Pressioni ribassiste, scommesse silenziose e potenziali ribaltamenti improvvisi. Quando il mercato italiano sembra tranquillo, sotto la superficie si muovono forze opposte.
E se il mercato stesse dicendo qualcosa che a colpo d’occhio non si vede? Se sotto la superficie delle quotazioni, lontano dai grafici giornalieri e dalle news di routine, si stesse accumulando una pressione silenziosa ma potenzialmente destabilizzante? Quando alcune azioni finiscono sistematicamente nel mirino degli hedge fund, non è mai un dettaglio folkloristico. Non significa automaticamente che “qualcosa andrà male”, ma significa che qualcuno sta scommettendo contro. E quando a farlo sono operatori altamente sofisticati, vale sempre la pena fermarsi, osservare e capire.
La metrica dell’active short e perché conta
In questo contesto entra in gioco una metrica poco discussa nel dibattito retail, ma estremamente rilevante per chi analizza il sentiment di mercato in modo professionale. Si chiama active short. A differenza del semplice short interest, che fotografa la percentuale di azioni vendute allo scoperto sul totale del flottante, l’active short si concentra su chi sta shortando. In particolare sugli hedge fund attivi, ovvero su quei soggetti che costruiscono posizioni ribassiste direzionali, spesso accompagnate da analisi macro, settoriali o di struttura finanziaria. [...]
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