Quanto guadagna un social media manager? Lo stipendio medio

Alessandro Cipolla

05/05/2025

Lo stipendio medio di un social media manager: quanto guadagnano in Italia - anche in base alla zona - questi professionisti facendo distinzione tra i freelance e chi invece ha un contratto.

Quanto guadagna un social media manager? Lo stipendio medio

Quanto guadagna un social media manager? Una domanda questa particolarmente d’attualità visto che stiamo parlando di una delle professioni più in voga e con più richiesta nello stagnante mercato del lavoro nostrano.

Il social media manager - abbreviato SMM - è un professionista specializzato nella gestione della presenza online di un’azienda, organizzazione o figura pubblica su social media come Facebook, Instagram, LinkedIn, TikTok e altre.

Ma cosa fa nello specifico un social media manager? Quando viene assunto non si limita a pubblicare contenuti sui social, ma pianifica strategie di comunicazione, gestisce la community interagendo con gli utenti e moderando le conversazioni, coordina campagne pubblicitarie a pagamento (ADV) e monitora e analizza le performance delle attività social.

Secondo dati recenti in Italia si contano circa 73.000 social media manager registrati su LinkedIn; tra questi ci sarebbero 16.000 professionisti che operano come liberi professionisti e 10.000 invece all’interno della pubblica amministrazione.

Vediamo allora nello specifico a quanto ammonta lo stipendio medio di un social media manager, dando uno sguardo a quanto guadagnano in Italia e alle differenze territoriali e tra i freelance e chi invece ha un contratto.

Stipendio medio social media manager

Il ruolo del social media manager è diventato sempre più centrale nelle strategie di comunicazione moderne, richiedendo una combinazione di creatività, analisi e competenze tecniche per navigare efficacemente nel panorama digitale in continua evoluzione.

In Italia lo stipendio medio di un Social Media Manager si aggira intorno ai 27.500 euro annui, ma naturalmente i guadagni possono essere molto diversi in base all’esperienza, al tipo di clientela e anche alla posizione geografica.

Per chi ha un contratto lo stipendio mensile netto parte da un minimo di 1.260 euro, ma può arrivare anche a sfiorare i 4.000 euro per i profili più esperti.

A Milano e Roma però un social media manager guadagna mediamente di più rispetto a un collega di Napoli, con gli stipendi che sono generalmente più bassi nelle piccole città e al Sud.

Quanto guadagna un social media manager freelance

Un social media manager freelance in Italia può avere guadagni molto variabili, principalmente legati al livello di esperienza, al tipo di clienti, alla qualità dei servizi offerti (strategie, ADV, copywriting, content design, reportistica, ecc.), al personal branding e, come abbiamo visto in precedenza, anche alla zona geografica.

Questi sono i guadagni medi di un social media manager freelance in base alla sua esperienza.

  • Junior (0-2 anni): tra gli 800 e i 1.500 euro al mese
  • Intermedio (2-5 anni): tra i 1.500 e i 3.000 euro al mese
  • Senior (5+ anni): da 3.000 ad anche più di 7.000 euro al mese

Un SSM junior spesso inizia con singoli clienti, piccole aziende o collaborazioni con agenzie, mentre un senior riesce a guadagnare molto di più se riesce a lavorare per PMI, multinazionali e aziende importanti.

Come si fa pagare un social media manager freelance

Alcuni social media manager lavorano a progetto, con tariffe fisse mensili per la gestione di uno o più canali social tipo 400-–800 euro al mese per canale.

Altri SSM invece offrono pacchetti orari o a consulenza, che vanno da un minimo di 30 euro fino anche a 100 euro all’ora, naturalmente in base all’esperienza.

Infine ci sono social media manager che propongono anche formazione, strategie, ADV o report avanzati, chiedendo nel caso tariffe molto più alte.

Come aumentare i guadagni

Un social media maanger freelance può aumentare i suoi ricavi seguendo questi piccoli consigli:

  • specializzarsi (magari solo TikTok marketing o ADV per e-commerce);
  • automatizzando e delegando (tipo usando VA o tool di automazione);
  • creando contenuti propri (corsi, ebook, membership);
  • ampliando i servizi inserendo copywriting, grafica, email marketing o SEO base.

Piccola curiosità finale: molti freelance partono lavorando più ore rispetto a un dipendente (40–50 ore/settimana), soprattutto nei primi anni, mentre i professionisti senior riescono spesso a guadagnare di più lavorando meno ore grazie a pacchetti premium, clienti selezionati e scalabilità.

Social media manager freelance o dipendente?

Il social media manager si occupa di gestire la presenza online di aziende, liberi professionisti e personaggi pubblici. Tutto ciò avviene per mezzo di strategie composte da passaggi ben precisi, i quali possono portare a obiettivi differenti. Incrementare le conversioni, intercettare il proprio pubblico oppure migliorare «semplicemente» la comunicazione dell’azienda in sé per farsi conoscere e riconoscere (brand awareness). Tre azioni dal modus operandi differente, ma finalizzate ad unico obiettivo: l’aumento del fatturato.

Gestire i propri social in maniera professionale può non solo essere valido come biglietto da visita verso i clienti o potenziali tali, ma può anche portare a dei benefici economici tangibili.

Le mansioni che una figura del genere ricopre sono varie, tra cui:

  • sviluppare una strategia per i social network;
  • produrre contenuti in target;
  • creare e gestire un piano editoriale;
  • ampliare, gestire e moderare la community;
  • studiare e aggiornarsi di continuo.
    L’ultimo punto non riguarda il lavoro in sé, ma è una prassi fondamentale per qualsiasi libero professionista che si rispetti. Essendo il mondo del digital marketing in costante evoluzione, restare al passo con i suoi cambiamenti è senz’altro obbligatorio.

A livello di inquadramento contrattuale, il social media manager può percorrere due strade: quella da dipendente, e quella da freelance. Esistono numerose differenze, a cominciare da una basilare e universale per qualunque mestiere.

I guadagni del dipendente sono infatti fissi, essendo subordinato a una sola azienda. I guadagni di un social media manager freelance sono invece variabili, poiché dipendono dal portfolio di clienti e dai progetti in gestione.

Per coloro che ambiscono a una carriera da dipendente, a breve la figura del social media manager potrebbe essere inquadrata tramite un contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL), unendosi così ai grafici editoriali.

Molto più complessa e articolata la questione interna ai liberi professionisti, dove esistono diverse tipologie di contratto. In questi casi, si può ottenere un contratto o di appalto o d’opera: il contratto d’opera entra in gioco nel momento in cui a occuparsi della gestione social è solo ed esclusivamente il libero professionista; quello d’appalto viene, invece, solitamente utilizzato per le web agency, che includono al loro interno uno o più professionisti.

L’apertura della partita IVA per svolgere questa professione è ovviamente obbligatoria, se si vuole percorrere la strada del freelance. Il codice ATECO di riferimento è 73.11.02, e riguarda la creazione di campagne pubblicitarie online, la creazione di contenuti e molte altre mansioni a tema.

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