Prezzo petrolio: produzione scende, ma quotazione resta debole. Si va verso quota $30?

C. G.

20 Gennaio 2017 - 08:53

Il prezzo del petrolio continua a mantenersi sui $54 a barile nonostante i tagli alla produzione siano già entrati in vigore. Andiamo verso quota $30? Le previsioni.

Prezzo petrolio: produzione scende, ma quotazione resta debole. Si va verso quota $30?

Prezzo petrolio: produzione scende, quotazione debole - Il prezzo del petrolio continua a mantenersi su un trend rialzista che tuttavia non sta mostrando i risultati sperati.

Attualmente il prezzo del petrolio Brent viaggia a quota $54.33, mentre il Wti segna $52.26.

Come previsto dagli storici accordi raggiunti a Vienna a fine novembre, la produzione di greggio sta finalmente scendendo, ma nonostante questo il prezzo del petrolio non sta reagendo come previsto. I tagli alla produzione imposti e concordati dai paesi produttori hanno avuto lo scopo di normalizzare il mercato del greggio, di bilanciare domanda e offerta e di portare di nuovo in rialzo il prezzo del petrolio.

Il crollo della quotazione di greggio è stato sempre più evidente nel corso del 2016 e le conseguenze economiche che tale declino ha avuto hanno imposto con urgenza l’adozione di misure volte a frenare un ulteriore crollo del prezzo del petrolio.

Come già accennato, però, nonostante siano entrati in vigore i tagli alla produzione decisi da membri OPEC e paesi esterni, il prezzo del petrolio non sembra intenzionato a salire quanto previsto. Intanto, sul fronte macroeconomico, si segnala un nuovo aumento delle scorte di greggio statunitensi, come abbiamo potuto osservare sul nostro Calendario Economico.

Cerchiamo allora di capire perché il prezzo del petrolio continua a mantenersi piuttosto stabile nonostante la produzione in calo e tentiamo di evidenziare le previsioni future per la quotazione di greggio.

Prezzo petrolio: quotazione debole e produzione in calo. I tagli effettuati

Secondo quanto riportato dall’OPEC nel suo rapporto mensile sulla produzione, l’output è sceso di ben 221 mila barili al giorno nel mese di dicembre, proprio in applicazione di quell’accordo di Vienna che ha tentato di stabilizzare il prezzo del petrolio.

A tagliare di più la produzione è stata fino ad ora l’Arabia Saudita, alle prese con la preparazione della più grande IPO della storia. Il paese ha infatti operato una riduzione di 149 mila barili al giorno che tuttavia sembra ancora non bastare per risollevare il prezzo del petrolio.

Prezzo petrolio: quotazione debole dopo tagli alla produzione. Perché?

La stessa Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio ha comunque sottolineato che la strada per la normalizzazione del mercato di greggio e dunque per la definitiva stabilizzazione del prezzo del petrolio è ancora lunga.

Tra gli elementi di incertezza che continuano a pesare sul prezzo del petrolio ci sono anche gli USA. Un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed, più rapido di quanto stimato, potrebbe infatti spingere in alto il dollaro e dunque limitare il rafforzamento del prezzo del petrolio. A ciò si aggiungano anche le nuove stime OPEC sulla produzione degli USA che potrebbe raggiungere i 13,7 milioni di barili nel 2017.

Ad incidere negativamente sulla quotazione potrebbero poi essere anche i dati sulle scorte che, ieri, hanno deluso le attese degli analisti mostrando giacenze in aumento - cosa che potrebbe costringere ad ulteriori tagli nella seconda parte dell’anno. Insomma, quanto deciso a Vienna potrebbe rivelarsi insufficiente per la normalizzazione del prezzo del petrolio.

Prezzo petrolio: quotazione verso i $30? Le previsioni degli analisti

A pochi mesi dal raggiungimento dell’accordo sulla produzione, gli analisti sono ancora piuttosto divisi in merito alle previsioni sul il prezzo del petrolio. Secondo i più ottimisti la quotazione arriverà fino a $60-$70 a barile verso la fine dell’anno, ma secondo molti altri ciò non accadrà.

Shawn Discroll, fund manager che ha predetto il crollo della quotazione nel 2014, è una di quelle persone che si dicono meno ottimiste circa il rialzo del prezzo del petrolio. Secondo Discroll la quotazione potrebbe arrivare fino a quota $30 a barile nel 2018. Un nuovo crollo del prezzo del petrolio è davvero in arrivo?

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it