Pensione minima, cosa succede se si perde il diritto per superamento del reddito?

Lorenzo Rubini

3 Dicembre 2022 - 19:55

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Se un titolare di pensione integrata al trattamento minimo supera i limiti di reddito per averne diritto, cosa accade all’importo mensile che percepisce?

Pensione minima, cosa succede se si perde il diritto per superamento del reddito?

Può capitare che un pensionato che, al momento della decorrenza, abbia avuto riconosciuto il diritto all’integrazione al trattamento minimo, perda i requisiti reddituali richiesti dal beneficio. E allora cosa accade alla pensione integrata che percepisce mensilmente? Torna all’importo originariamente spettante oppure no? Scopriamolo rispondendo alla domanda di un lettore di Money.it che ci scrive:

Gentile redazione, sono un pensionato integrato al minimo. Quest’anno, non facendocela a vivere solo della pensione, ho integrato il reddito con qualche lavoretto sporadico che, però, con l’ultimo pagamento ricevuto mi ha fatto superare il reddito minimo previsto per chi ha la pensione con l’integrazione al trattamento minimo. Non sono coniugato e vivo solo, quindi dev o prendere in considerazione solo i redditi personali. Ora, cosa accadrà al mio assegno mensile di pensione? Tornerà al suo importo reale (che se non ricordo male era di 328 euro mensili)?

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Pensione minima e reddito

Anche qualora il beneficiario dell’integrazione al trattamento minimo superi il reddito per avere diritto al beneficio, l’importo del rateo resta invariato. Anche per la pensione minima, infatti, esiste la cristallizzazione. Ma in questo caso è riferita all’importo del rateo.

Così come previsto dall’articolo 6 al comma 7 della legge numero 638 del 1983, infatti, anche se viene meno il requisito reddituale per avere diritto all’integrazione al minimo, si continuerà a percepire, proprio per effetto della cristallizzazione del rateo, l’importo dell’ultimo assegno integrato al minimo.

Questo significa che superare il reddito per avere diritto all’integrazione non ha nessun effetto? Assolutamente no, effetti ce ne sono eccome. L’importo cristallizzato, infatti, non sarà più soggetto a rivalutazione annuale e, quindi, anno dopo anno rimarrà invariato. E questo fino a quando l’importo originariamente spettante, per effetto delle rivalutazioni annuali, non superi a sua volta quello dell’assegno integrato al minimo.

Se, quindi, ha superato i vincoli reddituali per avere diritto alla pensione minima continuerà a percepire lo stesso assegno che ha percepito al momento che ha perso il diritto al beneficio. Senza più diritto, però, alla perequazione annuale sullo stesso.

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