Mettiamo a confronto le rate dei mutui casa a tasso fisso e variabile sulle durate più comuni dei piani di ammortamento
La stagione dei tagli del costo del denaro è già iniziato da tempo in casa BCE, e l’ultima sforbiciata la si è avuta lo scorso 23 aprile. Nell’occasione il tasso di riferimento su portato al 2,40% dal precedente 2,65%, mentre il tasso di deposito è stato portato al 2,25% dal vecchio 2,50%. A quest’ultimo parametro, per esempio, si approssima l’Euribor 3M, tanto utilizzato nella fissazione dei mutui casa.
Al riguardo consideriamo un mutuo immobiliare di € 100.000 a tasso fisso e a tasso variabile: quanto costa a maggio?
Parametri chiave della ricerca in tema di mutui immobiliari
Partiamo fissando un ipotetico profilo mutuatario desideroso di contrarre un prestito bancario ad hoc per l’acquisto di una prima abitazione.
Immaginiamo si tratti di un over 36enne dipendente a tempo indeterminato con un reddito netto mensile richiedenti pari a 2.400 €. L’immobile oggetto del mutuo è sito nello stesso Comune di residenza del mutuatario, ad esempio a Padova. Ancora, il valore di mercato dell’immobile lo stimiamo in 160mila €, mentre limiamo in 100mila € l’importo del prestito chiesto all’intermediario finanziario.
L’immobile, in particolare, è stato solo individuato e non appartiene alla classe energetica A o B. Ora, quanto verrebbe la rata mensile? Tutto dipende da almeno tre elementi: la durata del piano d’ammortamento, la tipologia di tasso prescelto, le condizioni economiche offerte dalla banca interpellata.
La rata mensile di un mutuo casa a tasso fisso a 25 anni
Abbiamo consultato il portale MutuiOnline.it e scoperto che nel caso di mutuo a tasso fisso di durata a 25 anni le prime 7 soluzioni (in ordine di TAEG) sarebbero:
- Credit Agricole: rata mensile a 456,72 €, TAEG al 2,97%;
- Webank: 469,54 € di rata al mese e 3,01% di TAEG;
- Banco BPM: rate e TAEG pari, rispettivamente, a 464,39 € e 3,07%;
- Monte dei Paschi di Siena: rata e TAEG pari, nell’ordine, a 472,13 € e a 3,25%;
- Banca Sella: rata mensile a 479,43 €, TAEG al 3,32%;
- Banca BPER: 479,43 € di rata mensile e 3,37% di TAEG;
- Intesa Sanpaolo: rata mensile a 478,91 €, TAEG al 3,39%;
Il piano d’ammortamento di un mutuo casa di 100mila euro a 20 anni
Riducendo la durata del periodo di rimborso del prestito c’è che sale l’importo medio mensile restituito ma scende, nel complesso, il costo dl debito. Cioè meno dura il piano d’ammortamento e meno interessi si pagano nel complesso.
Sempre immaginando i dati immobile/mutuatario di cui prima, sulla durata a 20 anni le prime 7 soluzioni che abbiamo incontrato sono state le seguenti:
- Credit Agricole: rata mensile a 541,18 €, TAEG al 3,08%;
- Webank: 553,60 € di rata al mese e 3,10% di TAEG;
- Banco BPM: rate e TAEG pari, rispettivamente, a 548,61 € e 3,18%;
- Banca Sella: rata mensile a 559,62 €, TAEG al 3,33;
- Monte dei Paschi di Siena: rata e TAEG pari a 556,10 € e a 3,34%;
- Banca Credem: rata mensile a 551,60 €, TAEG al 3,38%;
- Banca BPER: 559,62 € di rata mensile e 3,41% di TAEG.
Mutuo immobiliare di € 100.000 a tasso fisso e a tasso variabile: quanto costa a maggio?
Ora cambiamo tipologia di tasso di interesse e passiamo dal fisso al variabile, sempre sulle durate a 20 e 25 anni. Sulla più corta delle due le prime 7 soluzioni sarebbero le seguenti:
- Monte dei Paschi di Siena: rata e TAEG pari a 531,46 € e a 2,83%;
- ING: rata mensile a 544,14 € e 3,09% di TAEG;
- Banca Sella: rata mensile a 549,60 €, TAEG al 3,12;
- Webank: 562,74 € di rata al mese e 3,29% di TAEG;
- Banca Credem: rata mensile a 550,70 €, TAEG al 3,36%;
- Banco BPM: rate e TAEG pari, rispettivamente, a 557,71 € e 3,37%;
- CheBanca!: rata e TAEG pari, rispettivamente, a 556,10 € e 3,39%.
Allunghiamo di un lustro il piano d’ammortamento, e portiamolo quindi a 25 anni. In tal caso gli importi delle prime 7 soluzioni spazierebbero tra i 450,23 e i 477,96 €, mentre i rispettivi TAEG sarebbero racchiusi nel range tra il 2,81% e il 3,37%.
Avvertenze finali al Lettore
In chiusura di articolo è doveroso ricordare al Lettore che quelli su esposti fanno riferimento a un ipotetico profilo richiedente. Per cui è necessario indagare lo stato dell’arte dei mutui casa in base ai propri dati effettivi, sia personali che di immobili. Fermo restando la regola madre numero uno: le condizioni economiche effettive le stabilirà sempre chi quei soldi dovrà concederli, ossia la banca interpellata.
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