Pensioni, nel 2025 niente stop a 67 anni per chi ha guadagnato meno di questa cifra

Simone Micocci

30/11/2024

Attenzione, se hai iniziato a lavorare dopo il 1996, guadagnando molto poco, non potrai andare in pensione a 67 anni nel 2025. Ecco tutti gli importi da tenere in mente.

Pensioni, nel 2025 niente stop a 67 anni per chi ha guadagnato meno di questa cifra

Abbiamo tutti gli elementi per rispondere alla domanda su quanto deve aver guadagnato chi vuole andare in pensione a 67 anni nel 2025 (pensione di vecchiaia) una persona che avendo iniziato a versare contributi dopo l’1 gennaio 1996 rientra interamente nel regime contributivo.

Ricordiamo infatti che i cosiddetti “contributivi puri” per smettere di lavorare a 67 anni devono avere, oltre a 20 anni di contributi, un importo di pensione almeno pari al valore aggiornato dell’Assegno sociale (fino al 2023 era di 1,5 volte questo valore, ma il governo l’ha ridotto con la scorda legge di Bilancio).

A tal proposito, con le ultime ufficialità in merito a come si calcola la pensione con il contributivo per chi ci va a decorrere dall’1 gennaio 2025, come pure sul nuovo valore dell’Assegno sociale per effetto della rivalutazione, possiamo rispondere alla domanda su chi effettivamente può andare in pensione a 67 anni il prossimo anno.

Regole che ricordiamo si applicano anche a coloro che ricorrono al computo della Gestione Separata, per i quali l’assegno di pensione viene calcolato interamente con il contributivo.

Pensione di vecchiaia nel 2025, che importo bisogna raggiungere per andarci?

In queste ore è stato ufficializzato il tasso di rivalutazione che dall’1 gennaio 2025 verrà applicato sugli importi delle pensioni, al fine di adeguarli al costo della vita, nonché di alcuni trattamenti assistenziali come nel caso dell’Assegno sociale.

La percentuale accertata è dello 0,8%, molto più bassa rispetto agli anni scorsi quando l’inflazione galoppante aveva portato a una rivalutazione prima dell’8,1% e poi del 5,4%.

Questa percentuale porterà l’Assegno sociale, la prestazione assistenziale che spetta al compimento dei 67 anni a coloro che sono in una condizione economica di difficoltà, a raggiungere quota 538,68 euro.

La stessa soglia va quindi tenuta bene in mente da coloro che contano di andare in pensione nel 2025 ricorrendo alla pensione di vecchiaia: anche se avete compiuto i 67 anni di età e raggiunto i 20 anni di contribuzione richiesta, non si potrà comunque smettere di lavorare se l’importo dell’assegno non sarà almeno pari a 538,68 euro.

Quanto bisogna aver guadagnato per andare in pensione a 67 anni nel 2025

A questo punto è lecito chiedersi quanti contributi bisogna aver versato per essere certi di raggiungere una tale soglia. Anche a questa domanda possiamo rispondere in quanto sappiamo sia come verranno rivalutati i contributi versati in carriera (attraverso l’apposito tasso di capitalizzazione) che come si trasformeranno in pensione attraverso il relativo coefficiente.

Nel dettaglio, nel primo caso sappiamo che i contributi versati, eccetto quelli che riferiscono all’anno 2024, beneficiano di una rivalutazione del 3,662%, mentre per quanto riguarda il coefficiente di trasformazione a 67 anni è pari al 5,608%.

Detto questo, sappiamo che per arrivare a una pensione di 538,68 euro mensili, quindi di 7.002,84 euro, serve avere un montante contributivo almeno pari a 124.872 euro. Dunque, considerando che su quanto versato si gode di una rivalutazione del 3,662%, di contributi bisogna aver maturato circa 120.000 euro.

Come si arriva a questo importo? Dipende da quanti sono gli anni di contributi, considerando che per ogni anno di lavoro come dipendente in genere si versa il 33% della retribuzione lorda.

Ad esempio, con 20 anni di contributi bisogna aver guadagnato in media 18.180 euro lordi l’anno, quindi circa 1.400 euro al mese. Una cifra che non è così scontata, specialmente per coloro che per larghi tratti della carriera hanno lavorato con orario part-time percependo quindi stipendi più bassi.

Chi invece ha versato contributi per più anni può anche aver guadagnato di meno. Ad esempio, con 25 anni di contributi in genere è sufficiente una retribuzione media di 14.545 euro l’anno, 1.118 euro al mese. Ancora meglio con 30 anni di contributi, visto che la soglia di guadagno medio da raggiungere scende a 12.120 euro l’anno, 932 euro al mese circa.

Con importi più bassi e con un quantitativo di contributi che non supera i 30 anni sarà invece molto complicato raggiungere il diritto alla pensione di vecchiaia nel 2025, pertanto bisognerà continuare a lavorare e sperare che versando più contributi si arrivi alla soglia minima prevista o altrimenti bisognerà attendere fino al compimento dei 71 anni, ricorrendo all’opzione contributiva della pensione di vecchiaia che invece non prevede requisiti economici.

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