Quanto fattura Ferrari, dalla Formula 1 alle auto da corsa

Claudia Cervi

9 Settembre 2025 - 06:31

È al terzo posto nella classifica delle società più capitalizzate del Ftse Mib Ferrari. Ecco quanto vale davvero il mito del Cavallino Rampante.

Quanto fattura Ferrari, dalla Formula 1 alle auto da corsa

Ferrari non è solo una leggenda sportiva, ma è una vera e propria macchina da utili. Perché se in Formula 1 le vittorie stentano ad arrivare, sul fronte finanziario il Cavallino corre a un ritmo che fa invidia a tutto il settore auto.

Ma quanto guadagna Ferrari con ogni auto venduta? E come fa un marchio che produce meno di 14.000 vetture l’anno a generare più margini di giganti come Volkswagen o Stellantis? La risposta sta in un modello di business unico, dove l’esclusività conta più dei volumi, le personalizzazioni valgono oro e la Formula 1 diventa un palcoscenico globale che moltiplica il valore del brand.

Il 2024 ha regalato a Maranello numeri record, con un utile netto da 1,5 miliardi di euro e dividendi aumentati del 22%. Il mito Ferrari non è solo un sogno su quattro ruote, ma anche l’esempio perfetto di come il lusso possa diventare un modello di business con margini da capogiro. E Ferrari è un marchio capace di trasformare il desiderio in valore e l’esclusività in numeri record.

Fatturato Ferrari

Nel bilancio 2024 depositato lo scorso giugno, il fatturato è pari a 6,7 miliardi di euro (+10% rispetto al 2023) e 1,5 miliardi di utile netto. Significa che ogni Ferrari venduta porta in media 114.000 euro di profitto, un risultato che fa impallidire qualsiasi altro costruttore.

L’amministratore delegato Benedetto Vigna ha spiegato i tre fattori chiave di questo successo:

  • la crescita esponenziale delle personalizzazioni, che aumentano il valore medio di ogni vettura;
  • il mix di modelli esclusivi come la serie Icona, con margini altissimi;
  • i nuovi sponsor sportivi, che hanno fatto crescere i ricavi anche fuori dal mondo delle auto.

E i numeri del 2025 confermano il trend. Nel primo trimestre, i ricavi sono saliti del 13% a 1,79 miliardi di euro, con un utile operativo di 542 milioni (+23%). Tutto questo con una produzione quasi stabile (3.593 auto, appena l’1% in più rispetto al 2024).

Questo modello di business premia anche gli azionisti che hanno visto salire il dividendo a 2,986 euro per azione, per un totale distribuito di 534 milioni. Dunque Ferrari non cresce sui volumi, ma sulla capacità di far pagare caro il mito.

Formula 1, Ferrari elettrica e mercati: cosa aspettarsi nel 2025

Ferrari non guadagna solo dalle auto. Nel 2024 i ricavi da sponsorizzazioni e brand hanno toccato i 191 milioni di euro (+31,7%), grazie alle nuove partnership e al secondo posto nel Mondiale Costruttori di Formula 1. Questo segmento rappresenta una fetta sempre più importante del business, che trasforma la pista in una leva economica globale.

Sul fronte vendite, i mercati mostrano un quadro misto: Europa, Medio Oriente e Africa crescono dell’8%, le Americhe del 3%, ma la Cina frena con un calo del 25%. Un segnale che neppure il lusso più esclusivo è immune dal rallentamento asiatico. A trainare le consegne sono soprattutto i modelli ibridi: quasi il 50% delle Ferrari vendute nel primo trimestre 2025 ha una propulsione elettrificata.

Nel 2025 sono usciti o arriveranno nuovi modelli, inclusa la prima Ferrari elettrica, attesa a ottobre. Questo modello potrebbe segnare una svolta epocale nella storia del Cavallino. Non si tratta solo di un lancio di prodotto: dietro c’è un piano più ampio, quello della decarbonizzazione, che sta cambiando il volto della fabbrica e del marchio. Via il metano dagli stabilimenti, più spazio all’alluminio riciclato e il raddoppio dell’energia solare autoprodotta. Passi concreti che raccontano come Ferrari stia preparando il terreno al futuro senza rinunciare al mito che l’ha resa unica.

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