Pescare i granchi in spiaggia è reato, ecco cosa rischi

Giorgia Bonamoneta

06/07/2023

06/07/2023 - 22:16

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Pescare o maltrattare animali in spiaggia, come granchi, meduse o pesciolini, è reato. Ecco quali sono i rischi.

Pescare i granchi in spiaggia è reato, ecco cosa rischi

Le spiagge non sono la terra di nessuno e pescare granchi o maltrattare meduse non è possibile. Le spiagge non sono solo abitate da diverse specie animali che vivono il loro habitat sempre più invaso dagli esseri umani, ma sono anche sotto il controllo (cioè tutelate) della legge italiana. Ogni estate l’ecosistema delle spiagge italiane, che tanto ci piacciono per la presenza di flora e fauna, rischiano di perdere la biodiversità che le caratterizza. La colpa, nella maggior parte dei casi, è dell’essere umano.

Tanti i turisti, spesso molto giovani e non adeguatamente informati, prendono di mira stelle marine, ricci di mare, pesciolini, meduse e granchi. Consapevoli o meno delle loro azioni, alcuni comportamenti costituiscono reato e si rischia di passare guai poco piacevoli.

Meduse e granchi sono i più presi di mira, tra quelli pescati con il retino e quelle colpite con palette e bastoni. Non solo si tratta di maltrattamento ai danni di animali - se avessero l’aspetto di un animale che consideriamo domestico o carino un simile comportamento non sarebbe affatto accettato - ma soprattutto è illegale. Il Codice penale punisce chiunque pratichi lesioni a un animale.

In estate attenzione a granchi e altri animali sulle spiagge

Molto spesso in spiaggia si vedono bambini che con una paletta colpiscono una medusa o con un retino pescano un granchio. Quello che all’apparenza è un gioco innocente, in realtà è un comportamento illegale. Se i genitori non spingono il bambino verso un altro gioco che non coinvolge animali della spiaggia, potrebbero finire tutti in un bel guaio.

Si tratta di qualcosa di molto comune, eppure la legge italiana è chiara:

Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito.

Maltrattamento di animali: pescare granchi e ferire meduse, cosa si rischia

La Corte di Cassazione si è espressa sul tema del maltrattamento degli animali, anche in merito alla detenzione di animali marini in secchielli o nel caso di una medusa prelevata dal mare e costretta sulla riva. Questo perché l’ecosistema delle spiagge, già molto fragile, rischia di essere ulteriormente aggredito da comportamenti sbagliati e assolutamente non necessari.

La puntura di una medusa o un pizzico di un granchio possono scatenare la caccia agli animali marini, ma il rischio è quello di lasciare altre specie, come le tartarughe che si cibano di meduse, senza la loro fonte di cibo.

A parte il buon senso di non maltrattare un animale marino solo perché lontano dall’immagine dell’animale domestico a cui siamo abituati, il maltrattamento è illegale. Il rischio è di incappare in una sanzione dai 5.000 ai 30.000 euro o la reclusione da 3 mesi a 18 mesi. La pena, inoltre, è aumentata della metà se dai fatti contestati deriva in seguito la morte dell’animale. Meduse, stelle marine, granchi, pesciolini o girini non sono esclusi dalla legge che tutela gli animali del maltrattamento o dalla crudeltà umana, che sia questa consapevole o inconsapevole come nel caso dei più piccoli che giocano in spiaggia.

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