Pegno e ipoteca: quali sono le differenze

Caterina Gastaldi

29 Settembre 2022 - 19:09

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Pegno e ipoteca sono due modalità di fornire garanzie in caso di prestiti, ma hanno anche molte differenze tra loro.

Pegno e ipoteca: quali sono le differenze

Può accadere di confondere il termine “pegno” con quello di “ipoteca” mentre si parla, utilizzandoli a volte anche come sinonimi. Anche se hanno, effettivamente, alcune caratteristiche in comune, le due definizioni però indicazioni situazioni molto differenti tra di loro.

Entrambi infatti vengono utilizzati come forme di garanzie reali nei confronti dei creditori, ma seguono regole differenti tra loro. In particolare l’istituto del pegno si riferisce generalmente ai beni cosiddetti mobili, mentre l’ipoteca può avvenire relativamente ai beni immobili, come le case, per esempio. Le differenze però non si fermano qui: di seguito una breve guida per capirle e approfondirle.

Le differenze principali tra pegno e ipoteca

Quando si parla di pegno o ipoteca, si tratta in entrambi i casi di modalità utilizzate da parte di un ente creditore per assicurarsi la presenza di una modalità per rientrare in possesso della somma dovuta, nel caso in cui l’altra parte non riuscisse a farlo. Questa è la differenza principale, che prevede anche modalità diverse in cui il creditore può effettivamente entrare in possesso dei beni in questione.

  • L’ipoteca riguarda i beni immobili, definiti in modo chiaro nel Codice Civile attraverso l’articolo 182. All’interno di questa categoria rientrano, per esempio, le case, i terreni (edificabili e non), ma anche alberi e corsi d’acqua. In generale quindi ci si riferisce a beni immobili quando qualcosa è ancora a terra e non può venire spostato, senza che questa azione lo danneggi;
  • il pegno riguarda tutti i beni mobili, che sono tutti quelli che possono venire spostati, senza che questo gli arrechi danno. Solitamente, nel momento in cui si dà qualcosa in pegno, questo risulta essere di un certo valore ma anche facilmente rivendibile per poter rientrare in possesso del denaro andato perduto, e spiccano in questi casi oggetti come orologi, o gioielli.

Oltre alla forma dell’oggetto coinvolto (mobile o immobile), cambia anche il momento in cui il creditore ne prende possesso e le modalità in cui il debitore può rientrarne in possesso.

Cos’è il pegno

Il pegno è un oggetto mobile, che può essere un gioiello, un mobile, una macchina, o qualsiasi altra cosa a patto che l’ente o la realtà disposta a far credito sia disposta ad accettarlo. Si tratta di una garanzia reale atta a tutelare il creditore.

Le caratteristiche del pegno prevedono che:

  • il creditore ne diventi immediatamente proprietario, e non allo scadere di un certo periodo di tempo o dopo tot pagamenti mancati;
  • deve avvenire su base volontaria, non si può essere costretti a dare in pegno qualcosa se non lo si desidera, e si verifica attraverso un accordo scritto che rappresenta un documento ufficiale;
  • il creditore diventa immediatamente responsabile della conservazione dell’oggetto dato in pegno, e dovrà quindi risarcire il debitore in caso di danno o smarrimento dello stesso;
  • il creditore può utilizzare l’oggetto ricevuto in pegno, ma non può venderlo, modificarlo, danneggiarlo, o darlo a terzi;
  • nel momento in cui il creditore viene rimborsato di quanto dovuto, ed entro i tempi previsti, dovrà obbligatoriamente restituire l’oggetto, non danneggiato e conservato nel modo corretto.

Chiaramente, nel caso in cui l’oggetto dato in pegno venisse restituito in condizioni peggiori rispetto a quelle in cui era, si potranno chiedere i danni alla persona tenuta a conservarlo, che dovrà pagarli.
Per valutare il valore dell’oggetto in questione deve essere contattato un perito esperto nel settore.

Ipoteca: di cosa si tratta?

Esattamente come il pegno, anche l’ipoteca è una forma di garanzia per il creditore, ma riguarda i beni immobili. A differenza del pegno, il creditore in questione non può prendere possesso dell’immobile immediatamente. Chiaramente, infatti, non sarebbe corretto da parte di una banca a cui si è chiesto un prestito prendere possesso della casa data in ipoteca perché possa utilizzarla, perché servirà al debitore per viverci, per esempio.

Nel caso in cui, invece, il debitore dovesse risultare inadempiente nel pagamento del debito nelle modalità previste, allora, e solo allora, l’ente creditore potrà entrare in possesso del bene immobile in questione. Si tratta quindi di una garanzia preventiva.

Un’altra differenza con il pegno riguarda anche la tipologia di bene che può essere ipotecato. Se ogni oggetto mobile può essere dato in pegno, infatti, non tutti gli immobili possono venire ipotecati.

Il procedimento per poter ipotecare un immobile, inoltre, è più lungo rispetto al pegno e richiede che vengano rispettati alcuni passaggi precisi, tra cui l’iscrizione dell’immobile in questione all’interno dei registri immobiliari pubblici. Senza questo passaggio, infatti, l’ipoteca non potrà avvenire.

Infine, se il pegno deve avvenire sempre su base volontaria, lo stesso non vale per l’ipoteca, che può essere:

  • volontaria, come per esempio quando si chiede un mutuo alla propria banca, lo si fa volontariamente, avviene attraverso un contratto e deve essere in forma scritta;
  • giudiziale, che si può considerare una condanna per il pagamento di una determinata somma di denaro, e avviene tramite sentenza del Tribunale;
  • infine, esiste anche l’ipoteca legale, che avviene contro la volontà del debitore, nel caso in cui, per esempio, si venda un immobile a una persona che poi non procede con il pagamento, oppure quando un soggetto ha commesso un reato e deve pagare un risarcimento.

Le differenze tra pegno e ipoteca sono quindi molteplici, e non riguardano semplicemente il fatto che un termine si riferisca ai beni immobili, mentre l’altro a quelli mobili.

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