Prezzo petrolio oggi in calo: Venezuela propone un nuovo accordo. Cosa prevede?

C. G.

17 Gennaio 2017 - 08:50

Il prezzo del petrolio oggi torna a scendere, mentre il Venezuela propone un nuovo accordo per la stabilizzazione del mercato. Cosa prevede?

Prezzo petrolio oggi in calo: Venezuela propone un nuovo accordo. Cosa prevede?

Prezzo petrolio oggi: Venezuela propone accordo - Il prezzo del petrolio oggi continua a tenere con il fiato sospeso i mercati internazionali.

A farsi avanti per una definitiva stabilizzazione del prezzo del petrolio pare essere oggi il Venezuela, un paese ormai dilaniato da una recessione economica che si è presto trasformata in una grave emergenza umanitaria.

Secondo quanto affermato dal presidente Nicolas Maduro, il Venezuela proporrà ai membri dell’OPEC e ai paesi produttori esterni al cartello un accordo volto a stabilizzare definitivamente il prezzo del petrolio.

Si ricordi che il Venezuela in crisi è seduto sulle più grandi riserve petrolifere del mondo, ma questa disponibilità naturale non ha impedito al paese di gettarsi a capofitto in una spirale di recessione senza fine.

Intanto il prezzo del petrolio oggi pare non essere pronto a mantenersi sulla via del rialzo e a pesare maggiormente sono le preoccupazioni e lo scetticismo degli investitori e dei mercati. Cosa prevede l’accordo che il Venezuela ha in mente di proporre per stabilizzare il prezzo del petrolio e perché la quotazione oggi è di nuovo in calo?

Prezzo petrolio oggi in calo: l’obiettivo del Venezuela

“Il Venezuela farà circolare una lettera contenente una nuova proposta, una nuova formula per stabilizzare il prezzo del petrolio che sarà così studiata e discussa da tutti i governi che hanno firmato l’accordo”,

ha affermato il presidente Maduro in un discorso privo di ulteriori dettagli che dunque non ci permette ancora di capire quale sia il progetto del Venezuela.

Come abbiamo avuto modo di osservare, il Venezuela in crisi è stato uno dei più grandi sostenitori dell’accordo sulla produzione tra membri OPEC e paesi esterni al cartello. Il compromesso storico raggiunto a Vienna ha riguardato la riduzione dell’output di 1,8 milioni di barili al giorno dei quali 1,2 milioni a carico dell’OPEC e 558 mila a carico dei membri esterni, Russia inclusa.

L’accordo volto alla stabilizzazione del prezzo del petrolio è diventato efficace a partire dal 1° gennaio 2017 e già prima di questa data il Venezuela si era detto pronto a ridurre la propria produzione di 95 mila barili al giorno. Ad oggi, Maduro continua ad insistere sulla necessità di un nuovo incontro tra i capi di stato e di governo dei paesi firmatari dell’accordo di Vienna, da tenersi almeno nel primo trimestre dell’anno, per discutere ancora su come stabilizzare il prezzo del petrolio.

L’ossessione di Maduro per la stabilità del mercato del greggio non è qualcosa che dovrebbe sorprendere dato che è stato proprio il crollo del prezzo del petrolio a determinare il peggioramento della crisi del Venezuela, paese che basa il 90% dei suoi ricavi sull’export di greggio.

Occorre tuttavia ricordare che il Joint Ministerial Monitoring Committee, incaricato di accertare i rispetto e l’implementazione dell’accordo, si riunirà il prossimo 22 gennaio al Segretariato OPEC. Dato che non sarà possibile parlare di precise date in cui realizzare i tagli, il JMMC discuterà principalmente di come monitorare l’esecuzione dell’accordo.

Come abbiamo già accennato diverse volte, la storia ci ha insegnato che non sempre l’OPEC è riuscita a mettere in pratica gli accordi stipulati ed è proprio per questo motivo che molti analisti si dicono ancora oggi scettici in relazione alla stabilizzazione del prezzo del petrolio e del mercato. Ma perché il prezzo del petrolio oggi è tornato a scendere?

Prezzo petrolio oggi: l’andamento della quotazione

Oggi il prezzo del petrolio Brent e il prezzo del petrolio Wti stanno viaggiando in ribasso rispettivamente a $55,6 e a $52,29. Il rosso della quotazione è stato ancora una volta determinato dai dati provenienti dagli USA che hanno mostrato un livello di produzione in aumento - nel momento in cui il prezzo del petrolio aumenta crescono anche le possibilità di profitto.

Insomma, nonostante l’Arabia Saudita si sia detta pronta ad implementare tutti i tagli decisi a Vienna, il prezzo del petrolio oggi non è riuscito a mantenersi in rialzo poiché lo scetticismo degli investitori su una reale diminuzione dell’offerta è ancora molto elevato.

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