Psicologo di base, come funziona, come richiederlo e novità

Patrizia Del Pidio

16 Luglio 2025 - 16:57

Chi è lo psicologo di base e che si può accedere ai suoi servizi? In quali Regioni è già attivo e perché è fondamentale l’attivazione di questa figura? Vediamo i particolari alla luce delle novità.

Psicologo di base, come funziona, come richiederlo e novità

Cos’è lo psicologo di base, come funziona e come fare per averlo? Lo psicologo di base era previsto solo a livello Regionale, ma con l’approvazione del Piano nazionale per la Salute Mentale 2025 si introduce ufficialmente la figura dello psicologo di base accanto a quella del medico di famiglia. Il documento, approvato il 15 luglio 2025, inserisce la nuova figura nel Servizio Sanitario Nazionale e quando la novità sarà attuata in maniera concreta ed equa in tutte le Regioni, tutti potranno contare su questa figura per la tutela della salute mentale.

Lo psicologo di base è previsto già da diverse Regioni italiane e molte altre si stanno attivando per prevederlo.

Soprattutto negli ultimi anni l’attenzione sulla salute mentale è aumentata. Così come si cura la salute fisica, è importante assicurare anche il benessere mentale. Situazioni lavorative e familiari sempre più spesso causano stress, ansia e depressione, patologie sempre più presenti nel quotidiano di molti. Soprattutto i più giovani sono esposti a problematiche che riguardano la salute mentale, dai disturbi alimentari all’isolamento sociale. Sono proprio gli adolescenti e i giovani adulti a risentire maggiormente di una società che sembra pretendere troppo e non dare nulla. Proprio per questo motivo la fla figura dello psicologo e quella dello psicoterapeuta è considerata necessaria anche dal Ministero della Salute.

Chi è lo psicologo di base: le ultime novità assistenziali

Chi è lo psicologo di base? Si tratta di una figura professionale molto importante nella prevenzione delle patologie che impattano sulla salute mentale. Come per la salute fisica, quindi, c’è il medico di base, per quella mentale deve essere istituito uno psicologo di base al fine di effettuare una prima diagnosi sui pazienti e fornire agli stessi un sostegno psicologico, appunto, di base.

I problemi emotivi, comportamentali e relazionali di cui lo psicologo di base può occuparsi sono molteplici e può fornire una prima valutazione con indicazione sui trattamenti a lungo termine che possono prevedere anche l’intervento di altri professionisti.

Proprio per una maggiore tutela della salute mentale è stata avanzata la proposta di prevedere a livello nazionale una figura base per garantire i diritti fondamentali dell’individuo (prevenendo il disagio psichico) poiché anche la salute mentale rientra nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).

Con l’approvazione del Piano Nazionale per la Salute Mentale 2025-2030 da parte del Ministero della Salute ci si propone di rispondere alla sempre maggiore richiesta di servizi per la cura della salute mentale. Nel documento uno degli obiettivi principali è l’istituzione ufficiale della figura dello psicologo di base per garantire cure uguali su tutto il territorio nazionale. Il servizio, infatti, oggi è presente in diverse Regioni, mentre in altre ancora non è stato attuato.

Come funziona lo psicologo di base?

Come abbiamo già affermato in precedenza, la normativa italiana non prevede lo psicologo di base a livello nazionale e molti cittadini devono affrontare la cura della salute mentale ricorrendo alle cure private. Molte famiglie, però, versano in situazioni economiche disagiate e proprio per questo non riescono ad affrontare questo ulteriore onere. Si può ricorrere alle diverse possibilità offerte per avere lo psicologo gratis (tramite Asl o con il bonus psicologo), ma non tutti riescono ad accedere a queste tipologie di cure.

Per far fronte al bisogno dei cittadini italiani, è stata avanzata la proposta di istituire la figura dello psicologo di base. L’attuale legislazione prevede che il cittadino possa richiedere supporto psicologico e il decreto ministeriale 77 del 2022 contempla gli standard dell’assistenza primaria prevedendo in essa anche lo psicologo da individuare nella rete di professionisti che operano nella Casa della comunità.

Come richiedere lo psicologo di base?

Ribadendo, ancora, che lo psicologo di base non è ancora una figura presente in tutto il territorio nazionale, laddove è già stato previsto è necessario rivolgersi ai servizi sanitari locali o al medico di famiglia per richiedere la consulenza dello psicologo di base.

Il supporto psicologico è del tutto gratuito (o può essere previsto il pagamento di un ticket).
Come si richiede lo psicologo di base?
Si può contattare direttamente il professionista tramite i distretti sanitari fissando un appuntamento o si può chiedere supporto tramite il proprio medico di famiglia (se per minori tramite il pediatra).

Le Regioni in cui è disponibile lo psicologo di base

Molte Regioni si sono già attivate per istituire il servizio. La prima a muoversi è stata la Campania che ha attivato il servizio assumendo 146 psicologi per l’assistenza primaria con la legge regionale 35 del 2020.

Seguendo l’esempio della Campania molte altre Regioni si sono attivate per fornire un servizio di psicologia di base:

  • Piemonte: il servizio con lo psicologo di base è attivo da marzo 2023;
  • Liguria: è stata avanzata la proposta tramite un emendamento alla Legge di Stabilità della Regione con stanziamenti di un milione di euro per il 2025;
  • Lombardia: la legge che disciplina lo psicologo di base è stata approvata a gennaio 2024;
  • Emilia Romagna: Il nuovo servizio di psicologia di base è stato avviato 2024;
  • Toscana: la sperimentazione dello psicologo di base è iniziata nel 2024;
  • Abruzzo: la legge per istituire lo psicologo di base è stata approvata nel 2022 per creare il servizio;
  • Puglia: la sperimentazione dello psicologo di base è partita con la Legge Regionale del 15 giugno 2023;
  • Sicilia: l’attivazione del servizio è stata istituita dalla legge regionale 20 ottobre 2023 n. 18.

Nelle altre Regioni si sta ancora lavorando per prevedere lo psicologo di base a disposizione dei cittadini. «Rendere stabile la presenza dello psicologo nei distretti e nelle case di comunità significa garantire un accesso equo, continuativo e vicino ai cittadini. Vuol dire offrire ascolto, prevenzione e orientamento già nei primi segnali di disagio, prima che si cronicizzi o diventi emergenza [...] serve un’attuazione concreta, uniforme su tutto il territorio nazionale, fondata sulla qualità del servizio e sull’integrazione con le altre professioni sanitarie» fa notare Maria Antonietta Gulino, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi.

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