Perchè accettare il 730 precompilato non salva dai controlli?

Patrizia Del Pidio

31 Marzo 2024 - 15:45

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Erroneamente si pensa che accettando il 730 precompilato senza apportare modifiche salva dai controlli, ma non è così. Vediamo come funziona.

Perchè accettare il 730 precompilato non salva dai controlli?

Accettare il 730 precompilato senza modifiche salva il contribuente dai controlli preventivi. Cosa significa questo? Accettare il 730 predisposto dall’Agenzia delle Entrate senza apportare modifiche permette che quella dichiarazione dei redditi sia presa «per buona» senza che siano effettuati controlli di sorta? Non è proprio così e in questo articolo andremo a vedere il perché spiegando anche la differenza che intercorre tra i controlli preventivi e quelli successivi, da cui la presentazione del precompilato senza modifiche non salva.

Cosa sono i controlli preventivi del 730

I controlli preventivi del modello 730 sono quelli che in qualche modo possono bloccare l’eventuale rimborso di liquidazione del credito emerso dalla dichiarazione dei redditi. Solitamente i controlli preventivi scattano, bloccando i rimborso, quando la dichiarazione presenta elementi di incoerenza rispetto ai dati fissati o quando il rimborso spettanti ha un importo che supera i 4.000 euro.

Accettare senza modifiche il 730 precompilato ha il solo vantaggio di non incappare nei controlli preventivi e non correre, quindi, il rischio di vedere l’eventuale rimborso del 730 spettante bloccato in attesa di ulteriori verifiche su scostamento degli importi o elementi di incoerenza. Non salva, però, da controlli successivi sulla correttezza dei dati dichiarati.

L’accettazione senza modifica del 730 precompilato è responsabilità del contribuente

Accettare il 730 precompilato e inviarlo senza apportare modifiche, quindi, non salva il contribuente da eventuali controlli successivi. Il contribuente, infatti, ha anche l’onere di vigilare sui dati inseriti dall’Agenzia delle Entrate per verificarne la correttezza.

L’amministrazione tributaria, infatti, potrebbe essere in possesso di dati errati o incompleti che portano, di fatto, alla predisposizione di una dichiarazione dei redditi non conforme. Accettare e inviare una dichiarazione dei redditi che, ad esempio, non comprende tutti i redditi realmente percepiti pone il contribuente di fronte al rischio di accertamenti per dichiarazione infedele che, ricordiamo, è sanzionabile con sanzioni che variano dal 90% al 180% della maggiore imposta dovuta.

Il contribuente deve controllare la “correttezza” del 730 precompilato

Quello che non tutti sanno è che per la maggior parte dei contribuenti è ancora impossibile procedere con l’invio senza modifiche del 730 precompilato perché quest’ultimo contiene dati errati o incompleti. Anche se negli anni la completezza dei dati continua a crescere, non sempre la predisposizione è corretta.

Gli utenti, erroneamente, pensano che inviando il modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate, non avranno ripercussioni o contestazioni da parte dell’amministrazione fiscale in futuro, ma purtroppo non è così. Se i dati presenti non sono corretti è il contribuente a doverli integrare o modificare, in caso contrario corre il rischio di vedersi arrivare, tempo dopo, l’avviso dell’Agenzia delle Entrate per le imposte evase con sanzioni e interessi.

Per chi non è pratico della materia fiscale, quindi, il 730 precompilato potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio che, pur permettendo di presentare la dichiarazione in autonomia non offre mai la certezza di averla inviata nella maniera corretta. Proprio per questa quando c’è anche la più piccola incertezza il consiglio è quello di rivolgersi a un Caf per l’assistenza fiscale al riguardo: in questo caso la verifica dei dati sarà effettuata da professionisti che si basano su documenti cartacei forniti dal contribuente e non da presunti dati incrociati in possesso dell’Agenzia delle Entrate (che come detto, in molti casi potrebbero essere incompleti o addirittura errati).

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