Il prezzo del petrolio torna a salire, ma le previsioni parlano chiaro: la produzione di shale americano salirà ancora. Attenzione alle prossime mosse.
Il prezzo del petrolio torna a salire, ma le previsioni degli analisti sul futuro della quotazione non sono del tutto positive.
Nel momento in cui si scrive il prezzo del petrolio Brent sta viaggiando con un rialzo dello 0,46% a quota 48,51 dollari a barile, mentre il Wti sta scambiando a +0,37% su quota 46,25 dollari (aggiornamento ore 09:45).
Nonostante i rialzi attuali della quotazione di petrolio molti continuano a dirsi scettici in merito alle reali potenzialità di decollo dei prezzi e questo soprattutto in virtù di nuove previsioni fornite dall’EIA che hanno parlato di un pesante incremento della produzione di shale statunitense in dirittura d’arrivo.
Quanto incideranno le previsioni dell’EIA e l’aumento della produzione USA sul prezzo del petrolio?
(La quotazione del petrolio in lieve rialzo rispetto al crollo precedente)
Prezzo petrolio vs produzione USA: le previsioni che spaventano
A tenere con il fiato sospeso sono state le già citate previsioni dell’EIA che, secondo quanto riportato nelle ultime ore, hanno parlato di una produzione di shale USA in aumento di 127.000 barili al giorno il prossimo mese, in molteplici bacini.
Secondo le previsioni, insomma, nel mese di luglio la produzione toccherà i 5,5 milioni di barili al giorno, cosa che potrebbe andare a ripercuotersi non poco sull’andamento del prezzo del petrolio.
Quali previsioni allora sulla quotazione del Wti? Sul fronte rialzista una rottura del livello di resistenza $46,91 aprirebbe le porte prima a quota $48,40, poi a quota $48,62. Dal punto di vista ribassista, invece, la prima barriera è situata a $45,70 e una rottura di questa potrebbe portare il prezzo del petrolio prima su $44,88 e infine a $43,76.
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