«La variante dopo Omicron sarà più letale e causerà molti decessi». L’allarme

Emiliana Costa

14/02/2022

16/02/2022 - 08:51

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Omicron non sarebbe l’ultima variante del Covid-19 e la prossima potrebbe essere più letale. L’allarme degli scienziati. Ecco perché.

«La variante dopo Omicron sarà più letale e causerà molti decessi». L’allarme

"Dopo Omicron potrebbe arrivare una variante più letale". È l’allarme lanciato da un gruppo di scienziati inglesi contro l’eccessivo alleggerimento delle restrizioni anti Covid. Secondo gli studiosi, infatti, il fatto che a Omicron seguirà una variante ancora più mite non è supportato da alcun dato scientifico.

La previsione del pool britannico arriva a pochi giorni dalle parole della direttrice del Centro europeo per le malattie (Ecdc), Andrea Ammon, che aveva messo in guardia: «La pandemia non è finita ed è probabile che questo Covid-19 rimanga con noi. Non è detto che Omicron sia l’ultima variante che vediamo». Cosa ci aspetta dunque? Entriamo nel dettaglio.

Dopo Omicron una variante più letale?

Un gruppo di scienziati inglesi ha lanciato l’allarme: non è detto che Omicron sia l’ultima variante di Covid-19 e che la prossima sia meno letale.

Secondo Mark Woolhouse, docente dell’Università di Edimburgo, non esiste nessun dato che evidenzi come dopo Omicron ci saranno varianti più miti. Al contrario. «Omicon - spiega l’esperto - non derivava da Delta, bensì da una parte completamente diversa dell’albero genealogico del virus. Dal momento che non sappiamo da dove verrà una nuova variante nell’albero genealogico del virus, non possiamo sapere quanto possa essere patogena. Potrebbe esserlo meno ma potrebbe, altrettanto facilmente, esserlo anche di più».

Sulla stessa linea d’onda, Lawrence Young della Warwick University. «Le persone pensano che ci sia stata un’evoluzione lineare del virus da Alpha a Beta, da Delta a Omicron. Ma non è così. L’idea che le varianti del virus continueranno a diventare più miti è sbagliata. Un nuovo ceppo potrebbe rivelarsi ancora più patogeno della variante Delta, per esempio».

L’allarme lanciato dagli scienziati inglesi arriva a pochi giorni dalle riaperture volute in Gran Bretagna dal premier Boris Johnson. La prossima settimana, infatti, il governo inglese si appresta a eliminare tutte le restrizioni. Gli studiosi mettono in guardia dunque contro un eccessivo rilassamento, nella convinzione che dopo Omicron potrebbe arrivare un nuovo ceppo più pericoloso, in grado di provocare «un altissimo numero di malattie gravi e di decessi».

La pandemia non è finita? La posizione dell’Oms

Mentre da più parti - anche nel nostro paese - continuano ad arrivare messaggi rassicuranti su una presunta imminente fine della pandemia, gli esperti invitano a non cantare troppo presto vittoria.

Secondo David Nabarro, inviato speciale per il Covid dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), ci sarebbero ancora ampi margini di incertezza sull’evoluzione del Covid e su come potrebbero comportarsi le future varianti. «Ci saranno altre varianti dopo Omicron e se saranno più trasmissibili domineranno. Inoltre, potranno causare diversi modelli di malattia. In altre parole, potrebbero rivelarsi più letali o avere conseguenze più a lungo termine».

Conclude Nabarro: «Sarebbe prudente incoraggiare le persone a proteggere se stesse e gli altri. Un approccio diverso rappresenterebbe una scommessa con conseguenze potenzialmente gravi».

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