Quanti assistiti può avere per legge un medico di base e quali sono i numeri reali? Una sintesi della situazione in Italia.
Il medico di base è una figura cruciale per la salute di ognuno: ma quanti pazienti può seguire per legge?
La domanda è interessante poiché introduce un tema di forte attualità in Italia, come la mancanza di medici di famiglia sufficienti per coprire le esigenze territoriali e, soprattutto, per consentire uno svolgimento della professione nei termini di legge.
In generale, la media di assistiti da ogni medico di base nel nostro Paese supera la soglia massima consentita, rendendo un lavoro così importante e delicato un po’ più complesso e faticoso.
Occorre sottolineare, infatti, che il primo anello del sistema di assistenza sanitaria del nostro Paese individua nell’operatore di assistenza primaria, ovvero nel medico di famiglia, quella figura in grado - per competenza e preparazione - di offrire un’ampia gamma di servizi di cura.
Chi ha un medico di base può contare su un supporto quasi sempre immediato e, dunque, eviterà di recarsi al pronto soccorso o di essere visitato da un medico che non conosce.
Cosa fa, quindi, il medico di base e quanti pazienti può avere secondo le normative vigenti? I dettagli.
Chi è e cosa fa il medico di base
Il medico di famiglia, che prende anche il nome di medico di base, svolge un ruolo chiave per la collettività poiché - oltre al distinto servizio del pronto soccorso - egli costituisce, di fatto, il primo punto di riferimento per il cittadino - in ipotesi di malessere o malattia.
Dopo la laurea e il superamento dell’esame di Stato, tra le varie specializzazioni, è possibile scegliere quella triennale in medicina generale, la quale apre la strada al ruolo di medico di base o di famiglia.
I suoi compiti specifici sono molti e comprendono:
- proteggere la salute dei propri pazienti, indicando una prima diagnosi e poi individuando le cure da seguire;
- prescrivere i farmaci, le analisi e le visite specialistiche;
- gestire le patologie croniche ed acute dei singoli pazienti, nel corso del tempo;
- emettere i certificati come ad es. quelli obbligatori per l’ammissione alla scuola dell’obbligo, di idoneità a compiere attività sportive e per l’incapacità temporanea all’attività di lavoro;
- assistere i pazienti attraverso visite presso l’abitazione o ambulatoriali;
- fare attività di prevenzione verso i singoli pazienti e ei loro familiari, come anche di educazione sanitaria;
- verificare periodicamente le condizioni dei pazienti con l’aggiornamento delle cartelle cliniche, anche assegnando degli infermieri per lo svolgimento delle attività di assistenza domiciliare;
- partecipare alle campagne sanitarie promosse a livello regionale e dalle Asl;
- indicare nascite, morti e focolai epidemiologici alle autorità;
- conseguire consulenze ed esami più dettagliati da parte di colleghi specializzati in una certa area della medicina
Qual è il limite massimo di pazienti per ogni medico di base?
Nel 2025, il numero massimo di pazienti che un medico di famiglia può avere in Italia è fissato a 1.500, secondo l’Accordo Collettivo Nazionale (ACN).
Tuttavia, in situazioni particolari, come carenze di personale o esigenze locali, questo limite può essere superato fino a 1.800 pazienti tramite deroghe regionali o aziendali.
In Italia vi siano non pochi dottori con un numero di assistiti ben oltre il migliaio, se consideriamo il ben noto problema della carenza di medici di base.
Quanto guadagna un medico di famiglia per ogni paziente?
La retribuzione del medico di base (o medico di medicina generale, MMG) in Italia si calcola principalmente per assistito, secondo le tariffe stabilite nell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN).
Non si tratta di un normale stipendio mensile, ma di un compenso calcolato sulla base del numero di pazienti in carico, con alcune variabili.
In generale, il compenso annuo base (valore indicativo medio) è di circa €60–€70 per assistito all’anno (dato variabile a seconda dell’età del paziente e del numero totale di assistiti).
Nello specifico, 70 euro lordi all’anno spettano per i primi 500 pazienti.
35 euro lordi all’anno oltre il numero 500.
A questo stipendio base così calcolato vanno aggiunte anche altre voci, quali prestazioni speciali come vaccinazioni, tamponi, rilascio di certificati che sono pagati a parte; assistenza in Case di Comunità; eventuali bonus.
Quanti pazienti hanno in media i medici di base in Italia?
La realtà italiana mostra che oltre la metà dei medici di medicina generale supera il massimale previsto: il 51,7% segue, infatti, più di 1.500 assistiti, con percentuali ancora più elevate in regioni come Lombardia (74%) e Veneto (68,7%).
L’ultimo rapporto della Fondazione Gimbe sui medici di medicina generale ha evidenziato che esiste una mancanza complessiva di circa 5.575 medici di famiglia in Italia, distribuiti in 17 Regioni e Province autonome.
Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha lanciato l’allarme: “con un livello di saturazione così elevato, non solo viene compromesso il principio della libera scelta ma diventa difficile, se non impossibile, trovare un medico di medicina generale vicino casa. Un problema che non riguarda solo le aree desertificate (bassa densità abitativa, aree montane e rurali), dove i bandi vanno spesso deserti, ma anche le grandi città metropolitane”.
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