Questa sarà la diga più grande del mondo, cambierà la vita di milioni di persone

Alessandro Nuzzo

20 Luglio 2025 - 13:01

Iniziati i lavori per la costruzione della diga più grande del mondo per un investimento complessivo stimato di circa 167,1 miliardi di dollari.

Questa sarà la diga più grande del mondo, cambierà la vita di milioni di persone

Lo scorso dicembre la Cina ha annunciato un nuovo prestigioso progetto che prevede la costruzione di cinque centrali idroelettriche e una nuova mega diga che diventerà, una volta completata, la più grande del mondo. Oggi, a luglio, è stato annunciato ufficialmente l’inizio dei lavori.

Il progetto è stato presentato sul fiume Yarlung Tsangpo in Tibet e Brahmaputra in India e rientra nel più ampio programma di neutralità carbonica portato avanti dalla Cina per la regione del Tibet.

Lo Yarlung Tsangpo porta questo nome esclusivamente in Tibet, dove nasce dai ghiacciai dei monti Kubi Gangri e Ganglunggangri, a un’altitudine di circa 4.700 metri. Con una lunghezza di quasi 3.000 chilometri, il fiume attraversa il versante cinese dell’Himalaya, per poi entrare in India, dove prende il nome di Brahmaputra. Qui scorre attraverso gli stati dell’Arunachal Pradesh e dell’Assam, proseguendo infine verso il Bangladesh, dove sfocia nel Golfo del Bengala.

Prima di varcare il confine indiano, il fiume raggiunge il monte Namcha Barwa, nella zona orientale dell’Himalaya, dove compie un’imponente svolta verso sud, formando il Gran Canyon dello Yarlung Tsangpo, una delle gole più profonde al mondo. Dalla quota iniziale di circa 5.000 metri, l’acqua scende rapidamente a 2.700 metri, non attraverso grandi salti o cascate, ma tramite una fitta rete di ruscelli che si snodano lungo i ripidi pendii della montagna.

Il notevole dislivello di circa 2.000 metri tra la parte alta e quella bassa dello Yarlung Tsangpo è uno dei motivi principali che ha spinto il governo cinese a pianificare la costruzione di una diga, con l’obiettivo di sfruttare la forza dell’acqua per produrre energia idroelettrica. L’opera sorgerà nella contea di Mèdog, proprio nel tratto inferiore del fiume.

Una volta terminata, la centrale idroelettrica prevista avrà una capacità installata di 60 gigawatt (GW), quasi tre volte superiore a quella della più grande centrale idroelettrica attualmente operativa al mondo: quella della diga delle Tre Gole, sul Fiume Azzurro, nella provincia cinese di Hubei.

Il progetto prevede la costruzione di cinque centrali idroelettriche per un investimento complessivo stimato di circa 167,1 miliardi di dollari e potrebbe avere un impatto significativo su milioni di persone che vivono a valle, in India e Bangladesh.

Non mancano le preoccupazioni

Non mancano tuttavia le preoccupazioni legate a questo progetto. A gennaio è stata l’India a esprimere timore, affermando che avrebbe monitorato la situazione e adottato le misure necessarie per proteggere i propri interessi.

Il ministero degli Affari Esteri indiano ha successivamente dichiarato di aver sollecitato la Cina a garantire che le attività condotte a monte del Brahmaputra non compromettano gli interessi degli stati situati a valle. A dicembre, il ministero degli Esteri cinese ha assicurato che il progetto non avrebbe provocato alcun impatto negativo sulle aree a valle e ha manifestato l’intenzione di mantenere la comunicazione con i paesi confinanti.

«L’elettricità prodotta sarà fornita principalmente ad altre regioni per il consumo, soddisfacendo al contempo anche il fabbisogno elettrico locale del Tibet», ha dichiarato il ministero cinese.

C’è poi l’allarme lanciato dagli ambientalisti per l’impatto che questo mega progetto potrebbe avere sull’ambiente circostante, in particolare sull’altopiano tibetano, una regione ecologicamente molto sensibile.

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