Ecco i risultati dello studio dell’Ocu sulla crema Nivea. Quanto è davvero idratante, la sicurezza per la pelle e l’impatto ambientale.
Nivea è uno dei marchi più diffusi e apprezzati del mondo nel settore cosmetico, soprattutto per la crema nell’iconica latta blu.
Nei decenni Nivea ha diversificato e ampliato la propria offerta, con prodotti specifici per le diverse esigenze (dalla linea anti-età alla protezione solare, passando per la cosmesi maschile e quella per i bambini) ma la crema idratante resta l’articolo più venduto e conosciuto. Mettendo da parte la componente emozionale, l’abitudine e dando per scontato che gli standard di sicurezza siano rispettati, l’unico parametro per valutare la crema è proprio la sua capacità di donare una pelle morbida e levigata.
Un elemento estremamente soggettivo e che dipende molto dallo stile di vita e dalle circostanze specifiche di chi applica la crema, ma anche un parametro decisivo per orientare i consumatori verso scelte consapevoli. Così l’Ocu, Organizzazione dei consumatori e degli utenti (corrispettivo spagnolo del Cncu italiano) ha effettuato uno studio apposito per rivelare quanto è davvero idratante la crema Nivea. Ecco cosa è emerso.
Lo studio dell’Ocu sulla crema Nivea
Lo studio dell’Ocu sulla qualità della crema Nivea e sulle sue capacità idratanti si è basato su una valutazione empirica svolta in collaborazione con esperti dermatologi. Nel campo della cosmetica la misurazione pratica, dopo il superamento di test e analisi di laboratorio, è l’unico mezzo per misurare il funzionamento del prodotto. Questo è il motivo per cui, per esempio, nelle pubblicità vengono indicati il grado di soddisfazione delle persone o gli effetti del prodotto attraverso una percentuale di volontari.
Molto semplicemente, un gruppo di 20 volontari ha partecipato a una sperimentazione di due settimane. Durante questo periodo di tempo ognuno doveva applicare la crema Nivea (proprio quella del barattolo in latta blu) su un solo avambraccio due volte al giorno. Così, è stato possibile dare rilievo sia all’esperienza soggettiva dei candidati che all’effettivo risultato riscontrabile nella differenza tra le due braccia.
leggi anche
Quanto fattura ClioMakeUp?

Quanto è davvero idratante la crema Nivea
Le conclusioni dell’Ocu affermano che la capacità di idratazione della crema Nivea è “buona”. Questo risultato viene confermato dalla misurazione con corneometro effettuata dagli specialisti su entrambi gli avambracci dei volontari prima e dopo la sperimentazione. Il corneometro è uno strumento che serve appunto a valutare l’idratazione della pelle, attraverso una sonda che misura il contenuto di acqua nello strato corneo attraverso la capacità di conduzione elettrica. Il risultato di questa misurazione (oppure dell’autovalutazione se avviene con un campione vasto), peraltro, è fondamentale per poter indicare la proprietà idratante di un prodotto sull’etichetta secondo la normativa europea.
In base al riscontro dell’Ocu, comunque, la crema Nivea si è aggiudicata una valutazione di 4 stelle su 5. Lo stesso risultato è stato raggiunto dal test di autovalutazione di un secondo gruppo di volontari. In questo caso, 30 persone hanno utilizzato il prodotto senza sapere di cosa si trattasse. Tutti hanno concordato sulla capacità idratante e sul gradevole profumo della crema (per molti evocativo di ricordi d’infanzia), mentre i pareri sono stati eterogenei sulla texture della crema. Secondo alcuni troppo densa da stendere e colpevole di una sensazione untuosa, secondo altri di consistenza adeguata e piacevole da applicare.
La crema Nivea è sicura?
L’Ocu non si è fermata alla valutazione della crema sulla base delle funzionalità, considerando anche gli ingredienti e l’imballaggio in termini di sicurezza dei consumatori e ambientali. Non è stata apprezzata la dicitura di prodotto dermatologicamente testato perché rimanda a una garanzia di sicurezza che è obbligatoria per legge e potrebbe risultare fuorviante, anche se al giorno d’oggi la maggior parte dei cosmetici la contiene. Bene per la scatola in latta, che supera a pieni voti la valutazione per il riciclo dell’alluminio, la facilità di trasporto e il ricavo del prodotto. Dal punto di vista ambientale peccano gli ingredienti, gli oli minerali derivati dal petrolio poco sostenibili sia nella produzione che nella dispersione.
L’Ocu sottolinea però che i componenti della crema Nivea non sono nocivi per la salute ma del tutto sicuri, bocciando categoricamente le rimostranze di alcuni sulla paraffina liquida e della cera microcristallina che creano problemi all’organismo soltanto in caso di ingestione (da evitare quindi nei balsami labbra). L’etichettatura li riporta correttamente, ma potrebbe dare più risalto al rischio allergico delle fragranze che donano il caratteristico profumo alla crema.
© RIPRODUZIONE RISERVATA