Dove andrà il prezzo del petrolio? Le previsioni di Citigroup parlano di un imminente balzo delle quotazioni
Dove andrà il prezzo del petrolio?
Una domanda che molti osservatori di mercato, ma non solo, si sono posti ripetutamente, soprattutto in virtù delle ultime oscillazioni registrate dalle quotazioni di Brent e WTI.
Il 2019 è risultato particolarmente positivo per il greggio che ha recuperato gran parte del terreno perduto dopo il tonfo di ottobre. All’inizio dell’anno il prezzo del petrolio ha ingranato la marcia registrando performance da capogiro e imponendo anche ai carburanti di aumentare.
Poi, sul finire di aprile, c’è stata una nuova brusca battuta d’arresto che ha riportato le quotazioni sui minimi di febbraio. Per questo motivo gran parte del mercato si è interrogato sulle prossime possibili mosse dell’oro nero.
Prezzo del petrolio: dove sta andando?
Secondo Citigroup, nell’arco di tre mesi la quotazione del Brent schizzerà su quota $78 al barile, ben oltre i livelli osservati all’inizio di giugno.
I rischi legati all’offerta, l’aumento della domanda e un mercato fisico più tirato influenzeranno al rialzo il prezzo del petrolio, secondo Ed Morse, global head of commodities research della banca d’affari USA.
“A causa delle crescenti tensioni commerciali, il quadro economico globale è chiaramente peggiorato da maggio in poi”,
ha scritto l’esperto aggiungendo:
“Eppure questo pessimismo maschera fondamentali rialzisti tangibili”.
Secondo Citi è improbabile che nei mesi estivi si assisterà ad un incremento della produzione così rapido. L’aumento della domanda e i continui sforzi dell’OPEC di riequilibrare il mercato non faranno che supportare le quotazioni.
Il prezzo del petrolio, insomma, potrebbe raggiungere davvero i $78 al barile in tre mesi secondo gli analisti.
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