma come leader nel campo delle tecnologie green, offrendo un modello virtuoso da seguire.

Infine, questa scoperta potrebbe avere un impatto significativo anche nella progettazione futura delle batterie stesse. Sapere che i materiali possono essere recuperati e riutilizzati più volte cambierà inevitabilmente il modo in cui si pensa alla produzione e al fine vita di questi dispositivi.

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