Revolut investe oltre 12 miliardi di euro, offre 10.000 posti di lavoro nel mondo e punta ai 100 milioni di clienti entro il 2027.
La fintech britannica Revolut alza l’asticella e punta a diventare la prima banca veramente globale. Con l’inaugurazione della nuova sede centrale a Canary Wharf, l’azienda ha confermato un piano di investimenti colossale: 13 miliardi di dollari (12,1 miliardi di euro) nei prossimi cinque anni, destinati a sostenere un’espansione su scala mondiale e, soprattutto, a creare occupazione.
Secondo le stime fornite dalla stessa società, saranno oltre 10.000 i nuovi posti di lavoro generati a livello internazionale. Solo nel Regno Unito, Revolut si impegna a investire 4 miliardi di dollari (3,7 miliardi di euro) e a garantire più di 1.000 nuove assunzioni. A beneficiare del piano anche Francia e Stati Uniti, rispettivamente con 1,1 miliardi e 465 milioni di euro di risorse dedicate, mentre hub tecnologici e sedi operative nasceranno in Asia-Pacifico, Medio Oriente e America Latina.
«La nostra missione è sempre stata quella di semplificare il denaro per i nostri clienti e la nostra visione di diventare la prima banca veramente globale al mondo ne è la massima espressione», ha dichiarato Nik Storonsky, CEO e co-fondatore di Revolut.
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Opportunità di lavoro in Revolut
La spinta occupazionale riguarda un ampio spettro di profili, sebbene Revolut non abbia fornito uleriori dettagli. Considerando la natura digitale e internazionale della società, è plausibile attendersi richieste per:
- ingegneri software e data scientist, figure cruciali per lo sviluppo di piattaforme sicure e scalabili;
- specialisti in intelligenza artificiale e machine learning, per implementare soluzioni innovative come il private banking automatizzato;
- esperti di compliance e risk management, indispensabili per gestire le licenze nei diversi mercati;
- professionisti del marketing e della comunicazione globale, con particolare attenzione a competenze multilingue.
- ruoli operativi e customer support, per seguire la crescente base clienti, che oggi supera i 65 milioni e punta a raggiungere quota 100 milioni entro il 2027.
È verosimile che Revolut richieda solida formazione tecnica o economica, conoscenza fluente dell’inglese e forte orientamento internazionale, elementi coerenti con la sua missione globale. Si consiglia di monitorare il sito web aziendale e la pagina della società su LinkedIn per tenersi aggiornati sugli annunci di lavoro in arrivo.
Corsa ai 100 milioni di clienti
La nuova sede londinese non rappresenta solo un quartier generale, ma un trampolino verso la prossima sfida: raggiungere 100 milioni di utenti retail in meno di due anni e mezzo. Attualmente Revolut conta già 12 milioni di clienti nel Regno Unito e oltre 65 milioni nel mondo.
Parallelamente, la divisione Revolut Business ha sfondato il miliardo di dollari di fatturato annualizzato, con oltre 4 milioni di pagamenti processati ogni mese per i commercianti. Un risultato che consolida la posizione dell’azienda anche nel settore B2B.
Il piano di crescita prevede un’espansione capillare: dalla banca in Messico, in arrivo nel 2026, al lancio in India già in preparazione, passando per nuovi uffici in Francia, Belgio e Portogallo. Revolut muove inoltre i primi passi in Africa, con la sua presenza in Sudafrica, e rafforza la sua presenza negli Emirati Arabi Uniti.
Sul palco della presentazione della nuova sede londinese non è mancata una nota spettacolare: l’annuncio della partnership globale con il futuro team Audi F1, che porterà alla creazione di carte co-branded in edizione speciale.
Con un piano di assunzioni di questa portata, la “rivoluzione” di Revolut non riguarda soltanto i clienti e i mercati finanziari, ma migliaia di lavoratori che intravedono nuove prospettive di carriera in una delle fintech più dinamiche al mondo.
Revolut in Italia
In Italia, Revolut continua a crescere con decisione. Secondo i dati più recenti, la fintech ha ormai superato la soglia di 4 milioni di clienti italiani, collocandosi tra i principali operatori digitali nel mercato bancario nazionale. La società opera tramite la sua succursale italiana, autorizzata dalla Banca d’Italia, con ABI 03669, e fornisce servizi bancari, investimenti e assicurazioni, regolamentati da enti europei e nazionali.
Sul fronte dell’innovazione nei pagamenti, Revolut ha recentemente lanciato in Italia Pay by Bank, una funzione che consente ai merchant di accettare pagamenti diretti dai conti correnti dei clienti, riducendo i rischi di frodi e chargeback e velocizzando i flussi di liquidità. Una mossa che conferma l’intento di espandere il proprio ecosistema non solo verso il cliente finale ma anche verso le imprese italiane.
Tuttavia, non mancano criticità. Nel luglio 2025 l’AGCM ha aperto un’istruttoria nei confronti di Revolut per possibili pratiche commerciali scorrette nel settore degli investimenti e dei servizi bancari, in particolare sul modo in cui venivano promossi investimenti “commission-free” senza trasparenza su costi aggiuntivi o limiti operativi. Revolut ha dichiarato di collaborare pienamente con le autorità e di essere impegnata a rispettare i più alti standard di conformità e tutela dei consumatori.
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