Per i pacchi di Shein e Temu prevista una nuova tassa da pagare, le novità

Patrizia Del Pidio

16 Luglio 2025 - 15:01

Per ogni pacco proveniente da Shein e Temu è in arrivo una tassa di gestione, su chi ricade e cosa comporta? Vediamo le novità UE.

Per i pacchi di Shein e Temu prevista una nuova tassa da pagare, le novità

Nella struttura di Bilancio Ue che Ursula von der Leyen illustrerà nella giornata di oggi previste anche nuove tasse sull’e-commerce che andranno a colpire direttamente i grandi colossi delle vendite online a lunga distanza come Shein, Temu e AliExpress.

La misura rientra in un quadro più ampio di bilancio settennale per l’Ue (2028-2034) che dovrà finanziare le esigenze primarie dell’Unione Europea, tra le quali anche la guerra commerciale aperta con l’America di Donald Trump e l’impegno nel conflitto dell’Ucraina contro la Russia di Putin. Tra le altre sfide c’è anche il contrasto alla concorrenza cinese che mette a rischio le produzioni industriali europee.

L’obiettivo del piano di bilancio è di reperire almeno 1,2 trilioni di euro (ovvero il bilancio base per il piano 2021–2027) e le nuove misure contenute nel nuovo piano settennale dovrebbero servire allo scopo. Oltre alla stangata sulle sigarette e le misure destinate alla sostenibilità ambientale, sono in arrivo tasse anche sull’e-commerce a lunga distanza.

In arrivo nuove tasse doganali per i colossi cinesi come Shein, Temu o AliExpress. Gli acquisti online sui siti del fast fashion cinese potrebbero subire un incremento di costo a causa delle modifiche ai dazi doganali.

Temu, Shein e AliExpress sono piattaforme che grazie ai prezzi estremamente bassi per prodotti di abbigliamento, gadget, giocattoli, tecnologia e casalinghi, stanno spopolando anche in Italia. Gli acquirenti, attratti dai prezzi molto competitivi, spesso non danno peso a notizie preoccupanti sull’utilizzo di materiali dannosi o le condizioni di lavoro dei dipendenti che non sempre appaiono etici.

Quello che preoccupa maggiormente i governanti dei paesi Ue (e dell’Italia), però, non va ricercato molto nell’etica, quanto nell danno che questi prezzi ridotti causano alla libera concorrenza per le aziende europee in cui vigono molti limiti per quanto riguarda tutela dei lavoratori e l’uso di materiali sicuri.

Proprio per questo l’Europa introdurrà una “tassa di gestione” sui pacchi e-commerce spediti da Paesi extra-Ue. Ecco le novità che presto arriveranno per i siti extra Ue.

Oltre ai dazi doganali

Le misure di contrasto al dominio dei colossi cinesi come Shein, Temu prendono il via da un’indagine della Commissione europea volta a valutare se rispettino le misure richieste dal Digital services act. L’altra misura allo studio è la riduzione della attuale soglia di 150 euro per l’applicazione dei dazi doganali introducendo una tassa di gestione di 2 euro per ogni pacco proveniente da Paesi extra Ue di importo inferiore ai 150 euro (quelli che quindi sfuggono ai dazi doganali).

Attualmente per le spedizioni di valore fino a 150 euro non si applicano i dazi, ma la modifica porterà a prevedere una tassa di gestione su questi pacchi. Inizialmente si era pensato di eliminare le soglie di esenzione dai dazi doganali per le spedizioni di valore fino a 150 euro per applicare dazi anche sulle spedizioni di importo più basso con percentuali che variano dal 5 al 17%.

Eliminazione soglia dazi doganali

La riforma del Codice doganale è attualmente in discussione finale a Bruxelles e prevede l’introduzione di un nuovo sistema di tassazione. Il primo passo è l’eliminazione delle soglie di esenzione dai dazi doganali per le spedizioni di valore fino a 150 euro. Saranno applicati dazi doganali anche sulle spedizioni di importo più basso e si parla di percentuali che variano dal 5 al 17%.

L’impatto maggiore della novità si avrà sull’acquisto di fast fashion (calzature e abbigliamento) che le grandi piattaforme commerciali con sede principale in Asia vendono direttamente nell’Unione Europea.

Per capire la portata dobbiamo capire cosa sono i dazi doganali, si tratta di imposte che colpiscono la circolazione dei beni da uno Stato all’altro. Sono riscossi dalle autorità doganali per conto del governo allo scopo di proteggere l’economia locale. Si tratta quindi di una misura protezionistica.

La quasi totalità dei dazi doganali è a carico dell’importatore. I diritti doganali vanno in genere versati prima dello svincolo delle merci in dogana nel Paese di destinazione. Quando viene ordinato un pacco dalla Cina, resta bloccato alla frontiera fino a quando non viene versato il tributo. In genere il tributo viene pagato prima dal venditore che, di conseguenza, si occupa di versare le somme tramite il trasportatore, ma anche se costoro sono i soggetti che materialmente pagano, i dazi restano a carico dell’acquirente/importatore.

Cosa cambia per chi compra su Shein, Temu ed AliExpress?

Ne consegue che per chi ordina su Shein e Temu potrebbero esservi degli aumenti di prezzo corrispondenti proprio ai diritti doganali che sono versati con aliquota fissata in base al codice armonizzato per prodotto e al Paese da cui le merci provengono. Ad esempio, per una T-shirt da donna spedita dagli Stati Uniti nel Regno Unito si applicano dazi doganali pari al 12% del prezzo.

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# Dazi

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